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domenica 2 marzo 2025

Caro Baldini, è ora di darsi una calmata



Il tecnico Pescarese ha conquistato molti tifosi con la sua simpatia naif, ma emergono sempre più i suoi difetti, inclusa una certa violenza verbale e fisica ormai inaccettabile.


Nei post precedenti ho avuto modo di tessere le lodi del tecnico del Pescara Silvio Baldini.

Ho iniziato a pentirmi di essere stato troppo univoco, giacchè le intemperanze del tecnico di Massa erano già note da molti anni.

Il valore del tecnico non si discute. Anche quest'anno i risultati si sono visti, nonostante un netto calo di rendimento del Delfino, ormai ridimensionato, lontano dal primo posto e molto improbabile perfino come possibile vincitore dei play off.

Detto questo, non è più possibile tollerare le esplosioni di rabbia di Baldini. Pescara è una piazza importante, che ha avuto un posto in serie A in passato, con una tradizione e un livello professionistico.

Il calcio non è fatto solo di risultati, ma di esempi e valori. Baldini si riempie la bocca spesso di valori morali da seguire, di cultura del lavoro e di professionalità.

Tuttavia essere professionali vuol dire anche rispettare certi limiti di decoro e di vivere civile.


Il calcione a Di Carlo, la spinta a Franchini, le tre giornate di squalifica


Baldini già aveva una fama di istintivo ed era noto per il calcio rifilato al collega Domenico Di Carlo.

Questa estate, durante il ritiro pre-campionato, ha dato uno spintone a Franchini, ripreso anche da un cellulare e ha detto a Tunjov: "Che ca..o ti guardi?"

Pochi mesi dopo, contro la Vis Pesaro, sebbene provocato, è quasi venuto alle mani con un membro dello staff avversario.

Ha rimediato tre giornate di squalifica in seguito per epiteti irrispettosi nei confronti della quaterna arbitrale durante l'incontro Pianese-Pescara.

Ha poi mantenuto un atteggiamento molto critico verso gli arbitri, dicendosi vittima delle loro decisioni, sebbene sia avvenuto anche l'opposto. Il Perugia, per esempio, ha recriminato torti subiti nella gara di andata con i biancazzurri.

Non è un atteggiamento da vincenti dare la colpa agli arbitri delle proprie sconfitte, quando la squadra ha mostrato evidenti limiti in fase offensiva.


Quando è troppo è troppo


Sabato si è raggiunto il culmine. Dopo l'ennesima gara giocata così così, in cui il tecnico e i giocatori avrebbero solo dovuto fare o autocritica o accettare silentemente i propri limiti, Baldini se l'è presa col giornalista Enrico Giancarli.

Visibilmente alterato per il pareggio, Baldini, dopo aver scambiato qualche parola con il presidente Sebastiani, alla domanda: "cosa si è detto col Presidente Sebastiani, se si può dire?" 

ha risposto: "Gli ho chiesto diecimila euro", poi "Mi hai fatto incazzare" e poi andando via "Non fare domande di merda". 

Non soddisfatto, si è recato in sala stampa di fronte agli altri giornalisti esordendo così: "Giancarli mi ha chiesto cosa ho detto al presidente. Gli ho chiesto diecimila euro. Qui siamo all'assurdo" criticando  Giancarli di fronte ai colleghi e suscitando anche qualche risata col suo linguaggio colorito.

Dopo una quindicina di minuti è tornato da Giancarli e ha risposto alle sue domande come se nulla fosse successo.

I sindacati FNSI, SGI, il direttore di Rete 8 per cui lavora Enrico Giancarli, Carmine Perantuono e l'Ordine dei Giornalisti Abruzzesi hanno condannato l'episodio.

L'allenatore Baldini, Il Direttore Sportivo Pasquale Foggia e il presidente Daniele Sebastiani hanno troppe volte dato la colpa agli arbitri, non assumendosi mai in pieno le proprie responsabilità nei momenti di amarezza.

Il campionato non è affatto fallimentare e il Pescara è tuttora quarto, ma se si aspira alla Serie B come fa Baldini e i risultati non combaciano con le aspirazioni, allora bisogna fare autocritica.

Se il secondo tempo del Pescara contro la Spal Sabato è stato modesto e i tiri in porta sono stati rarissimi in tutto l'incontro, vuol dire che Baldini ha sbagliato qualcosa insieme ai ragazzi. Punto.

Non è colpa dei giornalisti, degli arbitri, dei procuratori cattivi, dei tifosi gufi e dei maldicenti.

Baldini qualche tempo fa si è lamentato che l'Italia under 21 non lo ha mai voluto come allenatore per via del suo carattere. Si faccia qualche domanda allora. La sua ira non è rispettosa nè per i giornalisti, nè per la città che tramite lo sport lui sta rappresentando. 

L'intelligenza e l'educazione gli imporrebbero di chiedere scusa ad Enrico Giancarli pubblicamente.

Giancarli è un professionista molto preparato, sempre estremamente educato ed una rete come Rete 8, con cui chi vi scrive non ha mai avuto nessun rapporto, svolge un ruolo giornalistico sorprendentemente qualitativo per un ambito regionale.

Abbassiamo i toni per favore, se possibile in tutto il mondo del calcio.

Buona settimana a tutti.






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