Alcuni giorni fa sono giunte, da una certa parte politica, critiche al sindaco di Montesilvano che ha inserito in una manifestazione culturale opere di Tinto Brass. La sbrigativa invettiva era in sostanza questa: "Tinto Brass non è cinema artistico, perchè osceno".
Forse chi lo dice cade dalla montagna del sapone: da quando in qua arte e moralità coincidono?
La stessa cattedrale di San Pietro, sede principale del cattolicesimo di tutto il mondo, fu costruita con la vendita delle indulgenze: si elargiva una donazione per la costruzione della chiesa e tutti i peccati pregressi venivano cancellati.
Un film artistico può mostrare scene scabrose, omicidi, ma avere un fascino torbido, talora sinistro, talora anche gioiosamente immorale (e si aprirebbe qui un lungo discorso su cosa sia ligio oggettivamente alla morale o meno).
Questo piccolo scambio di vedute tra detrattori e sindaco (che ha difeso la sua scelta), è avvenuto proprio in concomitanza col penultimo articolo che ho scritto qui sotto su su Liu, canzone degli Alunni del sole
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giovedì 18 giugno 2009
lunedì 15 giugno 2009
Liù - Alunni del sole (video in alto)
Negli anni '70 in Italia c'era una corrente di artisti iconoclasti e un po' ribelli che andava per la maggiore. C'era chi giungeva a soluzioni espressive più estreme, e chi invece era più moderato o addirittura aveva inclinazioni chiaramente commerciali.
Ad ogni modo c'era un fermento artistico, di pari qualità rispetto a quello degli anni '60, che ora non c'è più. Questo discorso vale sia per i film che per le canzoni.
Un esempio lampante che si ricollega a questo discorso è la bellissima Liù, degli Alunni del Sole.
Torbida e poetica al tempo stesso, come erano molte canzoni e molti film del tempo.
Una melodia struggente si fonde con un testo incentrato sul ricordo: un uomo ormai adulto ricorda le sue esperienze erotiche a tre con un altro ragazzo e una ragazza.
Abilmente, l'autore non scade mai nella volgarità, ma a dare un forte valore artistico alla storia raccontata.
Ad ogni modo c'era un fermento artistico, di pari qualità rispetto a quello degli anni '60, che ora non c'è più. Questo discorso vale sia per i film che per le canzoni.
Un esempio lampante che si ricollega a questo discorso è la bellissima Liù, degli Alunni del Sole.
Torbida e poetica al tempo stesso, come erano molte canzoni e molti film del tempo.
Una melodia struggente si fonde con un testo incentrato sul ricordo: un uomo ormai adulto ricorda le sue esperienze erotiche a tre con un altro ragazzo e una ragazza.
Abilmente, l'autore non scade mai nella volgarità, ma a dare un forte valore artistico alla storia raccontata.
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