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domenica 5 maggio 2013

Il Genoa fa poker: 4-1, biancazzurri inermi.

(A sinistra: l'esultanza di Borriello)

Si chiedeva un po' di dignità ad un Pescara già retrocesso da  un mese più per manifesta inferiorità che per un calcolo matematico. Non è giunta nemmeno quella, a giudicare da prestazioni incolori come quella di oggi.

Il Genoa è una squadra molto modesta, che all'andata il Delfino ha battuto  2 a 0. Eppure tali sono state le lacune difensive (anche da parte del portiere Perin) che perfino il piccolo grifone ligure è sembrato un grande team al  cospetto degli uomini di Cristian Bucchi.

Al 17' c'è un bel cross di Sculli dalla sinistra: Sforzini colpisce di testa e manda il pallone di poco alto.
Due minuti dopo il Genoa passa in vantaggio: affondo di Manfredini che crossa quasi da fondo campo e Floro Flores, liberissimo, insacca di testa.

Il Pescara sbaglia parecchi passaggi, mentre il Genoa cresce nella prestazione.

E' così che al 30' Borriello controlla un pallone aereo, forse con il braccio, e lascia partire un tiro al volo che Perin non raggiunge: 2 a 0.

Al 35' il Pescara accorcia le distanze: Sculli compie un bel gesto tecnico e in elevazione raggiunge un difficile pallone con la testa, spedendolo in rete.

La partita sembra ancora aperta fino al 9' del secondo tempo, quando Floro Flores serve Borriello che lascia esplodere da posizione defilata e dalla lunga distanza un bolide, che trova Perin incredibilmente impreparato. La palla si infila sotto la traversa, ma l'estremo difensore abruzzese non salta nemmeno.


Al 25' del secondo tempo il Genoa fa poker: uscita di Perin su Borriello. C'è uno scontro fortuito, i due cadono, ma Bertolacci intercetta la sfera e tira a porta sguarnita: 4 a 1.

La partita ora non ha più molto da dire: un Pescara smarrito tenta una reazione, ma la squadra del presidente Sebastiani sembra davvero poca cosa.

Non resta che pensare alla prossima stagione in serie B. Solo una parte, forse minoritaria dei giocatori attualmente in rosa rimarrà. C'è un entusiasmo da ricostruire e degli obiettivi per un campionato di vertice che sono alla portata del Delfino nella serie cadetta. Il Pescara potrà contare sul surplus già realizzato quest'anno e sui bonus dei diritti televisivi che spettano alle squadre neoretrocesse

Andrea Russo


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