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mercoledì 20 novembre 2024

lunedì 18 novembre 2024

Se son Razzi voleranno


Olaf Scholz chiama Putin, spinto dalla crisi e dalla confusione che regna nella sua testa e nel suo governo.

Le cancellerie occidentali danno lezioni di democrazia alla Russia. 

In effetti la sovranità e il rispetto del voto popolare in Europa sono tali che appena gli Stati Uniti eleggono un nuovo presidente e prima ancora che entri in carica,

in Germania inizia una crisi di governo e la stessa presidente della Commissione Ue Von Der Leyen, che già ha pochi rapporti con gli elettori, sembra essere in discussione.

Contano gli Yankees insomma, mica il volere degli elettori.

Dopo aver minacciato militarmente il capo del Cremlino con la credibilità di Chihuaua che fronteggia un Alano, il cancelliere Tedesco ora invita Putin ad essere accomodante e a cercare accordi di pace.

Il paese dei Teutoni è in crisi e il periodo buio è solo iniziato.

Dopo aver programmato la dismissione delle centrali nucleari, le folli sanzioni alla Russia hanno aumentato i costi della produzione e si sono rivelate una mossa autolesionista. 

Risultato: le fabbriche chiudono.

La Cina andrebbe contrastata con dazi e si dovrebbe scoraggiare l'esodo della produzione verso paesi a basso costo e desindacalizzati. Finora In Germania, come in Italia e in Europa, si è fatto l'opposto. 

Le politiche di austerity, di alta tassazione, di desalarizzazione degli operai e dei dipendenti (che spendono dunque di meno) hanno fatto il resto.

Il gasdotto Nord Stream è saltato in aria. Anche i bambini sanno ormai che questo è avvenuto su mandato degli Americani.

I leaders Tedeschi non solo non hanno protestato ma hanno fatto finta di apprezzare. Loro sono dei Fantozzi allo stato puro. Non hanno coraggio di dire no al paese egemone. In più mancano di idee e di qualità. Sono dei meri passacarte, delle teste di legno la cui unica prerogativa è prendere ordini.


Missili, Biden e Antonio Razzi




Mentre la Germania piange, Biden concede l'utilizzo di razzi a lungo raggio all'Ucraina, portando avanti una escalation dagli effetti imprevedibili.

L'intento è chiaro: porre Donald Trump in una futura condizione di non poter negoziare più la pace come promesso, rendendosi popolare presso i propri cittadini che non vogliono la guerra e non vogliono finanziare Zelensky.

Trump riuscì a mettersi d'accordo su testate balistiche e armi nucleari con Kim Jong Un, oggi alleato di Putin. Da uomo di affari, sicuramente negozierà con successo anche con il presidente Russo.

Quanto a Kim, mi piace fantasticare che il vero tessitore della pace missilistica Usa-Corea del Nord fu l'allora senatore Pescarese Razzi, che all'epoca si recava spesso a Pyongyang.

Forse è successo davvero o forse il Nostro si è imposto in una realtà parallela ma qualcosa di speciale lo ha fatto, me lo sento.

Con tutti i suoi difetti, Antonio Razzi è riuscito a prevalere sui razzi con la r minuscola. In un Occidente piccolo piccolo nelle sue leadership, il buon senso del piccolo e caparbio ex migrante Abruzzese  giganteggia.




Il pop classicheggiante dei Cesarians (Uk)

I Cesarians sono una delle più belle perle nascoste del panorama musicale Britannico.

Hanno uno stile ben preciso. É un pop retrospettivo che strizza l'occhio ad epoche e luoghi lontani, fatti di locande con mobili e pavimenti di legno, sale da tè con tazze e teiere di ceramica decorata, gente in abiti antichi di tessuto, scarpe di cuoio, cieli del nord con squarci di sole tra le nuvole, lande destinate al pascolo e al silenzio.

Il cantante ha il ciuffo ribelle dell'artista e rughe ancora giovanili di chi ha vissuto e macinato chilometri e veste in uno stile classico ma al tempo stesso ribelle.







Le foto del giorno: Budapest, zona Parlamento

 


















La prima foto è un monumento a Istvan Bibó (1911-1979) politico e giurista di alto livello.

Seconda foto: porta del Parlamento.

Terza e quarta foto: panoramica della zona del Castello, lato Buda.

Quinta foto: il monumento sulla scalinata è dedicato a Attila József (1905-1937) poeta.

Sesta foto: statua su un palazzo dedicata a István Széchenyi(1791-1860) intellettuale e politico Ungherese.

Settima foto: palazzo residenziale.

Ottava foto: linea tram 2-23.

Nona e decima foto: palazzo residenziale.

Undicesima foto: palazzo residenziale.

Dodicesima foto: la  colonna che culmina con l'urna e dedicata a Batthyány Lajos (1807-1849), primo ministro d'Ungheria e personaggio prominente nei moti rivoluzionari Ungheresi ed Europei del 1848.

Tredicesima foto: tempio riformato (protestante)

Quattordicesima foto: palazzo residenziale (1938)

Quindicesima foto: porta in ferro battuto e vetro. 

Le foto sono state scattate da me nella mattina del 18 Novembre 2024.
É possibile utilizzarle a patto che venga menzionata la fonte: Andrea Russo - andrearusso.net

domenica 17 novembre 2024

Foto del giorno: Palazzo in stile Brutalista a Budapest



Un Pescara deludente impatta ad Arezzo: lo 0-0 sta stretto ai Toscani



I Toscani sono stati determinati e ben organizzati, il Delfino con poche idee è stato salvato dal portiere Plizzari

Una partita scialba può capitare ogni tanto anche ai migliori. L'imporante è tenere il timone ben saldo e non perdere la rotta.

Un punto fuori casa è comunque utile. La Torres, che era seconda, ha perso con l'Entella e questo è un risultato positivo per gli Abruzzesi. La vittoria della Ternana no invece, specialmente perchè Le Fere hanno dato l'ennesima prova di forza liquidando in casa la Lucchese con un debordante 5 a 0.

Il Delfino di Mister Baldini oggi si è reso pericoloso una sola volta su colpo di testa grazie a Pellacani, a fronte delle numerose occasioni prodotte dai Toscani, che avrebbero meritato la vittoria.

Solo "Santo" Plizzari ha detto no coi suoi guantoni alle ottime conclusioni avversarie.

L'attesa ora è per Pescara-Milan Futuro e Pescara-Pineto, entrambe in casa. Due appuntamenti all'Adriatico, dunque, Giovedì 21 Novembre alle 20:45 e Lunedì 25 Novembre alle 20:30. 


Classifica:
 
Pescara 33 
Ternana 30 
Virtus Entella 30 
Torres 29 
Arezzo 25 
Campobasso 23 
Vis Pesaro 23 
Pianese 23 
Rimini 21 
Gubbio 21 
Carpi 18 
Pineto 17 
Perugia 15 
Spal 14 
Lucchese 14 
Pontedera 13 
Ascoli 12 
Milan Futuro 11 
Sestri Levante 11 
Legnago Salus 8

sabato 16 novembre 2024

Arezzo-Pescara, Domenica 17 Novembre: Probabili formazioni e ultimi aggiornamenti



Alle 3:00 del pomeriggio del 17 Novembre va in scena il match Arezzo-Pescara. Silvio Baldini è contento: "I ragazzi si allenano con molto impegno senza bisogno di essere sollecitati (..) Secondo una statistica siamo la prima squadra attualmente in Europa per maggior numero di recuperi palla"

Il difensore Pierozzi e il centrocampista Dagasso hanno problemi fisici leggeri e partiranno dalla panchina.

Meazzi verrà schierato in funzione di mezzala, pur avendo la capacità di giocare in maniera più avanzata.




Il tecnico Aretino Troise ha detto di aver lavorato sulla mentalità di squadra da inculcare dai suoi ragazzi. "Siamo consci che nelle ultime partite potevamo raccogliere più punti e siamo pronti per i prossimi incontri con un coefficiente di difficoltà molto alto (..) 

Finalmente questa settimana sono riuscito ad avere tutti gli effettivi, prima ho parlato della defezione del difensore centrale Gigli che probabilmente partirà dalla panchina, Righetti e Coccia sono in ballottaggio, non so ancora se schierare Chiosa e devo ancora decidere se in avanti giocheranno Gucci o Ogunseye".

Probabili formazioni:

Arezzo 


Trombini, Montini, Del Fabro, Chiosa, Righetti; Mawuli, Santoro, Renzi; Pattarello, Tavernelli, Ogunseye (Gucci). 

Pescara:

Plizzari, 

Staver, Brosco, Pellacani, Crialese, 

Valzania, Squizzato, Meazzi,

Merola, Cangiano, Vergani.

Diretta alle ore 15:00 su Rete 8 e su Sky calcio

E ora come fa Elon Musk?

 
Piero Pelù, Elio e le Storie Tese e Alessandro Gassmann abbandonano X. 

Onestamente a me piacciono tutti artisticamente. 

L'attore succitato me lo ricordo per questo:






Sono sicuro che Gassmann non ami lo schiavismo, ma forse non sa che nel sud Italia è pieno di Africani che raccolgono i pomodori in condizioni disumane. 

Il punto vero è che gli artisti mainstream non sono al centro del mondo e la gente non pende dalle loro labbra, specie quando si indignano a senso unico.

Collabora con me. Scrivimi a: andrearusso1979@hotmail.it 

venerdì 15 novembre 2024

I dem riscoprono il Sovranismo

Ci voleva Elon Musk a generare un sentimento patriottico e Sovranista. E ora che siamo tutti uniti per la causa, l'Italia è pronta per conquistare il mondo (isole comprese).