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domenica 3 luglio 2022

L'Italia è un regime soft 2.0 e la propaganda è il suo strumento


La propaganda è uno strumento tipico dei regimi. Quando un potere univoco desidera indirizzare le vite e le menti di un intero popolo, esso è in grado di mettere in moto una rete di persone che lavorano per dare una visione della realtà parziale e spesso, ove necessario, distorta.

Ci è stato insegnato che i regimi sono caratterizzati da un uomo solo al comando, o meglio da un leader carismatico con alle spalle una ristretta cerchia di privilegiati che lo sostengono.

Il tutto è caratterizzato dalla presenza ossessiva di immagini del leader o di poster che rappresentano concetti cari al potere. La libertà di stampa è soppressa. Il diritto di opinione lo è altrettanto, pena la incarcerazione, la tortura, i campi di lavoro.

Al giorno d'oggi osserviamo però un nuovo fenomeno: i cittadini vanno apparentemente a votare, sono liberi di esprimere la propria opinione, salvo alcune eccezioni sono liberi di andare in piazza, ma il loro voto e le loro opinioni semplicemente non contano nulla.

Siamo da 11 anni, dopo il crollo del governo Berlusconi, in mano a maggioranze non volute da nessuno, giacchè il parlamento fa il contrario di quanto promesso in fase di programma elettorale.

Da ormai tre decenni la politica ha smesso di percorrere la strada dell'interesse del popolo per vessarlo: riduzione del welfare, dei diritti dei lavoratori, dei salari.

Negli ultimi tempi chi comanda davvero ha gettato la maschera e ha piazzato alla Presidenza del Consiglio due bancari come Monti e Draghi.

Siamo nei regimi soft 2.0.

Così come il '900 è stato caratterizzato da beni di consumo, denari, risorse, ricchezze, rapporti interpersonali, documenti tangibili, 

allo stesso modo il 2000 ripropone concetti, servizi e beni simili in forma virtuale.

Tutto ciò rende la nostra vita più eterea e soft.

Siamo, insomma, nell'epoca del software e del soft power.

E scusatemi se uso termini anglosassoni, ma è la lingua di coloro che realmente ci comandano, a cui si aggiunge il Tedesco in forma di vassallaggio e presto probabilmente il Cinese. Abituatevi.

In Italia il cittadino vota per il parlamento, che secondo l'articolo 1 della Costituzione dovrebbe esercitare la sovranità del popolo e invece fa l'opposto, creando maggioranze innaturali destra-sinistra, dicendo e facendo l'opposto di quanto promesso in campagna elettorale.

In Italia non possiamo votare direttamente per il Presidente della Repubblica.

In Italia non possiamo votare per il Presidente del Consiglio.

In Italia non possiamo votare per un singolo Deputato o Senatore, ma dobbiamo barrare la casella su liste decise dai capi di partito e da chi li finanzia.

In Italia lo scorso autunno sono scese in piazza milioni di persone, chiedendo a chiare lettere il ripristino delle libertà costituzionali. 

Nessuno li ha ascoltati.

In definitiva puoi votare, puoi protestare, puoi dire la tua, puoi anche, come non succedeva prima, protestare contro il braccio armato del potere, ovvero le sedi della tv nazionale, ma non sortirai nessun effetto.

É questo il regime soft 2.0. É questa l'Italia in cui viviamo.

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