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lunedì 31 dicembre 2007

Racconti - La vera storia del Capitan Findus




Guarda i muscoli del capitano... tutti di plastica e di metano... si divertiva a cantare così, a detta di chi lo conosce bene. A molti deve ancora dei soldi, ad altri ha rubato la fidanzata. E' ricercato in tre stati per truffa. Quando, la bellezza di 30 anni fa, mise a segno il suo ultimo colpo, si trovava nella casa di un vecchio militare della marina in pensione.


Il caso volle che entrasse in casa, mentre stava per fargli firmare un contratto per fondi di investimento fasulli e intascare l'equivalente di 30 milioni di lire italiane di allora (che a quel tempo valevano molto di più), il figlio del Capitano. Costui, fiutato l'imbroglio, bloccò la smaniosa penna del padre ed ebbe poi una colluttazione con Gabriel Garcìa Y Blasco Ibanez (il vero nome del capitan Findus).


Sebbene avesse già 50 anni tondi tondi allora e se li portasse anche un poco male, l'indomito Findus ebbe la meglio: estrasse un coltello dal taschino della giacca e fece a fettine sia il papà che il figlio. Dopodichè ruppe la bacheca che campeggiava tra gli oggetti-ricordo del Capitano Fiuggi (era questo il nome dello sventurato), si diresse di corsa a casa di un suo amico falsario, e fu così che a tarda notte il nostro Gabriel Garcìa y Blasco Ibanez ebbe una nuova identità e un passaporto della Repubblica Sovietica di Lituania. Fu così inoltre, che nacque la storia del marinaio lituano Gediminas Marius Findus.

Tre giorni dopo, il ricercato si imbarcò su una nave merci norvegese. Il caso volle che la maggior parte degli imbarcati dell'equipaggio fosse alla prima esperienza in mare.
Al quarto giorno di navigazione il tanfo dei merluzzi del Baltico contenuto nelle stive diventò così forte che invase tutta la nave.


I non temprati marinai iniziarono a morire uno ad uno, come le mosche.
Vennero buttati in mare in fretta e furia, per evitare epidemie. Ma non servì ad evitare la morte di tutti gli altri. QUASI tutti gli altri. Gediminas Marius Findus (sarà così che chiameremo il "nostro" da adesso in poi) era ben abituato alla puzza (prima di tutto alla sua), e rimase da solo, a condurre la nave, con un bambino, un mozzo di appena dieci anni serissimo, il cui più grande accenno di sorriso era un battito leggero di sopracciglia.


Costui era un grande lavoratore. Si può dire che, al di là dell'aspetto, fosse già un ometto. Un duro. Si era sempre accontentato di vitto e alloggio sulla nave e in cambio aveva imparato a lavorare come Stakanov e a fare di tutto: dal servire il caffè allo stendere il bucato, o all'aggiustare il motore in avaria della grande nave.


Di notte era capitato che, invasi dalla tristezza, i marinai si lasciassero andare parecchio all'alcool, capitano e nocchiero compresi, bevendo alla stregua di russi del dopo CCCP.

Scostando delicatamente il nocchiero, appisolato e con un respiro di vino a lunga gettata (stile Vigorsol),
il bambino, il cui nome era Erminio Turchetta, prendeva il comando della nave, evitando che perdesse la rotta, e imbottendosi di caffè Saquella per tenersi sveglio nella dura e fredda notte di spola tra La Spezia e il Baltico. 

Findus imparò ad apprezzarlo: chi avrebbe potuto fare tutto ciò accontentandosi solo di bastoncini di merluzzo impanati con l'uovo? Solo un bambino, si disse.

Fu così che il capitan Findus divenne un commerciante di merluzzi nei principali centri portuali europei, che, ad ogni sbarco, ancora oggi, carica trovatelli per sfruttarli ne duro lavoro della nave.


Erminio Turchetta gli fa, dai tempi della morìa, da braccio destro, gli scova gli altri bimbi da arruolare ed è molto convincente quando fa arrotondare il suo capitano, persuadendo i portuali a comprare sigarette di contrabbando a 5 euro la stecca. Il tutto sebbene non intenerisca più, nonostante i suoi occhietti di bambino serio, anche perchè ora ha 40 anni.


Turchetta, siccome stonerebbe nella pubblicità, nei giorni in cui ci sono le riprese si nasconde.
Quanto al capitano Gediminas Marius Findus, c'è da dire che, sebbene ottantenne, questo empio marinaio è ancora molto arzillo.


Attualmente dà una caccia spietata, da un paio d'anni, a un giovanotto palestrato.

Pare che questo sfrontatello, ex stripper per i locali notturni romani, si spacci per lui, servendosi di un vestiario molto simile e facendogli concorrenza nello sfruttamento del lavoro minorile, tanto che è riuscito a girare anche qualche spot televisivo.

Conoscendo il vecchio capitano e la cattiva fama di alcuni suoi piccoli mozzi, per il sedicente impostore prevedo cazzi amari.
Andrea Russo


1 commento:

Anonimo ha detto...

ahahahaha. Onore a questo grande vecchio marinaio dei mari del nord!