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sabato 1 ottobre 2011

Intervista a Goran Kuzminac: "L'Italia è terra di cattivi politici e di discografici dell' "usa e getta".

Non le ha mai mandate a dire, Goran Kuzminac, e in oltre 35 anni di carriera gli va riconosciuta una certa coerenza nel modo di fare musica e di proporla al pubblico.
Abbiamo provato a scoprire qualcosa di più su di lui.

Si riconosce nel termine cantautore?
Sono uno che fa musica e che cerca di dare emozioni. Fare musica è una cosa seria, riguarda momenti fondamentali della vita. Uomini e donne si innamorano con una canzone, esprimono emozioni, le condividono. Fu Vincenzo Micocci, un produttore, a coniare il termine cantautore, per indicare uno che scrive i suoi pezzi. Non esiste una parola così in altri paesi: vi si avvicinano i termini chansonnier in Francia e songwriter nei paesi anglosassoni.

Ha senso dunque fare distinzione tra generi musicali?
A molta gente fa comodo etichettare tutto come la marmellata: la musica è emozione, non si possono catalogare le emozioni.

Molta gente la segue ancora oggi, e lei non ha perso l'entusiasmo.
No, non ho smesso di emozionarmi, sto facendo un tour con il mio disco dal vivo "Solo ma non solo", l'ultimo nell'ordine di tempo e il mio primo "live" che raccoglie i miei brani del passato e due inediti. Presto ne uscirà un altro nel 2012, un album con nuove canzoni.

Ascoltando i suoi brani inediti "Ciauda Merilù" (col gruppo "Ciauda") e Bimbi buoni (col gruppo U' Papun) abbiamo avuto una strana sensazione: si percepisce una certa etnicità ma non riusciamo a individuare quale. Sembrano comunque le classiche ballate da suonare intorno al fuoco
Esatto, nella musica ognuno ci vede quello che vuole.

Ci vuole , a volte, un po' di ingenuità per stupirsi ed emozionarsi, guardando le cose come nuove?
Bisogna essere veri, bisogna dire e cantare quello che si sente veramente, essere onesti con chi ti ascolta ed essere capace di ascoltarlo.

Lei ha origini balcaniche, è nato vicino a Belgrado, da bambino e da ragazzo ha vissuto tra Italia e Austria, poi, sempre viaggiando, ha scelto l' Italia. Cosa ha conservato delle sue origini?
La mia esperienza mi ha portato ad essere mitteleuropeo: mi sento Italiano, austriaco, ceco, serbo, greco, del sud e del nord. Viaggiare mi ha aperto tanti nuovi orizzonti e penso che sia positivo avvicinarsi a tante culture diverse ma anche con dei punti in comune.

Da un pò di tempo lei si è stabilito dalle parti di Pineto, in Abruzzo. Perchè , dopo tanti viaggi, ha deciso di vivere lì?
Perchè gli Abruzzesi hanno una grande fortuna: hanno una terra bellissima in cui puoi andare dal mare alla montagna in meno di un'ora, è al centro dell'Italia e mi è facile andare e tornare in un giorno, per un concerto, sia in una città del nord che del sud.
E', purtroppo, una regione malgovernata.

Un tema che le è caro nelle sue canzoni è il viaggio: come cantante lei ha viaggiato molto, e sembra non avere l'intenzione di smettere
Il viaggio è bello mentre si compie: l'arrivo non è poi così interessante, quando ti muovi e incontri nuove persone, noti differenze, fai paragoni, tutto questo è un qualcosa di prezioso.

Tra i suoi pezzi d'attualità c'è anche quello dell'emigrazione: i giovani italiani stessi trovano difficoltà serie in patria ed emigrano.
Queste sono le cose che davvero ti fanno arrabbiare: ascolti alla radio e alla tv che due ragazzi su tre non trovano lavoro, e te la prendi con questi politici italiani che non valgono niente. Battiato recentemente ha detto: "Questa classe politica che abbiamo deve andare af..."

Forse un po' ce li meritiamo certi politici: cerchiamo raccomandazioni, c'è un'evasione fiscale altissima...
Sono perfettamente d'accordo, c'è una evasione fiscale altissima, ma uno dei motivi è che i cittadini sanno che le tasse andranno ad ingrassare le tasche dei governanti e non a migliorare servizi come strade, scuole, ospedali, rete veloce internet..
Abbiamo problemi seri e in parlamento discutono di intercettazioni. Assurdo.

E nel mondo discografico come vanno le cose? Quando nel 1976 è entrato a farne parte era dura starci, ma ora forse lo era ancora di più.
Prima era dura farsi mettere sotto contratto, ma poi avevi un produttore che ti seguiva sia nel lavoro che umanamente. I cantanti di adesso sono polli da batteria. Si segue il metodo dell'usa e getta: vengono mandati alla ribalta e un anno dopo sono già scomparsi. Prima c'era una trafila , si girava l'Italia suonando, ora compaiono nei talent show e gli fanno credere di essere già arrivati. Poi li scaricano.
Non è un caso se negli nultimi venti anni non è venuto fuori nessun grande talento: l'ultimo è stato Ligabue. Hai mai ascoltato con attenzione i testi di adesso? Senza senso.. abbiamo perso in termini di qualità.

Questo concerto è estendibilie forse anche al cinema e alla letteratura: c'è un gap qualitativo enorme. Ma è colpa dei giovani che non si impegnano più per migliorare o della situazione circostante?
E' colpa di qualla larga parte di produttori che pensa solo a fare soldi.

E che consigli dà ai giovani che nonostante tutto vogliono affrontare le difficoltà e fare i musicisti di professione?
Di darsi da fare, farsi coraggio l'un l'altro, scambiarsi le canzoni, cantarle assieme, condividere le esperienze, imparare il più possibile e non stare fermi.

Goran Kuzminac attraversa un momento di grande attività: è reduce dalla manifestazione "Madame Guitar" ad Udine con alcuni tra i migliori chitarristi sulla scena mondiale, e sono in programma concerti in tanti angoli dello stivale, oltre al già citato nuovo cd, che sarà in commercio solamente online. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.seicorde.com
Andrea Russo
per la rivista online: Newsmag.it

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