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domenica 2 gennaio 2022

Un modello di città verde? Date una occhiata all'Ungheria di Orban!


Pur con i dovuti "distinguo" e tra alti e bassi, la capitale Magiara è in grande evoluzione, anche nella gestione ambientale.

I media italiani continuano a parlare e a scrivere di un paese che non esiste, o quantomeno vive solo nella loro testa, quando parlano di Ungheria. E' evidente che non ci sono mai stati.

Il paese dove vivo per parte dell'anno da ormai molto tempo è una terra in forte crescita economica. La capitale Budapest si rimette a nuovo. Per ogni palazzo c'è un nuovo vestito, come accade ad una bella donna che lo merita.

Qui non si alzano le tasse a dismisura, si lasciano giungere gli investimenti, non c'è la voglia di farsi mettere i piedi in testa da enti sovranazionali che sono "per pochi, ma non per tutti".

Budapest e anche altre città Ungheresi conservano l'ottima rete di trasporti pubblici derivante dai tempi che furono del collettivismo. Poi però li hanno implementati. 

Trasporto pubblico e differenziata funzionano, il verde pubblico abbonda.


Budapest ha quattro linee di metro, l'ultima risale al 2014. Ha i treni automatici, vai al posto del guidatore e vedi che non c'è nessuno.

Ci sono filobus, autobus e tram anche nelle stradine laterali rispetto alle grandi arterie. Questo riduce la presenza dei veicoli privati. Il traffico scorre sempre. Non è mai di quelli in cui avanzi cinque metri, poi ti fermi. Certo, le ore di punta ci sono, ma nessuno rimane imbottigliato nel traffico per ore.

Il biglietto mensile per tutti i mezzi pubblici urbani (metro, tram, filobus, autobus, treni di superficie, battelli sul Danubio) è di 25-26 euro circa.

La raccolta differenziata viene effettuata, la gente è partecipe. 

A Budapest non è difficile trovare colonnine per i veicoli elettrici.  Ci sono molti servizi di condivisione auto, bici, scooter. Girano un bel po' di auto elettriche.

Molte piazze hanno la parte centrale adibita a parco pubblico con le giostre.

I parchi veri e propri d'altro canto sono numerosi e spesso di grandi dimensioni.

Prati e alberi sono in genere ben curati. In numerosi quartieri periferici, perfino, l'ambiente è ingentilito dalla presenza del verde, di cui gli addetti municipali si occupano con una certa puntualità.

C'è da dire che la amministrazione comunale degli anni precedenti ha piantato numerose migliaia di nuove piante in città


Non è tutto rose e fiori.

Abbondano le piste ciclabili, anche se, come altrove, il comportamento dei ciclisti induce ad istinti omicidi.

Ovviamente non è tutto rose e fiori. Ci sono strade sporche, soprattutto per via di quello che lasciano i numerosi senzatetto. Ci sono ancora tante macchine con motore a gas, vecchie e dalle emissioni impattanti. 

Il senso civico della collettività locale non è sempre irreprensibile.

In definitiva, però, una realtà come Budapest surclassa altre città più sponsorizzate a pubblicizzate.

Piccoli esempi come una valida rete di trasporto pubblico, una buona raccolta differenziata, la implementazione e la cura del verde pubblico servono molto di più di tante conferenze altisonanti che non hanno portato finora a nulla.

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