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lunedì 16 luglio 2012

Sugli ultimi sviluppi della politica italiana

Riguardo alle vicende più recenti della vita politica italiana, vorrei esprimere le seguenti considerazioni.

Premetto intanto che i tagli di Monti e la sua spending review sono una delle poche cose buone che ha fatto l'attuale governo, anche se è troppo poco: bisogna avere il coraggio di tagliare di più, soprattutto sul pubblico impiego. Abbiamo infatti una macchina statale di 4 milioni di lavoratori, che non si può più sorreggere.

Alcune proposte

1 Prepensionamento di  centinaia di migliaia di persone, oppure licenziamento con una cassa integrazione pari al 70-80% dello stipendio che li accompagni fino all'età pensionabile

2 Programmi di  reinserimento o pensione per i  365 000 esodati che rischiano di invecchiare senza alcun tipo di reddito.

3 Licenziamento dei fannulloni nel pubblico impiego, quelli che si fanno timbrare il cartellino dai colleghi e poi vanno a fare shopping, quelli che non rendono o si rivelano incapaci. Sarebbe opportuna una cassa integrazione di 5 anni e la buonuscita in base agli anni di servizio svolto. Il capoufficio, con le dovute modalità e garanzie di legge sia per lui che per il sottoposto, potrebbe licenziare direttamente l'impiegato o il funzionario inefficiente, visto che ne conosce l'effettivo operato (in Inghilterra e in altri paesi questa è una prassi comune). Avrebbero altre chances di nuovo impiego grazie a corsi di reniserimento e in virtù di quanto riporto al punto n. 7.

Riorganizzazione degli uffici pubblici con minori formalismi, incentivi e promozioni per chi rende di più anche nelle scuole pubbliche. Razionalizzazione del personale impiegato, più lavoro di staff e meno burocrazia. Complice la tecnologia, lo stato può funzionare meglio, con meno spreco di tempo, di denaro e di risorse umane.

4 Informatizzazione. Perchè bisogna pagare ogni volta decine di euro in valori bollati per ottenere qualcosa dall'amministrazione pubblica? Tante richieste possono essere espletate online a costo 0 per il cittadino.

5 L'agenzia delle entrate dovrebbe anch'essa subire una riforma e una percentuale maggiore di funzionari e impiegati dovrebbe essere impiegato nelle verifiche fiscali, per recuperare i soldi dell'evasione.

6 Una pedata nel deretano ai dirigenti degli enti strumentali di nomina politica.


7 Con i soldi   risparmiati tramite le misure appena esposte, si potrebbe ridurre il carico fiscale per cittadini e aziende, dando una spinta all'economia che garantirebbe posti di lavoro anche per chi è stato licenziato dal pubblico impiego.

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