Avvertenza
giovedì 5 dicembre 2024
Conversazione con Vincenzo Scarano e Lorenzo Valloreja su Ucraina, Medioriente e attualità Italiana
Mulè e Saio, quando la battaglia chiama, le seconde linee rispondono
Uno dei punti di forza del Pescara è sicuramente l'unità di gruppo. Di fronte alle assenze di Plizzari e Brosco, Mister Silvio Baldini ha deciso di gettare nella mischia il secondo portiere Ivan Saio, classe 2002 ed il difensore Erasmo Mulè (1999) che vanta già una certa esperienza in serie C.
Schierati dal primo minuto a Gubbio, entrambi si sono fatti trovare pronti ed hanno contribuito alla prestazione convincente e grintosa di tutta la squadra, espugnando un campo difficile.
Se la Ternana resta dunque la squadra del girone B con i giocatori più forti dal punto di vista individuale, il Delfino ha dalla sua parte un gioco ben assimilato dai giocatori e una voglia di compattarsi e di sacrificarsi superiore.
Siamo solo a metà del campionato ma la lotta per la prima posizione si preannuncia serrata ed aperta probabilmente fino alla fine.
Recensione de "L'Implacabile" (1987), di Michael Glaser, con Arnold Schwarzenegger
La dittatura televisiva va in scena. Tra conduttori televisivi (veri) prestati al cinema, Michael Glaser di Starsky e Hutch a fare da regista, wrestlers, star Cubane e il figlio di Frank Zappa, diamo una occhiata retrospettiva a questo classico del cinema d'azione.
L'Implacabile è un film sfrontato, esagerato. Qualcuno, in maniera molto divertente, lo ha definito benevolmente "tamarro" e in un certo senso lo è.
Gli anni '80 sono quelli delle Americanate. I personaggi vengono trasformati quasi in caricature. La caratterizzazione psicologica è minima. Anche in un contesto di fantascienza, recitazione e soluzioni narrative realistiche sarebbero possibili.
Eppure qui solo un elemento prevale: lo spettacolo.
L'Implacabile", manco a dirlo, è pensato su misura per la fisicità dell'attore Austriaco-Statunitense, che condivide degnamente le sue origini con talenti come Klaus Maria Brandauer, Romy Schneider, Helmut Berger e Senta Berger.
Schwarzenegger nel 1987, ai tempi del film, aveva quarant'anni esatti. Era in una forma fisica splendida come del resto lo è ancora oggi, in rapporto alla sua età. I tempi di Mister Olympia e degli esordi cinematografici erano alle spalle e la sua figura di attore era ormai consolidata.
Aveva riempito i botteghini impersonando Conan il Barbaro e Terminator.
Era dunque pronto per mettere su celluloide il romanzo di Stephen King "L'uomo in fuga", scritto nel 1982 con lo pseudonimo di Richard Bachman.
Trama
Anno 2017. Negli Stati Uniti vige una dittatura. I cittadini sono imboniti tramite la televisione e la verità viene continuamente travisata a favore della propaganda. Il dissenso è duramente represso, la delazione è incoraggiata.
Un poliziotto accusato ingiustamente di crimini non commessi, Ben Richards (A. Schwarzenegger) viene arrestato e condannato ai lavori forzati. Evaso con la forza insieme ad alcuni suoi sodali, viene riacciuffato e costretto a partecipare insieme a loro in un gioco televisivo.
In una sorta di "guardie e ladri", verrà inseguito per essere ucciso da killers di professione. Gli inseguitori vengono ampiamente caratterizzati e camuffati per esigenze televisive, un po' come al circo o come nel wrestling.
La ragazza che ha denunciato Ben e che ha contribuito al suo arresto verrà aggiunta alla squadra delle prede, in quanto si stava rendendo conto delle bugie del regime e dell'innocenza del protagonista.
Intanto un gruppetto di ribelli armati agirà approfittando delle dinamiche del cruento gioco in tv per sollevarsi contro il potere.
Pregi e difetti
Nonostante alcuni aspetti di rozzezza e di sbrigatività nel descrivere eventi e dettagli, il film possiede svariati punti di forza e di attrattiva verso un pubblico che abbia voglia di divertirsi senza cercare contenuti intellettuali:
la presenza del conduttore Richard Dawson per esempio, la bellezza di Maria Conchita Alonso, la musica carismatica di Harold Faltermeyer, gli effetti speciali, i concorrenti sparati a bordo di capsule e tanto altro ancora.
Schwarzenegger dimostra di saper tenere la scena ormai, con atleticità e senso dell'ironia.
Curiosità
- Questo fu uno dei pochi film di Michael Glaser (lo Starsky di Starsky e Hutch) in qualità di regista.
-Erland Van Lidth nel film si chiama Dynamo e spara fulmini contro le sue vittime. Purtroppo è mancato pochi mesi dopo le riprese, a 34 anni. É stato un talento poliedrico: si laureò in informatica, partecipò alle Olimpiadi di Montreal. Inoltre era un cantante lirico.
mercoledì 4 dicembre 2024
Oscar Giannino - Matteo Fatale - Rossano Ferrazzano - Andrea Russo: Neoliberisti vs Sovranisti
lunedì 2 dicembre 2024
Foto del centro di Praga
N. B. Le foto sono state scattate da me. Possono essere utilizzare a patto che venga citata la fonte con la dicitura: Andrea Russo - andrearusso.net
Autunno a Budapest
N. B. : le foto sono state scattate da me. È possibile utilizzarle su altre piattaforme web, a patto che si riporti la dicitura: Andrea Russo - andrearusso.net
domenica 1 dicembre 2024
Foto di Budapest: Località Astoria
N. B. Le foto sono state scattate da me. Possono essere utilizzare a patto che venga citata la fonte con la dicitura: Andrea Russo - andrearusso.net
Gubbio-Pescara 1-2: la parola agli allenatori
Silvio Baldini, tecnico del Pescara, ha voluto parlare quasi esclusivamente delle sue visite fatte a Marco Di Marco detto "il Tedesco" (capotifoso sessantanovenne deceduto poche ore dopo) e a Paola, tifosa affetta dalla Sla che comunica con la roteazione degli occhi puntati su una lavagna elettronica.
Sulla partita, ha spiegato la mossa insolita di far giocare le punte Tonin e Vergani insieme per mettere pressione all'avversario in dieci uomini. Entrambi secondo lui hanno fatto una ottima gara, come i loro compagni del resto, anche se ammette che la gara è rimasta in bilico sul piano del risultato fino alla espulsione di Proietti.
Roberto Taurino dal canto suo ritiene che la sua squadra "Ha fatto un'ottima partita contro la prima della classe, tenendola in piedi fino all'espulsione.
Al giornalista che gli chiede dei tanti rossi subiti dal Gubbio in questo campionato, il tecnico getta acqua sul fuoco: "Io non credo che gli arbitri decidano contro di noi, semplicemente interpretano le regole. É anche controproducente per noi pensare di giocare contro gli avversari e gli arbitri al tempo stesso. Non incominciamo a vedere fantasmi dove non ci sono"
Inoltre ha aggiunto: "Abbiamo perso Rosaia all'ultimo momento per un fastidio alla caviglia, anche se David che ha preso il suo posto ha giocato bene". Ha posto inoltre l'accento anche sulle difficoltà derivanti da altre assenze e da giocatori che ancora stanno maturando calcisticamente.
***Argomenti: Silvio Baldini, Pescara, Gubbio, calcio, Roberto Taurino, Rosaia, Proietti
sabato 30 novembre 2024
Pescara corsaro in terra Umbra: 1-2 sul Gubbio in una gara dominata
Nella foto: Roberto Taurino, trainer del Gubbio
Di sicuro la partita ha seguito un percorso in discesa per gli ospiti, quando, al 47', su un fallo da tergo di Proietti su Crialese, il direttore di gara Mastrodomenico ha estratto il cartellino rosso, lasciando gli Eugubini in dieci.
C'è da dire però che anche nel primo tempo il Pescara ha imposto il suo gioco, pur mostrtando il suo solito problema di scarsa cattiveria sottoporta.
Le ottime azioni combinate messe a frutto nel secondo tempo dai preziosi trequartisti Pescaresi sono una delle dimostrazioni della caratura del Delfino, che ha dominato il gioco fino alla fine, chiaramente rilassandosi poi nel subire un goal evitabile nel finale di partita.
Tra le tante operazioni nitide dei biancazzurri si conta anche una traversa dopo il temporaneo 0 a 2.
Merola al 60', Ferraris al 72' e Rocchi col goal della bandiera del Gubbio al 92', hanno dunque cristallizzato il risultato sull'1 a 2.
Gli Umbri da parte loro hanno condotto una gara ordinata e arcigna, chiudendo gli spazi e riucendo in alcuni casi a coompletare qualche azione degna di rilievo. Fino alla fine non hanno mai dato l'impressione di essere in debito di ossigeno.
Dopo il triplice fischio, i Rossoblu di Taurino rimangono comunque a metà classifica anche se la maggior parte delle altre squadre giocherà tra domani e lunedì.
Il Pescara conferma il primo posto e potrebbe incrementare il vantaggio di tre punti sulla Ternana se i rossoverdi dovessero impattare o perdere domani col Milan Futuro.
Argomenti: Gubbio, Pescara, Calcio, Delfino, Serie C, girone B
Un giorno di pioggia a New York, raffinata commedia giovanile
Titolo originale: "Rainy day in New York"
Paese di produzione: Usa
Durata: 92 minuti
Anno di uscita: 2019
Cast: Elle Fanning, Tymothée Chalamet, Selena Gomez, Jude Law, Liev Schreiber
Regia: Woody Allen
Sceneggiatura: Woody Allen
Fotografia: Vittorio Storaro
Musiche: autori vari
Negli ultimi suoi lavori, Woody Allen ha rinunciato talvolta a svolgere il ruolo di protagonista (fattore che era un po' il suo "marchio di fabbrica") per dare spazio ad altri attori chiamati a rappresentare il suo alter ego.
Questo avviene in "Un giorno di pioggia a New York", storia romantica e metropolitana che ha al centro la ingenua simpatia di alcuni giovani.
É un film raffinato, nelle immagini, nello stile narrativo e nei dialoghi. A tal proposito non è un dettaglio specificare che la fotografia è affidata a Vittorio Storaro.
Timothée Chalamet, artista Franco-Statunitense e soprattutto Elle Fanning sicuramente hanno tratto beneficio per la loro carriera nel farne parte.
Selena Gomez ha forse un ruolo meno interessante ma ha comunque il suo spazio.
Considerazioni sulla trama e sui ruoli dei protagonisti
La Texana Ashleigh (Fanning) e il Newyorchese Gatsby (Chalamet) lasciano il college per un fine settimana a New York.
Lei, in qualità di articolista nel giornale del liceo, deve incontrare il regista e il protagonista di un film in uscita per intervistarli.
Tymothée Chalamet ha la parte del bell'ombroso, sorta di poeta maledetto, romantico come "Il Grande Gatsby" del romanzo ma opposto alla sua solare compagna.
venerdì 29 novembre 2024
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Senza Riguardo, puntata del 28 Novembre 2024