BLOG DI ANDREA RUSSO
Giornalista, Addetto Stampa. Sito disponibile anche come: www.andrearusso.net
Avvertenza
giovedì 16 gennaio 2025
Ryanair, voli scontati a 29.99 euro...anzi no
martedì 31 dicembre 2024
Il supporto dei Baltici all'Ucraina
Si tratta di popoli orgogliosamente e legittimamente indipendenti. Tuttavia una lettura degli eventi a freddo ne incrementerebbe la indipendenza, evitando lo scontro militare con un vicino ingombrante
Nel Baltico ho sempre notato una scarsa attenzione ai temi politici, fatta eccezione per i timori del ritorno dei Russi.
Dopo l'avvio della operazione militare speciale da parte della Federazione Russa in Ucraina, forte è stato l'impatto emotivo da parte della popolazione.
I Baltici da una parte hanno ben ragione di provare risentimento verso la Russia come unità politica: sono stati sotto il suo dominio per decenni e hanno lottato per affrancarsi.
Quello che non è molto giustificabile è un atteggiamento estremo e manicheo di una parte della popolazione, per cui in base al principio che hai un nemico, qualunque cosa faccia è sbagliato e qualsiasi evento negativo è da ricondurre ad esso.
La politica non è fatta di buoni e cattivi come nei fumetti.
Ascoltando le opinioni dei Baltici, alcuni sembrano trovare le giuste sfumature e contrappesi, altri sembrano essere in guerra essi stessi. L'impressione che si ha girando per le strade di Riga e Vilnius è che il Baltico sia in guerra con la Russia, non già l'Ucraina stessa.
Non sembra esserci una visione obiettiva sulla natura del regime Ucraino, sugli interessi in gioco e sulle sofferenze patite dalle popolazioni russofone innocenti in Donbass per dieci anni fino ad ora.
Perdipiù una riflessione sarebbe doverosa sui metodi di aiuto forniti a Kiev e ci sarebbe da chiedersi se abbiano funzionato.
Detto questo, non vi è ombra di dubbio che il Baltico abbia conosciuto maggiore prosperità e libertà da quando si è liberato del giogo sovietico e che Lituania, Lettonia ed Estonia siano inserite a pieno titolo nel contesto occidentale, Europeo e Nato.
Personalmente non credo che la Russia abbia mire espansionistiche nel Baltico. La Nato è pronta a difendere comunque questi territori, visto che ha implementato le esercitazioni e la mobilitazione di contingenti proprio in quelle zone di confine.
É senz'altro giusto che tali aree si sentano in tutti i sensi europee e storicamente autonome, con la loro identità culturale ben marcata, sia pure integrata da consistenti minoranze al suo interno.
Nelle foto: bandiere gialloblu dell'Ucraina a Vilnius e a Riga e un poster anti Putin affisso di fronte all'ambasciata Russa di Riga.
Considerazioni sul mio ultimo viaggio in Lettonia e Lituania
Breve descrizione di Pescara, la mia città
Vilnius - Cattedrale veduta del castello, della Collina delle Tre Croci e della Prospettiva Gediminas
Foto di Vilnius - Natale 2024
Questo blog festeggia 17 anni
Il 31 Dicembre 2007 inaugurai questo blog, che mi ha dato la possibilità di esprimermi senza censure e senza filtri.
Oltre mezzo milione di visite lo hanno reso utile in tutti questi anni.
Io credo fermamente nel ruolo della divulgazione e sono sicuro che c'è sempre qualcuno che di quando in quando prende spunto ed ispirazione da un tema che propongo.
Il 2024 è stato l'anno della rinascita di questo sito, perché ha segnato il mio ritorno ad una attività più intensa.
Faccio il giornalista e il blogger perchè credo che bisogna dire la verità sui grandi temi che ci riguardano tutti. La realtà, giacchè non è spesso verificabile da noi stessi ed è mediata da fonti di cui dobbiamo decidere di fidarci o meno, non è univoca e non è semplice da decifrare.
É per questo che colui che fa informazione deve essere onesto e non pensare che i lettori siano più ingenui di chi comunica.
Permettetemi dunque di vantarmi almeno di questo: pur con tutti i miei limiti posso guardarmi ancora allo specchio e dormire con la coscienza a posto.