Avvertenza

E' consentito riportare e linkare gli articoli di questo sito, a patto che vengano riportati nome, cognome e fonte. L'autore si avvale della facoltà di tutelare i contenuti qui pubblicati nelle sedi e nei modi che riterrà più opportuni.
Il blog di Andrea Russo è un sito di opinione e di intrattenimento. Non è, nè intende, essere una testata giornalistica e non ne ha le caratteristiche (redazione, periodicità fissa, registrazione presso un tribunale, et cetera).
E' pertanto dispensato dalle regole riguardanti la stampa nei periodi elettorali.

giovedì 5 maggio 2011

Morte di Bin Laden: cosa c'è di vero?

La morte di Osama Bin Laden per uccisione da parte dei soldati americani in Pakistan solleva non poche perplessità per i dettagli che sono stati forniti dagli Usa in merito.

Purtroppo nei media in generale c'è da un lato, una certa sciatteria e oserei dire poca professionalità anche nelle testate importanti, dall'altra c'è un servilismo nei confronti dei potenti e una disonestà intellettuale che porta in rotta di collisione in lettore con chi scrive.

Personalmente, non mi sento rispettato da chi fa il mio mestiere, e non ho molta stima in generale di gran parte dei miei colleghi delle testate nazionali.

Il punto è che le fonti che inquinano i fatti sono almeno due: i giornalisti inetti o servili e i governanti.

I media spesso non si accertano con scrupolo della veridicità della notizia che prendono quasi sempre da un dispaccio di agenzia o peggio da chissà quale oscuro sito internet, oppure fanno di tutto per compiacere i loro referenti politici e industriali.

Ci troviamo spesso a comprare due giornali, uno di sinistra e uno di destra, per fare lo scorporo e fare la quadra tra le due discordanti versioni sulla stessa notizia. In questo modo anche lo studio futuro della storia sui fatti di oggi nasce già compromesso, e i fatti sono già "sporcati".

Apprendiamo dunque che il Primo Maggio gli americani sarebbero entrati in un residence ad Abbottabad in Pakistan, costruito circa cinque anni fa, in cui avrebbero ucciso Osama Bin Laden, una delle sue mogli e ferito un'altra di loro. Sarebbe stato ferito inoltre uno dei figli, e sarebbero morti altri uomini preposti alla difesa del terrorista.

Nell'operazione i residenti del residence, armi alla mano, avrebbero abbattuto un elicottero americano
.
La prima versione degli statunitensi dice che Bin Laden sarebbe stato subito sepolto in mare, per rispettare i dettami della religione islamica, e che non c'erano foto ufficiali diffuse, per cui quelle circolanti già in rete erano tutte false.

La prova dell'identità di Osama sarebbe nel suo dna, già controllato e compatibile con le tracce dei suoi parenti già a disposizione

Apprendiamo in seguito che le foto di Osama non verranno diffuse dagli americani, non si capisce bene il perchè.

Dobbiamo crederci?

Punto numero 1

Bin Laden veniva descritto, dopo l'11 settembre, come un leader milionario e furbissimo, che aveva ucciso il suo principale avversario antitalebano in Afghanistan con uno stratagemma ingegnoso.

Pochi giorni prima la strage delle Torri Gemelle infatti, egli fece introdurre dei finti reporters, che immolandosi avrebbero ucciso Massoud accendendo una telecamera piena di esplosivo, facendosi saltare in aria essi stessi.

Quest'uomo astutissimo viveva nelle grotte, era latitante da dieci anni, poteva essere morto, perchè come si vedeva anche nei video, era tremante e malato, poteva aver cambiato volto con un'operazione chirurgica e aver fatto perdere le sue tracce.

Apprendiamo che invece viveva in una specie di residence per ufficiali in pensione, costruito appena 5 anni fa, quando era già ricercato da mezzo mondo, protetto di fatto dai Pachistani che si dicevano collaboratori degli americani.

Viveva dunque non così tanto isolato, in una città a 100 km da Islamabad, e questa è la mia prima perplessità

Punto due. Dov'è il corpo?

anche più rilevante del primo: gli americani non hanno mostrato il corpo di Bin Laden, e dislocati in Pachistan, dove non ci sono moderne strutture sanitarie, avrebbero subito verificato il dna dello sceicco, quando noi sappiamo bene che ci voglioni di regola almeno due giorni per sapere i risultati del test.

Come se non bastasse, c'è anche il fatto che gli americani non abbiano avuto bisogno di altri riscontri sul corpo. Non hanno tenuto il cadavere per fare esami più approfonditi, per vedere se ci fossero tracce di chirurgia plastica, ad esempio.
Ad ogni modo non si capisce la fretta di buttarlo in mare

Si commenta da sola poi la giustificazione: "Lo abbiamo sepolto in mare per rispettare le tradizioni musulmane" (che tra l'altro non prescrivono affatto nulla del genere)

Terzo punto
In passato si è quasi sempre dato prova della morte del nemico

Quando si vuole dimostrare a tutti che un dittatore è morto, lo si mostra, vivo o morto, alle telecamere.

E' successo con Ceausescu, filmato, processato e poi fucilato nel 1989. (Ricordo nitidamente il video della sua fucilazione, su cui anche all'epoca, tra l'altro, vennero espressi dei dubbi sulla sua veridicità)

E' avvenuto con Saddam Hussein, con i video che mostravano le visite mediche per accertarne l'identità, il processo e l'impiccagione mostrata dai telegiornali.

Quanto a Mussolini, il suo corpo, dopo la fucilazione, fu esposto in Piazzale Loreto, appeso a un cavo come quello della Petacci, e preso a calci dalla folla inferocita.



Quando non si vogliono alimentare voci che gridano all'insabbiamento e al complotto, si mostra il corpo anche in altri casi.

Quando Wojtyla morì, ad esempio,il suo cadavere fu esposto nella bara aperta, davanti ai fedeli in vaticano e in diretta sulle tv di tutto il mondo. Quasi sempre la bara nei funerali cattolici viene tenuta chiusa durante la cerimonia funebre, invece qui era aperta, probabilmente proprio a dimostrare, senza dubbi, che papa Wojtyla era morto e i soliti negazionisti che spuntano in questi casi non potevano avere gioco.

Vedere cammello, pagare moneta, potremmo dire.
Non ci sono prove verificabili della morte di Bin Laden.

Quarto punto.
Versioni discordanti

Gli americani dicono di aver freddato subito lo sceicco, con un colpo alla testa. La figlia o presunta figlia dodicenne del terrorista, presa in consegna dai pachistani, ha detto invece che suo padre era uscito vivo dal bunker.

Quinto punto

Falsi storici.Ci possiamo fidare dei governi e dei media?

Assolutamente no. Bisogna sempre mantenere alto il grado di attenzione.

-Quando ci fu la prima guerra del Golfo, il governo americano, per giustificare il suo intervento, riferì che in un ospedale Kuwaitiano i soldati Iracheni avevano assaltato un ospedale ed ucciso i bambini del reparto maternità.Tutto falso, si scoprì poi.


-Per giustificare la seconda guerra nel Golfo, Bush disse che Saddam aveva armi di distruzione di massa.
Non sono mai state ritrovate.

-Per giustificare l'intervento in Libia, sono state diffuse voci che si seppellissero decine di cadaveri sulla spiaggia di Tripoli. La polizia Libica avrebbe sparato sulla folla, facendo una carneficina, ma gli italiani residenti che tornavano a casa con l'aereo in quei giorni raccontavano di una situazione abbastanza tranquilla, anche durante il coprifuoco, che sì, qualche sparo lo avevano sentito, ma non c'era la situazione di guerra conclamata che si riportava su tutti i telegiornali nazionali.
Quanto ai cadaveri sulla spiaggia, tutto questo non è stato ancora supportato da prove certe.

- La rivoluzione romena partì da alcuni scontri a Timisoara. Gli insorti si opposero al decreto di espulsione per un prete Calvinista ungherese, Laszlo Tokes ivi residente, e ne circondarono la casa.

Una troupe Ungherese riportò la notizia di quasi 4800 morti, più migliaia di arrestati.
In realtà ne morirono 72, ma la cosa più agghiacciante fu il fatto che, come disse poi più volte il custode del cimitero di Timisoara, erano state trafugate delle salme di persone morte da poco tempo.

I ribelli le fecero fotografare e filmare per dire che erano state uccise dalla polizia romena, nota con il nome di Securitate.
Ci cascarono tutti: la stampa di tutto il mondo riportò tali notizia, con titoli ad effetto.

Il massacro dunque c'era stato ma in proporzioni molto minori, e ci volle un anno per far salire la verità a galla, a rivoluzione avvenuta. Quei cadaveri con la pancia tagliata erano stati sottoposti ad autopsia ed erano deceduti per morte naturale.

Sesto punto
Il linguaggio dei media odierno, a metà tra la presa in giro dichiarata e il pressapochismo.

Si parla ancora oggi di obiettivi mirati (prima si parlava di bombe intelligenti): chi sta bombardando ora la Libia sta uccidendo anche civili inermi, non facciamo finta di non saperlo

Si parla di missione di pace, come quella in Kosovo in cui furono bombardati i civili.

Oppure, come mi è capitato di sentire ieri, si da una versione infantile e semplicistica degli eventi. Dalle raccapriccianti scene di giubilo nelle piazze americane di questi giorni, alle dichiarazioni di Obama : "Da oggi il mondo è migliore" (in realtà i pericoli del terrorismo islamico sono gli stessi, se non superiori, da oggi in poi)

Quell'Obama, che per molti doveva essere l'uomo nuovo, il nuovo pacifista, colui che avrebbe ritirato i soldati dalle zone di guerra e che avrebbe chiuso Guantanamo, insignito in maniera idiota col premio nobel per la pace era stato canonizzato già all'epoca delle primarie con Hillary Clinton, quando non aveva ancora un operato politico da poter valutare. Masse di persone un po' sciocchine , in tutto il mondo, lo acclamavano in base al suo aspetto fisico e ai suoi discorsi. Parole appunto, a cui non sono seguiti i fatti.

Anche i media lasciano attoniti per il loro semplicismo. Ecco il Tg5di ieri:

"In questo momento (erano le 13-13-30 all'incirca) si sta tenendo probabilmente una riunione tra i vertici di Al Qaeda per nominare la successione di Bin Laden: favoriti sembrano il suo vice Al Zawahiri e uno dei suoi figli, di dodici anni".

Insomma Al Qaeda viene descritto quasi come un partito politico che si raduna in qualche albergo, magari in una località turistica, con un bel congresso sotto gli occhi delle telecamere, per poi eleggere come leader un bambino.




Nessun commento: