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domenica 7 aprile 2013

Juventus-Pescara 2-1: vittoria sofferta dei Campioni d'Italia. Bene Vucinic, grandioso Pelizzoli.

Un pensiero serpeggia tra i tifosi biancazzurri, all'indomani della partita contro i campioni d'Italia. "E se avessero giocato così, con questa determinazione, quanti punti avremmo già in classifica? 40? 50?"
Il Pescara offre la migliore prestazione della stagione contro la prima della classe, che ha già una mano e mezza sullo scudetto. La Juve aveva qualche riserva ( ma sono campioni anche le sue seconde linee),  per questioni di turn over nell'attesa del Bayern di Monaco in Champions League. Il Pescara aveva diversi uomini indisponibili, tra acciacchi e squalifiche.

Non è vero però, come spesso viene da pensare quando la Juve soffre, che i bianconeri non abbiano giocato come al solito. Le riserve Peluso e Marrone hanno fatto vedere buoni numeri dietro, e in avanti la manovra ha denotato grinta, fantasia e qualità.

Il Delfino dal canto suo si è difeso con insolita accuratezza, restando in partita fino alla mezz'ora del secondo tempo, e anche dopo comunque ha quasi riacciuffato il pareggio. Ha sopperito al divario  con l'agonismo. Il resto lo ha fatto un super Pelizzoli, e forse è stata la migliore partita per un portiere quest'anno nel campionato tricolore.

Inizia subito nella maniera più scontata, la gara: Juve che attacca e ospiti che si difendono, in quello che è un catino infuocato, lo Juventus Stadium all'inglese dove i tifosi di casa non fanno mancare l'entusiasmo.

All' 8' e al 9' due conlusioni di Pogba e Vucinic non impensieriscono Pelizzoli.

Asamoah e Pogba fanno valere i loro muscoli, il Pescara non riesce quasi ad uscire dalla sua metà campo, sovrastato fisicamente.

al 16' Giovinco salta diversi uomini, ma perde l'equilibrio e non calcia perfettamente: Pelizzoli respinge.

Al 21' c'è un bel triangolo operato da Giovinco e Vucinic, ma Pelizzoli anticipa.

E' quasi un assedio, con qualche contropiede del Pescara finalizzato male.

Alla mezz'ora Giiovinco si infortuna in uno scontro con Capuano, entra Quagliarella, che proprio una riserva non è e lo dimostrerà nei minuti successivi.

Al 39' Pelizzoli con un colpo di reni si distende e riesce a deviare sul palo una tremenda botta di Quagliarella.

Il Pescara, a sorpresa, riesce a concludere i primi 45 minuti sullo 0-0. Bravi i difensori che non commettono errori specifici, e ci mettono anche un pizzico di furbizia e cattiveria.

I tifosi ospiti avevano già pronto il pallottoliere, e ora prendono coraggio, come la loro squadra.

Nel secondo tempo inevitabilmente il ritmo della Juve cala, e il Delfino viene fuori dalla sua area, con un tiro di Quintero di poco fuori e qualche sortita offensiva in più bloccata ai limiti dell'area.

Vucinic, in ombra un po' nel primo tempo, cresce col passare dei minuti. E quando al 72' Rizzo strattona Vidal e procura un rigore alla Juve, è lui che si incarica di battere il rigore.

Tira molto bene, angolando la traiettoria sulla sinistra, e il bravissimo Pelizzoli intuisce anche, ma non ci può arrivare. Intanto Rizzo è stato espulso per il fallo da rigore, considerato da ultimo uomo.

Il Pescara, in dieci, si scopre per attaccare di più, e su contropiede Vucinic raddoppia: Bianchi Arce interviene male su di lui, il montenegrino vede uno spazio libero per calciare dalla sinistra e con un destro a girare trafigge Pelizzoli. 

2 a 0, ma il Pescara non si scompone come fa di solito: in 10 uomini riesce a trovare un bellissimo goal con una botta dai 35 metri di Cascione. Anche all'andata il biancazzurro segnò una rete con un pregevole gesto tecnico, ma il risultato fu di 6 a 1.

Dopo il goal, il Pescara continua ad attaccare, ma non riesce  a concretizzare. Sculli vince parecchi contrasti, ma manca l'ultimo passaggio vincente.

Un tiro dalla distanza proprio dell'attaccante calabrese impegna Storari.

La Juve vince ed è sempre più vicina allo scudetto. Destino opposto per il Pescara, sempre più ultimo, ma che viene acclamato dai suoi tifosi: gli si chiedeva una prestazione dignitosa e così è stato. 

La matematica ancora non condanna gli adriatici: ci sono 7 partite e due scontri diretti con Genoa e Siena. Bisognerebbe  fare 12-13 punti in queste partite, cosa alquanto improbabile. Se giocassero come ieri però..
Andrea Russo


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