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sabato 18 giugno 2011

Cosa vuol dire essere di sinistra

L'ho detto nel post precedente e tante volte in passato: come tutti ho delle idee sulla politica, ma non  sono schierato a prescindere. Ognuno ha il diritto di esprimere la sua opinione, e auspico che in Italia, quando si tratta tale argomento, i cittadini del Belpaese riescano a confrontarsi con animo più distaccato, perchè i toni si animano quasi sempre, in questi casi.
Vorrei poter votare anche a sinistra un domani, perchè esperienze come il cinquantennio democristiano non si devono più ripetere, ci deve essere un ricambio delle poltrone e  talvolta bisogna anche di cambiare rotta.

Occorre però che un partito come il Pd torni ad essere di sinistra, perchè nei fatti non lo è.

Mi verrebbero un sacco di spunti di riflessioni da fare, sulla sinistra più che sulla destra, per analizzarne contraddizioni evidenti. Ma non lo farò. Cercherò d'ora in poi di limitarmi, perchè significherebbe prendere parte a quella lotta tra Guelfi e Ghibellini che non porta niente di buono al nostro Paese.

Una cosa però mi preme far conoscere agli altri: i miei motivi di disappunto verso una sinistra senza identità, quella del Pd, e qui c'è molto da discutere.
Essere del Pd , mi dispiace ripeterlo, non vuol dire essere di sinistra. E' un'amara verità con cui le persone a cui stanno a cuore l'abbattimento delle disparità sociali, la difesa dei più deboli, una giustizia uguale per tutti, l'emancipazione dei poveri dal loro stato d'indigenza, dovranno prima o poi fare i conti.

Il centrodestra mostra senza troppi infingimenti i suoi legami coi poteri forti, (in primis ovviamente l'impero industriale di Berlusconi), il centrosinistra si performa in un'opera di mistificazione che la vorrebbe superiore moralmente, slegata dai poteri forti, a favore dei più deboli.

1a mistificazione:  I referendum
Mentre Il governo voleva chiaramente dare le chiavi della gestione idrica ai privati per il loro business, e voleva regalare un nuovo giro d'affari ai  soliti 4-5 grossi imprenditori che rilevano risorse strategiche in Italia per costruire centrali nucleari da cui la gente comune avrebbe avuto ben pochi benefici,

il Pd voleva fare lo stesso, ma negandolo a parole.

In un suo libro di qualche anno fa, Bersani si dichiarava a favore sia della privatizzazione della gestione acquedottistica che della costruzione di impianti nucleari.

Lo stesso faceva di Pietro, che però poi si ravvide e promosse i referendum; sulle prime, tra l'altro Bersani cercò di avversare questi referendum, per poi allinearsi.

2 Un'altra mistificazione: la sinistra moderata contraria alla guerra.

Questo centrosinistra ha bombardato il Kosovo, e nemmeno troppo velatamente è stata a favore degli interventi in Afghanistan, In Iraq e in Libia. Il centrodestra li ha voluti perchè c'è una corrente d'azione secondo cui la guerra conviene perchè c'è bisogno di accaparrarsi nuove fonti di idrocarburi, e perchè il prestigio di una nazione si fonderebbe, secondo loro, su quanto si mostrano i muscoli militarmente.

Il centrosinistra Ulivista la pensa allo stesso modo, ma non può dirlo apertamente perchè rischia di scontentare parte dei suoi aderenti.

C'è poi la sinistra estrema, che ha avversato queste operazioni militari, ma poi, ha nelle sue fila gente che rompe le vetrine durante i G8 e addirittura qualcuno che ancora simpatizza per i terroristi rossi.

Mistificazione numero 3: la sinistra lontana  dai poteri forti.

Sappiamo bene che la rai è lottizzata: una fetta alla destra, una al centro e un'altra alla sinistra. C'è una buona fetta di conduttori in Rai che fa programmi con la bandiera rossa in mano, anche quando questi programmi con la politica non hanno nulla a che fare.

C'è poi la 7, che è un bell'esperimento di rete sinistroide ma con qualche oasi di libero pensiero. Rai News 24 ha la falce e il martello ormai stampati su un riquadro sulla parte bassa del teleschermo, alcuni dei maggiori giornali, come Il Corriere della Sera, Repubblica, La Stampa, il Fatto Quotidiano, riviste come L'Espresso sono legate alla sinistra.

Ci sono industriali forti che appoggiano questa finta sinistra: Tronchetti Provera, De Benedetti, Montezemolo, Moratti, Della Valle e tanti altri ancora, che controllano il settore della telefonia, degli idrocarburi, tv e giornali  come quelli già citati.

4a Mistificazione: la sinistra vicina ai più deboli.

Non ci sarebbe nemmeno bisogno di dilungarsi su questo punto, perchè sarebbe come sparare sulla Croce Rossa, ma proviamo a fare un sunto: i governi di centrosinistra hanno aggiunto tasse per tutti, e hanno abbassato addirittura il tetto minimo di contribuzione: in pratica, chi guadagna 450 euro al mese deve presentare la dichiarazione dei redditi.

Si ricordi inoltre una imposta sul ticket ospedaliero, poi abrogata dalla sentenza di un tribunale.

La legge che introduceva il lavoro precario (per la quale pagarono con la vita l'amministratore D'Antona e poi colui che la modificò per il centrodestra Marco Biagi), fu introdotta sotto il primo governo di centrosinistra sotto l'egida del Ministro Tiziano Treu.

Il Pd può fare leggi per i più poveri che confliggano con quelle dei suoi sponsors, proprietari di mulinazionali, di gruppi editoriali, di risorse strategiche.

(Un inciso: queste forze industriali di fatto stanno togliendo occupazione agli Italiani per portarlo all'estero (vedi Fiat) e se ne infischiano del creare posti di lavoro nel loro paese. Ma di questo ne parleremo in seguito)

Lo stesso discorso fatto sopra sul Pd riguardo ai poteri forti vale per il Pdl e per tutti gli altri partiti legati a poteri industriali rilevanti.

Sotto questo aspetto c'è una maggior coerenza da parte della sinistra estrema, di cui però non condivido altre posizioni.

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