Non ci si annoia, nei Balcani. In effetti molti personaggi particolari, non banali, fuori dagli schemi, la Storia ce li porta da lì.
Oggi vi raccontiamo di Blaz Sliskovic, in arte "Baka".
Aveva una tecnica straordinaria, tirava punizioni magistrali, dribblava, segnava tirando il calcio d'angolo. Era un trequartista, nato a Mostar il 30 Maggio del 1959.
A Pescara ce lo ricordiamo bene: contribuì alla permanenza in serie A dei biancazzurri, mostrando spettacolo, ottimi passaggi e goals nella stagione 1987-1988.
Nel '92-'93 tornò nella massima serie Italiana col Delfino ma non riuscì a ripetersi, anche se qualcosa di buono lo concluse.
A Pescara non lo ricordiamo solo per questo. Giravano tante voci, come le frequentazioni di locali notturni, la fruizione di birra e tabacco e il suo amore per il caffè.
Galeone raccontò delle sue assenze dagli allenamenti per raggiungere donne molto procaci.
Nella foto: Sliskovic ai tempi del Velez Mostar (1975-1981)
Lui stesso ammette la sua gioia di vivere e il suo passato da calciatore sì, ma non da vero atleta.
"Non sono mai stato schiavo del calcio", dichiarò una volta. Questo equilibrio tra lavoro e vita gli impedì però di diventare un campione.
Junior, centrocampista e difensore Brasiliano della nazionale e suo compagno del Pescara disse al suo allenatore Galeone: "Mister, se io avessi la tecnica che ha lui, sarei un giocatore fortissimo, incredibile".
Junior però aveva il senso del sacrificio, Sliskovic no.
Baka raccontò: "Ridevano dei miei baffi e dei capelli lunghi quando mi videro in campo, a fine partita però ho riso io".
Giocò in seguito con l'Hajduk di Spalato, l'Olimpique Marsiglia, Il Pescara, Il Mulhouse, il Rennes, ancora il Pescara, lo Hrvatski Dragovoljac e il Zirinjski Mostar.
Scese in campo ben ventisei volte con la nazionale maggiore Jugoslava tra il 1978 e il 1986.
Avrebbe potuto essere uno dei più grandi calciatori della storia. Non lo è stato per la già citata scarsa disciplina.
Ha allenato molte squadre, tra cui la nazionale della Bosnia-Erzegovina e l'Hajduk di Spalato.
Non si dimentica facilmente un giocatore del genere, con le sue giocate fatte di tecnica e fantasia.
A lui non fregava nulla di fare la competizione ed essere il più forte a tutti i costi: preferiva divertire e divertirsi. Forse aveva ragione lui. In nome del risultato nel calcio odierno si sacrifica tutto: valori, principi, amicizia, rispetto.
Baka ci ricorda invece che il calcio è solo un gioco, da vivere nella gioia, da godere insieme agli amici.
Dite quello che volete, ma uno come Cristiano Ronaldo, per quanto "numero uno", non ruba il cuore, con le sue conferenze stampa dure, la sua intransigenza, il suo prendersi troppo sul serio.
Blaz Sliskovic invece appartiene a graditi ricordi, per me come per molti tifosi sulle due sponde dell'Adriatico. Una persona così, a mio parere, colpisce la fantasia anche di chi non ama il calcio.
Buon compleanno Baka, anche se con lieve ritardo perchè ormai sono le ore 12:57 e il 31 Maggio è già iniziato.
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