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mercoledì 1 febbraio 2012

Il Pescara passa a Crotone: soffre, rimonta e dà un'ennesima prova di maturità.

Qualcuno è ancora incredulo, a Pescara: dopo 16 anni la squadra del cuore, quella in cui tutti i suoi abitanti si riconoscono (e con loro buona parte dell'Abruzzo) è prima in classifica, di nuovo, con un calcio molto simile a quello di Galeone, che ancora più indietro nel tempo, tra la fine degli anni '80 e i primi anni '90, la portò per ben due volte a confrontarsi in un torneo con Milan, Inter e Juve. Profeta di questa nuova impresa, a metà del suo cammino, è Zdenek Zeman, il taciturno boemo che ieri, mentre le sorti della gara erano in bilico e il suo collega Crotonese Drago si sbracciava come un ossesso, stava impassibile in panchina, impeccabile più del barone Nils Liedholm.
Ma veniamo alla gara: un confronto vibrante, che ha offero agli spettatori suspense, agonismo e gesti tecnici d'alto livello.
Il Crotone ha dovuto soccombere (1-2 il punteggio finale) ma ha venduto cara la pelle.
Al 29' Immobile fa tremare la traversa della porta difesa da Belec.
I padroni di casa ricambiano il favore prima con la botta di Gabbionetta (grande la respinta del portiere adriatico Anania).
Gli ospiti cercano di sfondare in velocità, i padroni di casa cercano il possesso di palla, ragionano e quando attaccano operano una fitta serie di passaggi a ridosso dell'area di rigore avversaria.
Al 42' passa in vantaggio il Crotone: dormita della difesa abruzzese, che lascia liberi ben due giocatori: ne approfitta Florenzi che trafigge dalla sinistra Anania con un bel diagonale. Poco dopo Loviso, con una splendida punizione a girare, colpisce la traversa.
Al 4' minuto di recupero del primo tempo, Immobile, sempre vivo nel corso della gara, vince un rimpallo e piazza la palla alla destra del portiere Belec: 1 a 1.
La gara, che sembrava essersi sbloccata, riprende con una nuova fase di studio: squadre abbottonate, poche occasioni da una parte e dall'altra, gioco maschio e un certo equilibrio in campo.
Ma all'88' , dopo uno scambio Verratti-Gessa-Zanon, quest'ultimo dalla destra, sul fondo, lascia partire un cross che incontra la testa di Cascione, bravo ad inserirsi nella mischia. E' un goal che vale oro, perchè il Pescara porta così a casa i tre punti e si ritrova solo al comando, seguito dal Torino (vincente 1-0 in casa col Vicenza) e dal Sassuolo (bloccato sullo 0-0 a Cittadella)
Andrea Russo
per la testata giornalistica Abruzzoblog.it

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