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martedì 16 ottobre 2012

Gli effetti speciali vanno utilizzati con parsimonia


Megaloman, con la tuta rossa, insieme ai suoi inseparabili amici

Vent'anni fa per creare degli effetti speciali di un certo livello bisognava spendere milioni di dollari. Oggi con un comunissimo pc, un po' di abilità tecnica e a costo 0 si possono ottenere risultati anche migliori di allora.

Assistiamo ad un eccesso dell'immagine contraffatta. Lo zampino del grafico di turno imperversa nei lungometraggi e nei serials di successo quanto nella pubblicità.

I trucchi audiovisivi diventano una scorciatoia per chi ha scarsa fantasia e talento. In Troy è stato utilizzato uno stratagemma che nei kolossals del passato nessuno avrebbe potuto attuare.

Una volta infatti si utilizzavano centinaia di comparse che mimavano le scene di battaglia, 

mentre in film come quello sulla caduta di Troia si è riempito lo scenario con gli stessi omini visti da lontano, moltiplicati per sembrare un esercito. Il trucco c'è e si vede. L'immagine fa schifo.Non sempre il progresso tecnico porta dei miglioramenti.

Per non parlare poi di un film in cui l'incredibile Hulk è un cartone animato a 3d e gli altri personaggi sono attori. Ed è impossibile non ricordare, in tal caso, il mito del trash, il giapponese Megaloman che dava calci volanti ai pupazzetti, o gli antesignani in calzamaglia dei Power Rangers, di cui questi ultimi erano solo una imitazione.

Circola in questi giorni un promo di Rainews24. Un tizio con la barba incolta si sveglia, si veste di malavoglia, fa colazione ed esce di casa nella massima tranquillità. Apre poi la porta e vede la guerra intorno a sè.

Lo schermo a questo punto è invaso da carri armati, bombe e persino un elicottero sproporzionatamente grande, frutto palese di un lavoro di second'ordine al computer.

L'effetto speciale non si dovrebbe vedere, dovrebbe sembrare un'immagine naturale. 


E invece sarebbe stato meglio arruolare qualche comparsa in divisa, con le armi in pugno, fare un po' di fumo e utilizzare un carro armato vero, o una camionetta verde militare. Che ci vuole?

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