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lunedì 10 gennaio 2011

Carburante: perchè non creare nuovi distributori comunali?

(In collaborazione con: Abruzzoblog.it)
Alcuni anni fa il piccolo comune abruzzese di Pizzoferrato, in provincia di Chieti, balzò all'onore delle cronache nazionali per essere il primo e almeno allora unico comune d'Italia a gestire un distributore di benzina.

Il sindaco dell'epoca Palmerino Fagnilli spiegò così la sua iniziativa: "Nessuno voleva mettere un distributore di carburante nel nostro territorio in quanto non avremmo superato, a loro dire, il limite minimo di un milione di litri venduti all'anno. Ho voluto dunque espormi in prima persona, e dopo tante difficoltà, e dopo aver trovato tante porte chiuse sono riuscito a portare a compimento l'opera".

In un'altra dichiarazione rilasciata alla stampa nel 2007, Fagnilli dichiarò: "Il distributore fornisce carburante a 10-20 centesimi in meno rispetto agli altri distributori, e frutta al comune ben 6000 euro l'anno".La legislazione in materia, che ha avuto innovazioni alcune anni fa, permette la creazione di nuovi distributori slegati dai grandi marchi e che generalmente non fanno "cartello", garantendo l'erogazione del servizio a costi inferiori.

Il sito Noirisparmiamo.com riporta la presenza sul nostro territorio regionale di distributori di benzina "indipendenti" gestiti da privati, e ci sembra giusto fornire la lista a chi risiede in zona di fare scorta di carburante a prezzo ribassato: http://www.noirisparmiamo.com/2010/03/21/distributori-indipendenti-di-benzina-gasolio-metano-elenco-aggiornato-marzo-2010/ .

E' importante segnalare l'opportunità di seguire l'esempio del Comune di Pizzoferrato: se un piccolo centro è riuscito nell'operazione di garantire carburante a prezzo più equo, a maggior ragione possono farlo comuni più grandi del territorio, con benefici più generalizzati.

Va tenuto conto, inoltre, che nei prossimi anni i fondi statali per i comuni si ridurranno drasticamente, ed essi saranno costretti a studiare altre forme di autofinanziamento.

I distributori comunali permetterebbero una fonte di entrata che non graverebbe sulle tasche dei cittadini e che anzi permetterebbe loro di risparmiare e di fruire dei servizi derivanti dai guadagni di tali attività.
Andrea Russo

Cat: Notizie Pescara

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