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mercoledì 1 giugno 2011

Quando i pescatori si arrabbiano...

Vi riporto un articolo scritto da un collega su Abruzzoblog.it:

Pescara, la marineria torna a protestare: traffico in tilt e presidio in piazza Italia


Nuova clamorosa protesta della marineria di Pescara che questa mattina, come gia' accaduto il 4 marzo scorso, ha bloccato piazza della Marina e l'asse attrezzato all'altezza del Comune, mandando in tilt il traffico. La manifestazione nasce dal profondo malcontento della categoria per il mancato dragaggio del porto canale, dove in alcuni punti si cammina a piedi a causa dell'insabbiamento dei fondali. In piazza della Marina, dove c'è la sede della Capitaneria di porto, sono stati rivoltati a terra i cassonetti dei rifiuti e si sono radunati i rappresentanti della marineria, tenuti sotto controllo dalle forze dell'ordine, presenti in assetto antisommossa. I marinai, esasperati, hanno abbandonato la riunione con il comandante della capitaneria di Porto Pietro Verna, che ritiene di non poter chiudere il porto, e hanno sfondato la porta della sede della Capitaneria, nonostante la presenza delle forze dell'ordine.



Oltre alla paralisi della marineria, a Verna e' stato denunciato il blocco totale delle attivita' commerciali che ruotano attorno al porto. La protesta della marineria si e' poi spostata in piazza Italia, davanti alla sede della Prefettura, dove il portone e' stato chiuso e l'ingresso bloccato da Polizia, Guardia di Finanza e Carabinieri. Inutile il tentativo di sfondare il cordone creato dalle forze dell'ordine, che sono riuscite a fermare i marinai, ormai in preda all'ira, e a placarli, ma la tensione era alle stelle e ci sono stati diversi "momenti di nervosismo", come li ha definiti il vicario del questore Mario Della Cioppa. I marinai hanno incontrato anche il prefetto Vincenzo D'Antuono, che ha fatto presente di non avere autorita' per emettere un provvedimento di chiusura del porto.

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