Titolo originale: "Rainy day in New York"
Paese di produzione: Usa
Durata: 92 minuti
Anno di uscita: 2019
Cast: Elle Fanning, Tymothée Chalamet, Selena Gomez, Jude Law, Liev Schreiber
Regia: Woody Allen
Sceneggiatura: Woody Allen
Fotografia: Vittorio Storaro
Musiche: autori vari
Negli ultimi suoi lavori, Woody Allen ha rinunciato talvolta a svolgere il ruolo di protagonista (fattore che era un po' il suo "marchio di fabbrica") per dare spazio ad altri attori chiamati a rappresentare il suo alter ego.
Questo avviene in "Un giorno di pioggia a New York", storia romantica e metropolitana che ha al centro la ingenua simpatia di alcuni giovani.
É un film raffinato, nelle immagini, nello stile narrativo e nei dialoghi. A tal proposito non è un dettaglio specificare che la fotografia è affidata a Vittorio Storaro.
Timothée Chalamet, artista Franco-Statunitense e soprattutto Elle Fanning sicuramente hanno tratto beneficio per la loro carriera nel farne parte.
Selena Gomez ha forse un ruolo meno interessante ma ha comunque il suo spazio.
Considerazioni sulla trama e sui ruoli dei protagonisti
La Texana Ashleigh (Fanning) e il Newyorchese Gatsby (Chalamet) lasciano il college per un fine settimana a New York.
Lei, in qualità di articolista nel giornale del liceo, deve incontrare il regista e il protagonista di un film in uscita per intervistarli.
É una questione di poche ore, poi i due fidanzati saranno liberi di godersi il week end nella romantica pioggia della Grande Mela.
In realtà il carattere imprevedibile degli artisti da intervistare spingerà la giovinetta, non senza un filo di opportunismo, a inseguirli tra automobili e studios. Entrerà così a far parte, ben accetta, della cerchia dorata del jet set East Coast.
E Gatsby? Lui, visto che non può trascorrere il week end con la sua graziosissima fidanzata, si troverà a bighellonare tra amici, parentele e soprattutto la vecchia conoscenza Chan (Gomez), un fiore ormai sbocciato.
Allen qui ripercorre il sentiero già battuto in altri lavori come "Midnight in Paris".
Se infatti nel succitato film Owen Wilson trova il modo di farsi amico i suoi eroi artistici e letterari addirittura viaggiando nel passato all'interno della città di Parigi, nella stessa maniera Elle Fanning entrerà a far parte del mondo magico del cinema contemporaneo, facendo innamorare quasi tutti.
In entrambi i casi i protagonisti verranno accettati con inaspettata facilità da personaggi noti raffigurati benevolmente.
Altra analogia tra "Midnight in Paris" e "Un giorno di pioggia a New York": gli amori si fanno e si disfano con uno schiocco di dita.
Elle Fanning ha il ruolo più bello e caratterizzato. Lei vi entra con grazia e simpatia, mostrando una gestualità e una mimica briose e naturali.
Tymothée Chalamet ha la parte del bell'ombroso, sorta di poeta maledetto, romantico come "Il Grande Gatsby" del romanzo ma opposto alla sua solare compagna.
Lui ama la pioggia, i mattoni rossi e i portoni classicheggianti del centro di New York, canta e suona il pianoforte, vince a carte.
É insomma un perfetto dandy anni '30 e a modo suo questo personaggio se la cava alla grande nell'attraversare la vita in paltò.
Come lui, anche la studentessa impersonata da Selena Gomez gioca in casa, nella città dove entrambi sono cresciuti e si sono incrociati in precedenza. Lei è aggressiva, sarcastica ma al tempo stesso complice e stimolante per le intuizioni di Gatsby.
Il film non poteva non concludersi che al Central Park, con carrozze, cavalli e il delicato portico di ingresso con le statue in cima e l'orologio.
É il posto dove ognuno scopre la sua vocazione e non la tiene più a freno come faceva prima, inconsapevolmente.
Vicissitudini distributive ed accoglienza
Il film fu ritardato nell'uscita nelle sale e poi distribuito sulle piattaforme tv a pagamento.
Il motivo fu il ritorno in auge (solo mediatico) di vecchie accuse rivolte ad Allen sulle sue abitudini sessuali, tra l'altro mai provate e pertanto, fino a prova contraria, infamanti.
Il giudizio critico sul film fu influenzato da questo e diversi giornalisti Usa lo stroncarono solo per colpire Allen, come ammise nella sua recensione, parzialmente, il noto critico Roger Ebert.
In Europa, dove l'eco di questa caccia alle streghe fu più contenuta, fu accolto meglio e valutato più in sè stesso che in luce della mano che gli aveva dato forma.
Spunti interpretativi
Allen sembra identificarsi in Gatsby questa volta, anche se in maniera idealizzata.
Servendosi di un attore giovane e bello, Allen si tuffa all' indietro nei suoi anni verdi, riscrivendo la sua storia e magari mettendo in atto quello che a posteriori avrebbe voluto fare: seguire ancora di più le sue emozioni e vivere alla Bohemienne fregandosene delle convenzioni sociali.
Tuttavia anche Ashleigh ha non poco di Allen: l'amore per il cinema, per la scrittura, per la creatività. La ragazza a volte si autoanalizza, ama parlare di sè e lo fa in modo estroverso. Cede inoltre alle lusinghe e alle tentazioni e non si mette la vita alle spalle.
Conclusioni
A mio modesto avviso il film è tuttora sottovalutato e poco trasmesso dalle televisioni Italiane ed è leggero e gradevole.
Inoltre può gettare il seme per altri lavori simili, in quanto tale romanticismo, valido nello stile sia pure a tratti irrealistico, è frutto di un lavoro serio, che cura l'estetica sia delle immagini che delle parole, non senza mancare di indurre nello spettatore un senso di positiva delicatezza.
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