Terza
edizione dell’evento “9 maggio 1978: due delitti di Stato”
Mercoledì
9 maggio, a partire dalle ore 17.00, presso la sala Figlia di Iorio del palazzo
della Provincia di Pescara, in piazza Italia 1, si terrà la terza edizione di
“9 maggio 1978: due delitti di Stato”, manifestazione dedicata ad Aldo
Moro e Peppino Impastato e organizzata dall’associazione Espressione
Libre.
Si
tratta, ormai, di uno degli eventi di punta dell’associazione cittadina che, per
l’organizzazione di questa terza edizione, si è avvalsa della preziosa
collaborazione della sezione pescarese dell’ANPI “Ettore Troilo” e del
circolo locale dell’associazione Libertà e Giustizia.
All’incontro,
che sarà moderato dal giornalista de Il Messaggero, Saverio Occhiuto,
prenderanno parte diversi importanti ospiti, tra cui il dott. Enrico Di Nicola,
ex capo della Procura di Bologna; lo scrittore Stefano D’Elia, vincitore del
Festival della Narrazione "Montesilvano Scrive" con il racconto “Gozzilla il 9
maggio 1978”; il consigliere comunale di Pescara Marco Alessandrini e Pino
Maniaci di TeleJato, che interverrà in videoconferenza da Cinisi (PA), dove
ogni anno si tiene una manifestazione in ricordo di Peppino
Impastato.
I
relatori saranno chiamati a ricordare Aldo Moro e Peppino Impastato, due
protagonisti della storia della nostra Repubblica, di diverse idee politiche, ma
comunque accomunati dagli stessi valori di integrità morale e onestà
intellettuale e, purtroppo, anche dalla stessa tragica data: il 9 maggio 1978,
giorno dell’uccisione di Impastato e del ritrovamento del corpo di Aldo Moro.
Due video introdurranno l’evento, nel corso del quale i soci della nostra
associazione si alterneranno nella lettura di alcune lettere di Moro e
Impastato.
“A
distanza di 34 anni, il 9 maggio 1978 rimane un punto buio della nostra
esperienza repubblicana – afferma Massimiliano Di Pillo di Espressione Libre -
ma alcuni personaggi che navigarono in quel potere costituito tornano oggi
prepotentemente di attualità. Penso a Giulio Andreotti, al suo ruolo controverso
nella gestione del rapimento Moro e alle sue mancate rivelazioni o ancora -
continua - penso al Generale dei Carabinieri, Antonio Subranni, Capitano
dell'Arma in servizio a Cinisi nel 1978 che, dopo aver palesemente depistato le
indagini sulla morte di Peppino Impastato, risulta oggi indagato addirittura
nella strage di Via D'Amelio, in seguito a una rivelazione della moglie di Paolo
Borsellino. Ecco un ulteriore motivo per cui – conclude Di Pillo – non dobbiamo
mai abbassare l’attenzione sul 9 maggio 1978, un giorno che sembra essere un
crocevia di tante altre storie e personaggi che, se rivelati, potrebbero
svelare scenari ben diversi rispetto a quelli scritti finora sui libri di
storia”.
La
cittadinanza e la stampa sono invitate a partecipare.
Pescara,
06/05/2012
Associazione Espressione Libre
Via dei Marsi, 77 - Pescara - 65127
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