Prime esperienze nel ritorno a Norwich: gente che beve, donne che danno e prendono botte in una citta` benestante.
Il Ritorno
Dopo quasi 4 anni dalla prima esperienza, torno in questa cittadina inglese, Norwich, in cerca di un futuro lavorativo migliore. Del resto non è un mistero che in Italia la situazione per le nuove generazioni, e anche per i non più giovanissimi come me, non è rosea. E allora è il caso di mettere le carte in tavola, di dire senza falsi pudori che il mio lavoro in Italia non mi soddisfa materialmente. Le prospettive per uno con le mie inclinazioni e che opera nel mio settore (il giornalismo) sono scarse.
Con un po` di malincuore, sono determinato a cercare fortuna altrove, e a tornare, almeno per il momento, a Norwich. Perchè proprio a Norwich? Quando venni qui la prima volta mi misi a guardare alcune città inglesi su google maps. Londra era da scartare, perchè troppo cara e caotica per iniziare. Meglio andarci quando avrò l`opportunità di un lavoro ben retribuito. Norwich mi sembrò dalle foto un posto carino, accogliente e dalle stesse dimensioni della mia città, Pescara. 130 00 anime che qui vivono abbastanza tranquillamente.
Una citta` tranquilla. Anche se..
Parlo con la gente del posto e loro mi dicono che qui di criminalità ce n`è poca. Pochi omicidi, pochi crimini, per lo più legati all`alcolismo. Meglio così.
Anche se.. Anche se un paio di settimane fa c`erano i sigilli fuori ad un pub non lontano da casa mia. Ho fatto una ricerca su google ed ecco che cosa è successo. Recita l`articolo del quotidiano locale online Edp 24:
"Due uomini residenti nella zona di Norwich di 39 e 26 anni sono stati rinviati a giudizio per lesioni personali gravi: un uomo sulla cinquantina è stato trovato riverso per terra di fronte al "King of Denmark Pub" con serie ferite alla testa. L`uomo è stato trasferito prima all`ospedale universitario di Norwich e poi all`Addenbrookes Hospital di Cambridge".
Donne che danno e che prendono botte
Sempre a proposito di violenze Norwichiane, mi è capitato di assistere ad un fatto curioso: una mia amica, apparentemente molto tranquilla e di buone maniere, se ne andava in giro con un occhio tutto nero.
"No no, non è niente, ho sbattuto contro uno spigolo" ha detto lei.
Spigolo un corno: il livido era tutto intorno all`occhio, il colpo lo aveva centrato ben bene. Secondo me ha ricevuto un bel pugno e forse proprio da qualcuno che gli è molto vicino e che ha alzato il gomito.
Tra l`altro è da ammirare lo stoicismo della ragazza che, come un pugile di esperienza, non fa caso a queste cose e incassa i colpi come si beve un bicchiere d`acqua. Speriamo che tenga alta la guardia, la prossima volta.
Passa qualche giorno e una commessa del supermercato in cui vado spesso presenta sul viso un forte ematoma con escoriazioni, ben più serio di quello che vi ho raccontato poc`anzi. E non mi si venga a raccontare che ha sbattuto uno spigolo: anche qui l`occhio e` stato centrato ben bene, su tutta l`orbita e anche oltre. Si tratta di un altro pugno, secondo me.
Certo, io non sono ne` l`ispettore Derrick, ne` un medico legale. Mi baso sul buon senso e sull`esperienza e traggo le mie conclusioni.
Qui la gente e` tranquilla e signorile, d`accordo. Ci sono molti a cui sorrido per strada e loro si illuminano in viso e ricambiano la cortesia. La gente dice "grazie!" all`autista quando scende dal pulman. Attacco bottone facilmente con tanti sconosciuti.
Detto questo, Norwich non differisce dal resto dell`Inghilterra su birra e superalcolici. Qui la gente beve, e quando si assume alcool, si cambia atteggiamento. Queste donne picchiate sono vittime dell`alcool.
Magari bevono in compagnia, festeggiano con gli amici tra un bicchiere e l`altro e poi qualcuno perde il controllo.
E poi fate attenzione: la donna inglese ha un bel caratterino. Comanda e talvolta picchia. Corre voce che le donne qui partecipino attivamente alle risse. Non tutte ovviamente, magari solo in certi ambienti, ma così è. Mi è capitato anche di vederlo in prima persona.
Gente che beve
Del resto queste cose succedono anche in Italia, ma qui di più. Ogni venerdì e sabato sera puntualmente vedo ragazze accucciate sul marciapiede che vomitano l`alcool ingerito.
Ogni popolo ha i suoi difetti: noi italiani abbiamo i nostri problemi e qua fanno festini, si ubriacano e si prendono a pugni.
E` un fattore relativo al costume. La maggior parte degli inglesi di vecchia generazione (non gli immigrati indiani o pakistani) di tanto in tanto si sbronza, per diletto più che per solitudine. Si tratta di quel bere per stare in compagnia, quel fare festa in nome della "caciara", detto in romanesco.
Affari loro, io sono contento di non essere così e se voglio, le inibizioni le posso perdere coscientemente, non ho bisogno di sostanze.
Una città benestante
Per quanto riguarda la sfera del lavoro, di cui parlerò ampiamente in un altro articolo, posso dire che in pochi giorni ho trovato un primo lavoretto e ho fatto in tempo anche a cambiarlo e ad ottenerne un altro.
Qui di impieghi semplici e alla portata di tutti ce ne sono parecchi, sono ben retribuiti e la gente riesce a viverci. Quattro anni fa la crisi dovuta al crac della finanza internazionale si sentiva. Loro però si sono rialzati e l`economia britannica viaggia ad un ritmo di crescita del 4,5 % all`anno circa.
Un altro segno che qui la gente trova opportunità è il fatto che i giovani si sposano presto: mi capita spesso di vedere coppie sui 25 anni circa già sposate e con un figlio.
Ho anche l`impressione che qui molte persone in meno rispetto al Belpaese frequentino l`università. Semplicemente non ne hanno bisogno: trovano subito di che vivere e sono felici così.
Avveniva anche nel Nord Italia, fino a una decina di anni fa. I ragazzi lì trovavano subito lavoro in fabbrica e si sposavano presto. I loro coetanei del sud si laureavano e puntavano al posto statale. La Lega Nord tuonava contro quelli del sud che ricoprivano incarichi di comando nelle pubbliche amministrazioni dell`alta Italia. Se ricordate bene, in tanti vecchi films Lino Banfi recitava nelle vesti del commissario pugliese solare e incazzoso al tempo stesso.
Sono emigrante, ma in buona compagnia
I giovani Italiani ora hanno ripreso ad emigrare, e molti come me vanno proprio in Inghilterra. C`e` chi li critica: che vai a fare, il cameriere?
Almeno qui lo trovano un posto da cameriere, iniziano a staccarsi dalla gonna della madre e nel giro di qualche anno si integreranno e faranno un lavoro migliore.
Dal 2008 al 2013 sono stati ben quasi 100 000 i giovani sotto i 35 anni ad andarsene dall`Italia in cerca di miglior fortuna.
Laureati a spasso
Io ho diversi amici amiche con piu` di una laurea nel taschino, e praticamente non lavorano, oppure fanno lavoretti per pochi spiccioli e\o che non richiedono una formazione specifica.
Non mi risulta che in Inghilterra sia cosi`, approfondiro` l`argomento.
Vi dico però che qui ci si può iscrivere all`università inizialmente gratis chiedendo una specie di prestito d`onore o accedendo a fondi di finanziamento.
I soldi delle tasse universitarie verranno restituiti quando lo studente lavorerà e guadagnerà più di 16 000 sterline all`anno. Gli verrà scalata mensilmente una piccola percentuale dello stipendio.
Se non arriverà a guadagnare quella cifra non dovrà restituire niente.
"Otro mundo", disse in spagnolo Cristoforo Colombo quando giunse per la prima volta in America. Otro mundo, allora, lo dico anch`io.
Un saluto dall`altro mondo.
Vostro
Andrea Russo