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domenica 27 gennaio 2013

E' un Pescara piccolo piccolo: sei ceffoni dalla Samp


Nella foto Ansa: Icardi dopo il suo quarto goal

La Sampdoria si esalta e batte facilmente un Pescara in versione kamikaze. I Liguri sono stati estremamente aggressivi dall'inizio al fischio finale, mentre i biancoazzurri sembravano essere lì per caso. La Sampdoria si rende offensiva con vari inserimenti, tra cui sono da rimarcare quello di Eder all'8' e di Estigarribia al 12'. Si esalta, durante il primo tempo, il difensore Capuano nel contenere bene le folate offensive dei padroni di casa.

Bello poi l'intervento di Perin su De Silvestri, che intercetta un cross basso a pochi passi dal portiere. 

Al 30' Gastaldello ha un contatto molto lieve con Terlizzi: per l'arbitro è rigore, per noi no. Eder dal dischetto spiazza Perin ed è l'1-0. 

Undici minuti più tardi c'è il raddoppio della Samp su contropiede, con Mauro Icardi che supera Capuano e non ha problemi a depositare in rete: 2-0 meritato, il Pescara non riesce a tirare in porta e raramente supera la trequarti. 

 7 minuti più tardi l'arbitro Dino Tommasi continua il suo show in negativo: Gastaldello abbraccia Terlizzi nella propria area e lo sbilancia, ma per l'arbitro è tutto regolare. Si va così al riposo sul 2 a 0 e la Samp padrona del campo, ma il Pescara, fin qui, potrebbe appigliarsi alle due sviste arbitrali, che effettivamente sono state decisive. 

Nella seconda frazione di gioco, però, l'indignazione dei tifosi ospiti cambia indirizzo e si sposta dall'arbitro alla propria compagine, che invece di reagire scende in campo arrendevole e ancora di più in balìa dell'avversario. 

I Sampdoriani bivaccano in area di rigore, e in pochi minuti vanno a segno Pedro Obiang ( al 50')e per la seconda e terza volta Icardi (al 56' e 58'). Il Pescara è sempre più frastornato e incapace di qualsiasi reazione, e il risultato al 70' si cristallizza sul 6 a 0, siglato ancora una volta da Icardi. Se dunque nel primo tempo il Delfino poteva reclamare qualcosa, nel secondo la realtà si fa ben più cruda: la squadra è per l'ennesima volta incapace di reagire, mostrando scarso carattere. 

L'attaccante argentino Milton Caraglio, che ha vestito per la prima volta la maglia biancazzurra, non si è visto, tanto da far dubitare persino che sia sceso in campo. Il centrocampista Gaetano D'Agostino, altro neoacquisto, non ha brillato.

I blucerchiati alla fine del match fanno un giro di campo tenendo per mano uno striscione dedicato al presidente Riccardo Garrone, scomparso pochi giorni fa.
Andrea Russo

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