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domenica 15 giugno 2025

Fermiamoli


Nella foto: panorama di Teheran


Nethanyau è ormai senza freni

A Gaza si contano almeno 60 000 morti ma secondo alcune fonti sarebbero molti di più. Israele si prende il lusso di spedire missili in Siria "perchè in quell'ambasciata c'erano dei terroristi". 

È come se noi avessimo bombardato Parigi negli anni '80 da un giorno all'altro perché, per la nota dottrina Mitterrand, non venivano estradati Cesare Battisti e tanti altri delinquenti.

Israele ha colpito alcuni mesi fa anche alcune basi Unifil in Libano, in cui c'erano anche soldati Italiani.

https://it.euronews.com/2024/10/10/medio-oriente-bombe-di-israele-sulla-protezione-civile-in-libano-morti-due-comandanti-di-h


Dopo pochissimi giorni il nostro governo aveva già dimenticato tutto.


La minaccia Iraniana usata come pretesto

Sono decenni che si grida "Al lupo al lupo" sul programma nucleare Iraniano. I piani atomici nella moderna versione della Persia risalgono al 1957.

Nel 2013 vennero poste delle sanzioni e nel 2015 si raggiunse con gli Stati Uniti, Cina, Francia, Regno Unito, Germania e Russia un accordo in cui l'Iran si impegnò a ridurre del 98% le sue scorte di Uranio arricchito.

Passarono solo tre anni, i patti non erano cambiati così come gli impegni, ma Trump si tirò fuori dall'accordo perché ritenuto "troppo permissivo".

La storiella che Israele sarebbe giustificato a mandare missili e a colpire gli Iraniani non sta in piedi dunque.

Con la Russia l'Occidente è andato avanti a furia di sanzioni, in Ucraina c'era un "aggredito e un aggressore", locuzione ripetuta come un ritornello scemo, mentre a Nethanyau è consentito tutto.

Trump è debole nei confronti dei suoi partners Israeliani perché essi controllano i gangli del potere negli Stati Uniti.

Anche in Italia molti giornalisti e politici non hanno il coraggio di condannare quanto fa Nethaniau perché Israele in Occidente conta, ha un suo potere e c'è chi trova convenienza a stare sempre dalla parte del più forte.

Alcuni network televisivi celebrano la giornata della Memoria dell'Olocausto ogni anno. Iniziano due settimane prima e quindi di fatto diventano "le due settimane della Memoria". 

Tuttavia in questi stessi media, i loro giornalisti ed opinionisti assoldati con l'elmetto aziendale o di qualche lobby fanno finta che tutto sia normale in Medioriente e a Gaza. 

Sono pronti sempre a fare mille distinguo e minimizzazioni, con tanti se e ma.

Non è un bene che l'Iran acquisisca la bomba atomica, su questo si può concordare. 

Al tempo stesso è doverosa un'altra domanda. È giusto che:

l'Israele, 

il Pakistan, 

l'India, 

la Francia (che tuttora sfrutta una bella fetta d'Africa, che opera cambi di regime a piacimento, che interviene anche direttamente con i propri soldati nelle questioni africane),

gli Stati Uniti (che sono gli unici ad aver sganciato bombe a fissione nucleare sui civili), 

la Russia, 

la Cina, 

posseggano armi atomiche?

La mia personale opinione è che l'unica strada sia quella del dialogo, di fare passi indietro, di mettere da parte i propositi di odio e di vendetta, di frenarsi dal rispondere alle provocazioni altrui.

Non da meno, l'ego distorto e smisurato dei capi di governo dovrebbe essere sgonfiato e tenuto a bada.

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