Domenica abbiamo rivisto il modo di giocare tipico del Pescara degli ultimi decenni: propositivo, tecnico, divertente
Avete presente quando un oggetto, un video, una canzone o qualcosa che vedete in giro vi ricorda i vostri anni migliori e voi vi sentite improvvisamente bene?
È la stessa impressione che ha pervaso me e forse molti tifosi Domenica.
Abbiamo visto una squadra arrembante, creativa, sicura di sè e ci siamo detti: "Ecco il vero Pescara".
Il nostro marchio di fabbrica è questo da decenni, quantomeno dai tempi di Galeone.
Da allora in poi i tifosi hanno dimostrato di apprezzare quel tipo di gioco, che normalmente ti fa vincere ma ti diverte anche.
Con Zeman e Oddo e le loro promozioni in serie A abbiamo vissuto emozioni simili.
Giovanni Galeone con il suo carattere allegro ed estroverso incarna il suo calcio anche nella vita.
Zdenek Zeman non sembra parlare molto ai giocatori ma si fa capire con poche parole asciutte e significative.
Massimo Oddo è un grande psicologo invece: ricordiamo tutti in città l'allenamento in spiaggia e davanti alla nave di Cascella per far capire ai giocatori che la gente era dalla loro parte, che li ammirava e in un certo senso provava affetto per loro.
Silvio Baldini è un allenatore ormai esperto e completo: si sente come un padre per i suoi ragazzi, ha grandi intuizioni a livello calcistico e ha delle debolezze evidenti, come l'incapacità di nascondere la propria sensibilità;
da buon Toscano inoltre ha la schiettezza e una certa impulsività che spesso lo tradiscono.
Baldini ha capito che la squadra, ad Agosto, non andava snaturata e l'ha fatta giocare con il solito 4-3-3, ripercorrendo i movimenti a cui Zeman l'aveva abituata l'anno scorso.
Purtroppo solo a tratti l'animo sbarazzino dei tempi migliori è venuto fuori. Eppure siamo quarti.
La mia sensazione, ma forse non solo la mia, è che ai play off rivedremo quel Pescara arrembante e sfrontato.
Vada come vada poi. Resta il fatto che Pescara ha uno spirito vivace, allegro e un po' irriverente: quando la squadra locale lo ha fatto suo, l'alchimia si è compiuta.
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