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mercoledì 28 novembre 2012

Svindal, doppietta Norvegese in Canada


E' il Norvegese Aksel Lund Svindal, il protagonista di questo week-end di gare sulle nevi Canadesi di Lake Lousie. Infatti, cala due splendidi assi, aggiudicandosi sia la discesa libera di sabato con il tempo di 1’ 48” e 91 centesimi ( secondo Max Franz ,attardato di 64 centesimi,al terzo posto il suo compagno di squadra, Klaus Kroell distaccato di 66 centesimi)  sia il Super G di domenica,con il tempo di 1’ 34” e 96 centesimi. Completano il podio,in questa ultima prova, il Francese Theaux con un ritardo di 85 centesimi,e l’Austriaco Joachin Puchner, attardato di 90 centesimi. Ancora gare veloci nel prossimo week-end,questa volta a Beaver Creek,negli U.S.A.
Christian Barisani

Aspen: La Zettel va forte e insidia Tina Maze


Nella foto: Kathrin Zettel

Si sono svolte ad Aspen, in Colorado, due gare di coppa del mondo valide per la classifica generale della competizione. Sabato,nel gigante è stata la Slovena Tina Maze a bissare il successo di Solden con il tempo totale di 1’ 59” e 39 centesimi. 

Ottima seconda piazza della Zettel, che riesce a recuperare nella seconda manche e si issa alle spalle della Slovena, attardata di 90 centesimi. Terza la Tedesca Viktoria Rebensburg con un ritardo di 1” e 54 centesimi. 

Nello slalom di domenica, invece, l’Austriaca Zettel coglie il suo nono successo in carriera, il secondo tra i pali stretti, con il tempo di 1’ 42” e 46 centesimi;

resiste all’arrembaggio dell’altra Austriaca Marlies Schild, autrice di una seconda manche come solo lei sa fare,ma si deve accontentare della seconda piazza e rimandare l’appuntamento con la vittoria n 34 (eguaglierebbe il record di vittorie nello slalom speciale,detenuto da Vreni Schneider) alla prossima occasione: 


67 centesimi,infatti, il suo ritardo. Terza Tina Maze attardata di 1” e 81 centesimi che mette altro fieno in cascina,in ottica coppa del mondo. Ottima 2 giorni di gare, per la cuoca di Gostling, che dopo un paio di stagioni sottotono, dovuti ad infortuni, sembra tornata tra la super protagoniste nelle discipline tecniche, e magari la Zettel viste le condizioni un po’ incerte della Vonn, potrà anche fare un pensierino alla coppa del mondo generale.

A proposito dell’Americana, era stata ricoverata per un misterioso problema di salute 3 giorni in ospedale (si è ipotizzato di tutto…), molto male nel gigante (fuori dalle prime 15), non ha preso parte allo slalom speciale. 

La campionessa di Aspen, infatti, si trova già in Canada dove nel prossimo week-end,sono in programma 3 gare veloci e l’Americana vuole tornare protagonista. 
Christian Barisani





lunedì 26 novembre 2012

Pescara-Roma 0-1, pessima prestazione per entrambe

(A sinistra: l'islandese Birkir Bjarnason, già soprannominato dalla tifoseria pescarese "Il Vichingo")


Il Pescara guarda il mondo da un oblò e nonostante il buon esordio in serie A del trentenne Romulo Togni, rimedia una sconfitta evitabilissima al cospetto di una Roma evanescente.Dopo il goal, ha sorpreso un po' tutti la scarsa aggressività dei romanisti, tanto che nel secondo tempo il Pescara ha preso coraggio e ha tentato di raddrizzare la gara, senza successo.
Prima della gara Sebastiani e Zeman si abbracciano e scattano una foto per la stampa. Il presidente del Pescara regala al boemo una nuova 24 ore: "La sua era un po' vecchiotta", ha detto con simpatia. Palpabile era nel presidente del Pescara la nostalgia per lo scorso campionato, in cui i due hanno scalato la vetta della serie B raggiungendo una storica promozione in serie A.

Le Azioni

Al 4' la Roma è già in vantaggio: respinta corta del portiere Perin su tiro di xxxy, Destro ribatte e segna.

Al 15' Perin respinge un tiro da lontano di Totti.
Al 31' il portiere biancazzurro deve ripetersi per deviare un colpo di testa di Destro
C'è tempo poi per una uscita scriteriata di Goecoechea, che per poco non fa segnare Modesto.
Nel secondo tempo, complice l'inserimento di Weiss, i biancazzurri sembrano più in palla e vanno più volte vicini al pareggio.
Dalla distanza ci provano prima Abbruscato (pallone respinto da Piris con la schiena) e poi Weiss, ma la mira è imprecisa. Il giocatore slovacco, subentrato ad uno spento Quintero, si è fatto apprezzare per alcune giocate e per i suoi affondi in velocità, confermando ancora una volta di essere utile quando entra a partita in corsa: la sue doti di tecnica e di rapidità possono mettere in seria difficoltà difensori già stanchi.

Il Pescara però anche stavolta è poca cosa: non bastano due o tre erroracci di Marquinhos e una prova senza adrenalina dei capitolini per spianargli la strada del goal.

Brutto esordio per Cristiano Bergodi che però siede sulla panchina del Delfino da pochi giorni: lasciamolo lavorare.
Andrea Russo


Le Pagelle


Perin 6; Colpevole in occasione del goal, ha avuto diverse incertezze, ma ha anche effettuato due 

grandi parate.


Romagnoli 5.5 La Roma ieri non era granchè, ma lui non ha chiuso molto bene gli spazi


Terlizzi 6,5 Ci ha messo del carattere e nel finale, visto che gli avversari avevano finito la benzina, 

si è spinto in avanti

Bocchetti 5,5 Prova un po' scialba


Balzano 6,5 Ha lottato come un leone


Nielsen 6 Qualche giocata gli è riuscita, qualche altra meno, ma si è impegnato molto


Togni 6,5 Buono il suo esordio in serie A.

28' st Soddimo 6 Ha dato il suo contributo


Bjarnason, 6,5 Non ha una grande tecnica, ma ha fatto sentire la sua personalità in campo. E' da 
giocatori come lui che il Pescara dovrebbe ripartire 


Modesto 6,5 si è fatto apprezzare per impegno e lucidità e forse si è sentito stimolato 
nell'affrontare un avversario che sulla carta era d'alto rango


35'st Caprari s.v. 


Quintero 5 Pessimo


dal 25'st Weiss 6,5 Quando entra a partita in corso è micidiale: ha messo in crisi la retroguardia 
giallorossa, ma non ha trovato il goal

Abbruscato 6,5 Ha creato parecchi grattacapi ai capitolini, ha dato peso al reparto, ha fatto salire la squadra in certe fasi, ma 
come in altre partite è stato impreciso sotto porta.



Goicoechea 6 Alti e bassi 

Piris 5 La Roma ha giocatori non ancora pronti per un campionato d'alta classifica, e lui, pur essendo un buon elemento e con possibilità di crescita, è uno di questi.

Castan 5,5 la difesa giallorossa ha ballato e lui non ha fatto eccezione

Marquinhos 4,5 Ha messo in serio pericolo il risultato in più di una occasione. E c'è qualche testata che l'ha anche elogiato, oggi. Mi chiedo che partita abbiano visto quei commentatori

Balzaretti 6 Prestazione dignitosa

Pjanic 6,5 Un buon elemento

Bradley 6,5 Giocatore interessante e di sicuro avvenire 

Florenzi 6 Bravo in avvio, cala nel secondo tempo dal 68'

Marquinho 6 Quasi omonimo del suo collega difensore, si comporta meglio

Destro 7 Ottima prestazione, tonico e sempre pericoloso 32' st Perrotta s.v.

Osvaldo 6,5 Forza fisica, corsa e determinazione 42' st Tachtsidis s.v. Gioca 6 o 7 minuti e fa sentire subito la sua forza fisica e il suo peso sulle palle aeree. ma è troppo poco per giudicarlo.

Totti 6 Partita da dopolavoristi della domenica per lui. L'età si fa sentire, è sempre una vecchia volpe, ma quando uno ha il suo nome ci si aspetta sempre molto da lui.

sabato 24 novembre 2012

Intitolata una piazza a Glauco Torlontano: il ricordo del figlio Giuliano e di Franco Marini

"Era un uomo che aveva, sopra di tutto, il valore del bene comune". Sono queste le parole con cui Franco Marini sintetizza il livello umano e culturale di Glauco Torlontano, medico e parlamentare abruzzese di centrosinistra scomparso pochi anni or sono.
"C'erano momenti", continua il parlamentare del Pd dalle radici democristiane "in cui Glauco diceva che dovevamo metterci d'accordo e che tutti dovevano andare nella stessa direzione, nei momenti più delicati per la "polis". Ne andava di mezzo la collettività intera e non potevano sussistere suddivisioni ideologiche e interessi di parte".

Mentre l'anziano senatore, anch'egli abruzzese, prosegue il suo discorso, c'è un dato di fatto che gli dà ragione più di tanti possibili discorsi: membri delle istituzioni locali e nazionali dei vari schieramenti sono lì per questo tributo collettivo.

Marini ritiene che il suo insegnamento non sia stato dimenticato:
"La lezione che Glauco ci ha lasciato, da persona valida come medico e come politico, è l'essere uniti al di là delle diversità di vedute.  Torlontano sapeva che le ideologie erano cadute, e che bisognava mediare tra i principi più nobili e il pragmatismo spicciolo. In alcuni casi, come nel terremoto dell'Aquila, la politica Abruzzese si è unita per far avere sgravi fiscali e aiuti economici alla popolazione colpita dalla catastrofe.
Stiamo facendo lo stesso in questi giorni per far partire, finalmente, il dragaggio del porto di Pescara."

Giuliano Torlontano, figlio del compianto medico abruzzese e giornalista del Tg5, racconta dei tempi in cui il padre volle tornare a Pescara per lavorare all'Ospedale Civile: "Era un uomo che dava tutto per questo istituto di cura, aveva un grande senso di responsabilità e sia io, che a quel tempo andavo a scuola, che gli altri familiari, eravamo abituati talvolta a vederlo pochissime ore al giorno: la sua vera casa era il posto di lavoro".
L'inaugurazione di oggi è stata l'immagine di una Pescara che sa riunirsi nelle occasioni giuste nonostante le normali dispute di ogni giorno: l'abbraccio simbolico di una collettività ad un suo membro che non c'è più. 
Andrea Russo

venerdì 23 novembre 2012

Giocatore del Cosenza squalificato: tre anni di Daspo per colpa di una maglietta.



I fatti: sabato scorso, 17 Novembre, Pietro Arcidiacono sta giocando con la sua squadra, il Cosenza, che milita in serie D. L'incontro col Sambiase in trasferta è importante: raccogliere i tre punti potrebbe rinvigorire le ambizioni di alta classifica sue e dei suoi compagni; al 75' Arcidiacono riesce ad andare in goal siglando il momentaneo 2-3 per i "lupi della Sila" (finirà 3 a 4, per la cronaca).  Si fa passare una maglietta da suo fratello, che milita nella stessa squadra, e va sotto la curva ospite ad esporla: c'è  scritto su col pennarello: "Speziale innocente".

Non tutti capiscono il messaggio sul momento: Speziale è un amico di Arcidiacono, Catanese come lui. E' stato condannato in via definitiva per l'omicidio dell'Ispettore capo di Polizia Filippo Raciti, colpito da un corpo contundente fuori dallo stadio "Angelo Massimino" di Catania nei disordini del 2 Febbraio 2007, in occasione delle partita Catania-Palermo.

Lunedì il prefetto di Catania, applicando le norme,  infligge al giocatore una squalifica di tre anni dagli impianti sportivi, il cosiddetto Daspo, che viene comminato in genere agli ultras.

La vedova di Raciti plaude, in una trasmissione su Radio24, alla disposizione prefettizia, definendo Arcidiacono uno stupido ed un presuntuoso.

Questi, sono in sostanza, gli eventi.

Mi si consenta una riflessione.

Una squalifica di tre anni per un ragazzo di 24 anni a cui viene praticamente stroncata la carriera, mi sembra eccessiva.

Primo: perchè Arcidiacono non ha insultato Raciti o la moglie, nè ha approvato l'uccisione dell'ispettore di Polizia. Ha semplicemente esposto una maglietta in cui afferma che il colpevole non è il suo amico Speziale.

Secondo: Quand'anche si voglia punire tale gesto, perchè contraddice una sentenza della Corte di Cassazione, la giustizia mostra un inaspettato volto rude e pressapochista, se si affida una tale punizione ad un prefetto, senza un processo e men che meno la possibilità di difendersi da parte di chi la riceve.
Il prefetto ha applicato la norma, ma tale norma è da rivedere.

Terzo: tre anni sono troppi. C'è gente che fa uso di droghe per migliorare le prestazioni sportive, e gli viene inferto uno stop di un anno, poco importa che l'organo che commina la sanzione sia un altro.

Altri truccano le partite, e gli vengono dati da alcuni mesi ad alcuni anni di squalifica dalla propria federazione.

Altri hanno comportamenti violenti durante un evento sportivo, e non vengono nemmeno puniti o, se questo avviene, gli si danno pene ridicole. Delio Rossi, reagendo ad una provocazione del suo giocatore Liajc, lo ha preso a pugni: ha avuto tre mesi di stop, e visto che il campionato era praticamente finito, li ha scontati durante l'estate ed è potuto tornare subito ad allenare. 

Domenica scorsa Serse Cosmi ha dato un calcio ad un tabellone pubblicitario e ha mostrato il pugno, in segno di minaccia all'attaccante della sua squadra Calaiò, reo di aver sbagliato un goal facile. E' stato espulso dall'arbitro ed ha ricevuto un'ammenda di 3000 euro, ma già da Domenica prossima potrà sedere sulla panchina, nella sfida salvezza Chievo-Siena.

E' doveroso ricordare anche l'episodio in cui il difensore Pasquale Bruno, che allora militava nel Torino, si ribellò ad una espulsione e cercò di aggredire l'arbitro. Fu fermato dai suoi compagni, tra cui Lentini. Gli vennero inferte 8 giornate di squalifica, poi commutate a 5, l'equivalente di un buffetto di simpatia e di una pacca sulla spalla.


Non credo dunque che avere esibito una maglietta con su scritto: "Speziale innocente" sia grave come il doping, come prendere a pugni qualcuno o come truccare le partite.

"Ecco perchè stiamo con Renzi": le ragioni dei sostenitori del sindaco di Firenze alle primarie

Una notevole macchina elettorale si è avviata con le primarie del centrosinistra, e l' "enfant prodige" dei Democratici Matteo Renzi sembra fare sul serio, vantando, evidentemente, grandi risorse economiche e sponsorizzazioni che gli permettono di fare le cose in grande stile. A Pescara vi sono affissioni e comitati cittadini in suo favore. Siamo stati in quello di VialeD'Annunzio, a Portanuova, e abbiamo colto alcune impressioni

Massimo Frittella (nella foto a sinistra), che da diversi anni prende parte alle iniziative del centrosinistra locale, spiega le ragioni del suo consenso verso il trentasettenne sindaco di Firenze: Innanzitutto preciso che l'affitto del seggio elettorale è autofinanziato. per quanto riguarda poi il nostro candidato, ho iniziato ad ascoltare i suoi discorsi in tv prima con scetticismo, poi con sempre maggior simpatia: le sue idee, la sua comunicatività, le sue azioni, sono quelle di chi vuole veramente cambiare le cose. Renzi rappresenta il rinnovamento. Bersani ha avuto le sue opportunità per governare, è stato ministro ed ha fatto anni di opposizione senza esprimere idee ben precise, pronto talora a cambiare rotta  a discapito della coerenza.

Frittella azzarda un paragone "Renzi è, nel piccolo del nostro paese, l'Obama italiano, coglie simpatie anche a destra ma non è uno di loro: unisce i principi della solidarietà ad una visione moderna e funzionale dell'economia, avvicinandosi ai laburisti inglesi, ai democratici americani e alla sinistra nordeuropea".


Giacomo Cuzzi (nella foto a sinistra), anch'egli come Frittella anagraficamente giovane, coglie l'importante eredità politica di suo padre Gaetano, socialista, che ha avuto incarichi di rilievo in ambito locale.


"L'operato del centrosinistra non mi ha convinto finora, ed è solo Renzi che può dare garanzie per qualcosa di nuovo, in Italia come a Pescara. Premesso che ho rispetto per tutte le opinioni interne al mio partito, ovvero il Pd, tendo a marcare alcune differenze.

I consiglieri comunali del Partito Democratico, pur essendo risorse importanti, si sono schierati in gran parte con Bersani, forse perchè comunque hanno un passato istituzionale per il quale essere valutati. E' normale che debbano difendere ciò che è stato fatto prima, e quindi non possono rappresentare il nuovo".


Riguardo alle linee guida per una rinascita di Pescara, Cuzzi lancia alcune proposte.


"Vi sono alcune zone chiave della città: le aree periferiche ora interessate da un nuovo incremento edilizio,  vanno riqualificate: il cementificio ad esempio va spostato, tutelando sia le esigenze di occupazione sia il diritto alla salute dei residenti".


E ancora: "A Pescara è poco tutelata la cultura, i servizi vanno rilanciati, così come il turismo. E a tal proposito bisogna capire qual è la vera vocazione della città.

Di certo non si può fare turismo in un posto dove le aree verdi versano in buona parte nel degrado. Allo stesso modo non si può rilanciare un capoluogo in cui non si rispetta il Piano particolareggiato. Nella zona dell'Ex Cofa (l'ex mercato ortofrutticolo, ndr) a ridosso del porto, erano previsti altri progetti, mentre adesso ci sarà solo più cemento.

Mascia ha riportato una grossa sconfitta perchè non è riuscito, per anni, a dragare il porto canale di Pescara con grave danno per la marineria. L'acqua è un elemento importante per Pescara: il porto deve rinascere e far fiorire la pesca e i collegamenti ora interrotti coi balcani. Il fiume va dragato e ripulito, perchè riversa liquami nello stesso tratto di mare dove ci sono i bagnanti d'estate".


E qui c'è spazio per una battuta, quando chiediamo ai due sostenitori di Renzi se fanno il bagno in questo mare così poco attraente per un turista: "Quelle poche volte che ci immergiamo nel mare di Pescara lo facciamo a nostro rischio e pericolo", è stata l'identica risposta di entrambi.
Andrea Russo


martedì 20 novembre 2012

Pescara, ecco Bergodi

E alla fine arriva Cristiano Bergodi. Probabilmente ha fatto la differenza il suo entusiasmo di venire ad allenare a Pescara. Tra i tre principali papabili, ovvero lui, Colomba e Marino, l'ex difensore è sembrato, sin dall'inizio, quello più motivato. Già aveva dato segnali quando la panchina di Stroppa aveva iniziato a traballare alcune settimane fa.

Come giocatore Bergodi, classe 1964, nato a Bracciano, in provincia di Roma,  ha fatto strada.  Tutti lo ricordano come un buon centrale difensivo. Importanti in tal senso sono le sue esperienze con Pescara e Lazio negli anni '80 e 90.

Da allenatore poi ha allenato con risultati discreti. In serie B si è distinto a Modena, mentre in Romania si è accomodato su diverse panchine, come quella della Steaua di Bucharest, e anche lì ha dato bella mostra di sè, ma senza strafare.

Per la serie A italiana Bergodi è una incognita: non ha esperienza in tale categoria. Bisogna ora vedere se quanto ha imparato nei clubs di prima fascia romeni e nella nostra serie B servirà a dare un gioco convincente al Pescara. I biancazzurri infatti, al di là degli 11 punti in 13 partite, hanno convinto come gioco soltanto col Parma, due settimane fa.

Una evoluzione sul piano degli schemi e della motivazione dei singoli sono imprescindibili per dare speranza al Delfino, che ha fin qui scoraggiato i tifosi non tanto per la posizione in classifica, quanto per le scapestrate prestazioni collettive, che lasciavano presagire esiti futuri ancora peggiori. 

L'impressione è che i giocatori non siano così scarsi come hanno dimostrato finora. Sta  al "buon Cristiano" tirar fuori le giuste doti agonistiche da ognuno di loro.

Quando un club è in zona retrocessione non è mai possibile lavorare con tranquillità. I tifosi del Delfino oggi sono più maturi di vent'anni fa. Costrinsero il presidente delle due promozioni in A Scibilia ad andarsene coprendolo di insulti. Poi l'hanno rimpianto perchè dopo di lui c'è stato un lento declino, fino al fallimento e alla rinascita, di cui l'attuale presidente Daniele Sebastiani è stato uno degli artefici. 



Il pubblico della città del Vate dunque sarà più comprensivo nelle sconfitte rispetto al passato. E' anche vero però che se anche Bergodi fallirà le critiche e la solita tragedia greca dei tifosi saranno assicurate. Eppure, dovrebbe essere solo un gioco.

Intanto il presidente Sebastiani ha dato un ultimatum ai giocatori: se non ci mettono la grinta farà una repulisti a Gennaio, stravolgendo la squadra. 

Per quanto riguarda il mercato, il reparto che tra due mesi verrà rinforzato maggiormente è la difesa, a cui occorrono elementi di maggiore esperienza. E in tal senso forse c'è da dire che forse c'è da cambiare strategia di mercato rispetto a giugno scorso.

La dirigenza biancazzurra ha puntato molto sui giovani, ma probabilmente le prossime squadre dovranno avere qualche elemento che dia garanzie da subito.

lunedì 19 novembre 2012

Pescara, totoallenatori in città dopo le dimissioni di Stroppa


A fine gara Giovanni Stroppa ha fatto sapere, tramite il Direttore sportivo del Pescara calcio Daniele  Delli Carri, di aver rassegnato le sue  spontanee dimissioni "La squadra non lo seguiva più, ho tentato di farlo tornare sui suoi passi ma era determinato", ha detto il dirigente Pescarese".



Il presidente Sebastiani ha detto: "Stroppa è un signore, non è solo colpa sua se il Pescara va male, e i giocatori devono mettersi in testa che non basta il cambio di allenatore. Dovranno tirar fuori gli attributi, oppure a Gennaio farò molta pulizia in questa squadra, mandando via gli incapaci"


A Stroppa, oltre a una certa educazione dimostrata in una situazione di forte stress, va riconosciuto un grande impegno, in queste 13 gare. Se ha delle responsabilità per un gioco che non ha mai convinto (a parte la partita col Parma) gli vanno date molte attenuanti:


1 Ha guidato una squadra assemblata all'ultimo momento, fatta di elementi che provenivano da campionati diversi dal nostro e che hanno fatto fatica ad ambientarsi.
2 Con questa difesa chiunque farebbe delle figuracce. 
3 Non ha sufficiente esperienza da allenatore: proviene dal Sudtirol, in Prima Divisione, dopo avere guidato le giovanili del Milan.


Nelle ore successive alla gara si è scatenato il totoallenatori: Colomba è in pole position su tutti,  e gli sarebbe stato offerto un contratto fino a Giugno con opzione per l'anno successivo. Ma girano inoltre altri nomi: Pasquale Marino e Marco Giampaolo in seconda ipotesi, Edy Reja in terza (sarebbe un ritorno dopo più di venti anni).

Ci sono poi altre fonti, tra cui quelle dei tifosi, che non sono da sottovalutare perchè costoro spesso si sono rivelati dei detectives più abili dei giornalisti: ed ecco dunque balzare fuori i nomi di Davide Ballardini, Nevio Scala, Cristiano Bergodi, Walter Zenga.
Vista l'imprevedibilità di Sebastiani nel calciomercato, quotiamo una piccola probabilità anche per Emiliano Mondonico. Addirittura si vocifera di una possibile cacciata di Daniele Delli Carri e dell'avvento come Direttore sportivo di Giovanni Galeone. Ultima ipotesi: un ritorno di Zeman a fine stagione,  a cui si ci starebbe preparando già da adesso nel caso che il connubio con la Roma naufraghi
Andrea Russo

Siena-Pescara 1-0, Stroppa si dimette


E' stata una gara strana, quella vista allo stadio "Artemio Franchi": è sembrato quasi che le due squadre giocassero a perdere, vista l'enorme mole di errori da una parte e dall'altra. Alla fine, in questo gioco all'incontrario, è risultato il Pescara il più determinato a farsi del male.

Le Azioni
Al 4' Rosina scambia con Bolzoni e solo davanti alla porta sbaglia clamorosamente il tiro, mandando fuori di piatto.

Al 20', al termine di una combinazione tra Rosina e Angelo, Calaiò entra in possesso del pallone e conclude sul palo.

Al 30' c'è il goal del Siena. Valiani riceve la sfera grazie a un preciso cross in profondità di Vergassola; la difesa adriatica è imbambolata, e lascia diversi avversari liberi di fare quello che vogliono. L'attaccante infila con un prezioso diagonale Perin, e la palla si insacca sull'angolo basso a sinistra del portiere. 

Al 43' Vukusic cade a terra dopo una pervicace azione sulla sinistra, colpito da Contini. L'arbitro Massimiliano Irrati di Pistoia indica il dischetto. Lo stesso croato va al tiro, ma l'estremo difensore Pegolo respinge.

Sul capovolgimento di fronte, Calaiò si trova solo davanti alla porta, ma sbaglia clamorosamente il tiro. il suo allenatore Serse Cosmi lo copre di insulti, e colpisce uno scatolone pubblicitario, facendosi espellere. Non contento, agita il pugno, minaccioso, nei confronti del suo attaccante.

Il Pescara in questa prima frazione si rende pericoloso solo con alcune punizioni battute da Quintero, e per il resto somiglia alla costa Dalmata: i giocatori sembrano un arcipelago di isolotti, oppure una squadra che sperimenta l'autogestione, in cui delle monadi anarchiche si spargono sul rettangolo verde in ordine casuale.

Nel secondo tempo il Pescara, ricatechizzato da Stroppa negli spogliatoi, gioca meglio e con più ordine. Sembra inoltre più fresco del Siena, e non solo per via dei tre cambi. Caprari, uno dei subentrati nel secondo tempo, crea grattacapi alla difesa toscana.

Gli ospiti dunque manovrano, mentre i padroni di casa ripartono in contropiede. 

Ma ormai la frittata è fatta, e le espulsioni di Capuano per doppia ammonizione e di Zanon per un fallo su Calaiò lanciato a rete lasciano la squadra in 9.

I bianconeri possono festeggiare la vittoria, e si tratta di tre punti importanti perchè conquistati contro un'altra contendente per la salvezza.

A fine gara l'allenatore degli  Adriatici Stroppa delega al Direttore sportivo Daniele Delli Carri di annunciare le sue spontanee dimissioni.
Andrea Russo


LE PAGELLE

SIENA

Pegolo 6,5 ;  Effettua alcune belle parate e risulta determinante

Neto 6,5 ;  Tonico e attento, tiene a bada gli avversari senza perdere la concentrazione
Contini 5;  Commette alcune leggerezze, tra cui il fallo che procura il rigore agli ospiti
Felipe 6;  Essenziale e degno della sufficienza
Angelo 6;  E' uno degli architetti del gioco senese, oltre a difendere
Vergassola 7;   Tanti bei passaggi, tra cui l'assist per il goal
Bolzoni 6,5;   Molto impegno
Rubin  6;  Fa il suo compito diligentemente
Rosina 5;   Sbaglia un goal fatto e se riesce a toccare qualche buon pallone è per demerito degli avversari
dal 21' st Sestu 6,5;  Crea scompiglio nella difesa avversaria, complice la sua maggior freschezza.
Valiani 6,5 ;  Segna il goal e gioca una discreta partita, pagando dazio alla stanchezza nel finale.
dal 42' st Del Grosso s.v.
Calaiò 5;   Fallisce due goals facili

All. Serse Cosmi 4;   Meriterebbe un 6 per come ha impostato la gara, ma quando perde le staffe e minaccia fisicamente Calaiò, facendosi tra l'altro espellere, dà un brutto esempio a quei ragazzini che guardano le partite e traggono una educazione dallo sport. Si condanna tanto il doping, ma i comportamenti violenti degli allenatori sono anche peggio.


PESCARA CALCIO

Perin 6,5 Si piazza male in occasione del goal, troppo attaccato al primo palo. Poi però effettua due parate importanti.

Cosic 5,5 Tanto impegno e qualche intervento interessante, ma non si possono dimenticare le dormite collettive che condivide con i suoi compagni di reparto


dal 36' st Celik  5 Deve capire che il talento non serve a nulla nella serie A italiana, se non è accompagnato dalla grinta


Capuano 5 Tanto impegno, ma corre a vuoto


Bocchetti 5 va a raccogliere fragole in occasione del goal


Zanon 5 Chi l'ha visto?


Nielsen 5,5. E' un ottimo elemento, si impegna come un matto e l'anno scorso ha dimostrato di valere la maglia della nazionale danese, ma nella debacle tattica e mentale dell'attuale Pescara si perde.


Cascione 6,5 Il capitano dei biancazzurri predica nel deserto. Si inserisce molto bene con un colpo di testa nel primo tempo.


Quintero 6,5 Quantomeno ci mette dell'impegno e mostra carattere nel supportare le azioni del Pescara. Batte bene diverse punizioni, ma non trova il goal


dal 21' st Caprari 6,5 E' reattivo e imprevedibile, con lui i senesi ballano il samba, ma non trova la rete.


Balzano 5,5. Tanto impegno, ma anche alcune sbavature


 Abbruscato 5,5 Molto impegno, poca incisività. Un attaccante generoso che però dovrebbe fare anche un po' di pressing a centrocampo, vista la situazione del Pescara. Invece nel primo tempo è stato lì davanti come una bella statuina.


Vukusic 5,5; Stesso discorso come per Abbruscato. Quando una squadra ha una difesa debole e problemi nel gioco, le punte dovrebbero tornare a prenderseli i palloni.


11'st Jonathas 4; Irritante, e come per Celik, vale per lui questo discorso: nella serie A italiana ci vuole grinta, corricchiare come i cavalli del salto ad ostacoli non serve ad una squadra come il Pescara.

All. Stroppa 5,5. Se la difesa fa castronerie assurde, la responsabilità è anche sua, perchè è un fatto di automatismi di gioco che mancano. Nel secondo tempo il mister riassesta la squadra, che potrebbe anche pareggiare dopo un primo tempo disastroso. Va male, e con signorilità si fa da parte.


Arbitro Massimiliano Irrati di Pistoia 7,5; in tanti storcevano il naso, qualche tifoso ha addirittura detto che era un'offesa alla sua squadra mettere un arbitro come lui non all'altezza alla conduzione della gara. Irrati invece ha dimostrato personalità e determinazione, non facendosi ingannare dai simulatori,  non concedendo il fallo per le spintarelle impercettibili e non facendosi intimorire da chi gli urlava in faccia.

sabato 17 novembre 2012

Kraftwerk - Tour de France

lunedì 12 novembre 2012

A Pescara apre i battenti il Festival della Laicità


Sabato 17 e domenica 18 novembre a Pescara presso l’Aurum, si apre il Festival Mediterraneo della Laicità organizzato dalla Associazione culturale “Itinerari laici” (www.itinerarilaici.it).L’Associazione Itinerari Laici ha l’obiettivo di stimolare e favorire il dialogo fra chi vive all’insegna del rispetto reciproco.Gli Incontri che l’Associazione promuove nel corso dell’anno, e il Festival Mediterraneo della Laicità, vogliono essere un punto di incontro tra studiosi, critici, pensatori, cittadini sui vari temi che attraversano la nostra società.Il Festival, giunto alla quinta edizione ha il coordinamento scientifico del filosofo Giacomo Marramao. Il tema di quest’anno è “Laicità e critica dell’economia”. Sono in programma Relazioni, Tavole Rotonde, dibattiti e tre eventi collaterali.
Saranno coinvolti per questa quinta edizione nomi importanti del mondo della cultura, dell’economia e del volontariato, del terzo settore e della cooperazione internazionale, nonché protagonisti d’iniziative ed esperienze del consumo critico e innovativo.I Relatori aiuteranno a comprendere il momento di grande crisi nazionale e mondiale, offrendo una visione laica che possa contribuire sia a “leggere” la crisi, sia a porgere riflessioni dal mondo delle Teorie dello Sviluppo, per conoscere interpretazioni, prospettive e azioni di superamento e condivisione di strategie operative alternative.Saranno protagonisti della prima giornata, sabato 17, la filosofa Elettra Stimilli, che ha recentemente pubblicato “Il debito del vivente” presso l’editrice Quodlibet di Macerata cui seguirà lo psicoanalista d’indirizzo iunghiano Luigi Zoja, autore tra l’altro de “La morte del prossimo”; l’allievo di don Milani, Francuccio Gesualdi, che ha scritto il significativo saggio Fuori dalla crisi, oltre la decrescita.  
La seconda giornata, domenica 18, si apre la mattina con la Tavola rotonda “Per un’economia sostenibile e solidale”.Relatori saranno Andrea  Sarodi, uno dei massimi rappresentanti in Italia dei gruppi di acquisto (GAS) e delle reti di economia solidale (RES) e Giovanni Damiani, Biologo, esperto in ecologia ambientale, a cui si succederanno le esperienze maturate nei territori con la testimonianza degli esponenti di alcune delle maggiori associazioni nazionali.Nel pomeriggio sono previste le relazioni di Sergio Marelli, Presidente del Comitato Italiano Sovranità Alimentare e membro del Coordinamento Nazionale del Forum Permanente Terzo Settore, cui seguirà Giacomo Marramao, famoso per i suoi lavori sulla filosofia della secolarizzazione e della globalizzazione e coordinatore scientifico del Festival.Poi la Tavola Rotonda “Filosofia, economia, politica: un dialogo per il futuro” cui parteciperanno tre studiosi: il filosofo Giancarlo Galeazzi, esponente del pensiero personalista, l’economista Giorgio Gattei, storico del valore-lavoro e del recentissimo La grande guerra dei rating, e la senatrice Lidia Menapace, figura rappresentativa della cultura delle donne e dei movimenti di solidarietà e liberazione. Al termine uno degli eventi collaterali previsti: la consegna a Lidia Menapace del Premio “Laici per il Mediterraneo 2012”.
Altro “Evento collaterale” sabato 17 presso i Licei Marconi di Pescara in via M. da Caramanico, l’incontro con gli studenti nel percorso educativo “Mainstreaming di Genere”.Con il coordinamento di Wilma PLEVANO e Antonella ASTOLFI saranno ospiti ed interlocutori: Lidia Menapace, sul tema “La crisi economica come fatto strutturale” e Luigi Zoja che offrirà una riflessione su “Mito e violenza maschile”.Da segnalare anche l’ultimo “evento collaterale”: nel corso del Festival saranno presenti stand a cura delle Associazioni che sono protagoniste dei gruppi di acquisto e delle reti di economia solidale.
Ha dichiarato Silvana Prosperi, curatrice del Festival Mediterraneo della Laicità: “coniugheremo, come costante obiettivo della proposta del Festival Mediterraneo della Laicità, un tema della stretta attualità alla capacità critica, per offrire un terreno di incontro e dibattito teso al superamento dei limiti e delle difficoltà che ci legano. Avvertiamo quanto sia necessario, utile e costruttivo, questo percorso. In questo, sentiamo di adempiere ad un compito, mai  esaurito, d’impegno civile, libero, plurale e democratico”.

domenica 11 novembre 2012

Juve strepitosa: 6 a 1 al Pescara


La Juventus conferma una volta di più la sua caratura tecnica ed agonistica, strapazzando il modesto Pescara. I biancazzurri non hanno colpe, se non di essere un'azienda sportiva di gran lunga più povera della Vecchia Signora. C'è da dire tra l'altro che il Delfino non ha giocato peggio della precedente gara, che l'ha visto vittorioso tra le mura amiche per 2 a 0 con il Parma. La difesa è un settore che richiede probabilmente più esperienza degli altri reparti, e non si poteva chiedere alle giovani promesse Capuano e Cosic di far fronte a campioni come Quagliarella e Giovinco. Per quanto riguarda l'attacco, si sono viste belle trame di gioco e il centrocampista Cascione, i trequartisti Weiss e Quintero e l'attaccante Caprari sono stati al di sopra della sufficienza. I Campioni d'Italia dal canto loro hanno giocato con grande grinta e non hanno preso alla leggera il match, tenendo alti i ritmi fino alla fine. 

La Juve tuona la prima volta all' 8', quando al termine di un'azione avvolgente Vidal spunta indisturbato dalle spalle di Giovinco e trafigge un incolpevole Perin.

Al 22' Quagliarella raddoppia, raccogliendo un pallone servito da Isla: il napoletano stoppa e tira indisturbato: 2 a 0. La difesa adriatica sembra di burro.

C'è poi la reazione del Pescara: al 24' Cascione accorcia le distanze di testa.

Sono degne di nota poi una punizione di Quintero in cui il Colombiano centra il palo destro,  il fallo di mano di Vidal in area non fischiato dall'arbitro e un inserimento di Nielsen in cui i padroni di casa sfiorano il pareggio.

Poi la Juve dilaga, approfittando di un reparto arretrato avversario dalla qualità imbarazzante.

Al 29' Quagliarella serve di tacco Asamoah alzando la palla. Il Ghanese segna su rovesciata: 3 a 1.

Arrotondano il risultato al 36' e al 41' Giovinco a Quagliarella. Nel mezzo c'è un salvataggio in rovesciata di Marchisio sulla linea di porta della Juve.

Nel secondo tempo il tecnico del Pescara Giovanni Stroppa converte in 4-3-3 il 3-5-2 iniziale, senza risultati apprezzabili.

Entrano Caprari, Weiss e Vukusic al posto di Capuano, Jonathas e Abbruscato, ma nel frattempo al 7'st Quagliarella sigla la sua tripletta cristallizzando il risultato sul 6 a 1. Prima del fischio finale, 

Il Pescara reclama per un pestone subito in area da Weiss: il rigore c'è, come il già citato fallo di mano di Vidal nel primo tempo, e sono  due così i penalties non concessi ai biancazzurri.

Stroppa si fa espellere per protesta.

Al fischio dell'arbitro, Quagliarella porta via con sè il pallone: è un modo per festeggiare la sua prima tripletta in carriera.

Si va tutti a casa: la Juventus si rilancia ulteriormente per la vittoria dello scudetto, dopo averlo fatto mercoledì in coppa col Nordsjaelland.

Il Pescara però non vede pregiudicata la propria corsa verso la permanenza nella massima serie.

Le pagelle

Pescara
Perin 5,5 ;  Cosic 4,5  ; Bocchetti 4,5 ;  Capuano 4,5 (dal 46' Caprari 6,5) ; Zanon 5,5 ;  Nielsen 5,5 ; Quintero 6,5 ; Cascione 6,5; Modesto 5,5 ; Abbruscato 5,5 (dal 65' Vukusic s.v.) Jonathas 5,5 (dal 54' Weiss 6,5) All. Stroppa 6

Juventus
Buffon 6 ; Barzagli 6,5 ; Bonucci 6,5 ; Chiellini 6,5 (65' Marrone 6) Isla 6,5 ;  (59' Padoin 6) Vidal 6,5 ; Pirlo 6,5 ; Marchisio 7;  Asamoah 7  ; Giovinco 6,5 ; Quagliarella 7 (dal 68' Bendtner s.v.)
(All. Conte 7,5)

giovedì 8 novembre 2012

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mercoledì 7 novembre 2012

Juve imponente, Nordsjaelland modesto: 4 a 0



La Juventus cancella l'onta della sconfitta in campionato con l'Inter per 3 a 1 e dà una prova di forza al malcapitato Nordsjaelland: 4 a 0 alla squadra danese che è stata il fantasma soltanto di quello che era stata nella partita di andata.

Al 6' vantaggio bianconero con Marchisio, che riceve da Isla e mette dentro il più facile dei palloni.

Al 23' Marchisio porta palla sulla destra, serve Asamoah che crossa; Vidal tira al volo, ed è bravo a ribadire in rete dopo la respinta di Lorentzen.

Al 36' Pirlo serve a destra Giovinco che a pochi passi la mette dentro per un parziale di 3 a 0

E' una Juve stratosferica, agevolata dalla pochezza dell'avversario, intimorito e totalmente diverso dalle precedenti prestazioni contro squadre come i campioni d'Europa del Chelsea.
Marchisio fa sentire il suo peso specifico e risulta una pedina importante nello scacchiere bianconero.

Nel secondo tempo la Juve amministra per un quarto d'ora, poi riprende ad affondare i colpi, e a nulla servono le due sostituzioni dal 46' di Adu e Laudrup per far posto a Christensen e Christiansen. Mister Kasper Hjulmand cerca di motivare i suoi, che però stasera sono davvero molli.

Dopo una palla goal clamorosamente fallita da Matri al 63', arriva il quarto goal a 15 minuti dalla fine.
Pirlo crossa dalla destra, Matri devia di testa al centro per Quagliarella che insacca, colpendo con la fronte e imprimendo al pallone una traiettoria precisa e potente.

4 a 0 , pratica archiviata e un bello spettacolo regalato al pubblico amico dello Juventus Stadium.  Ora però bisogna fare almeno 4 punti nei prossimi due incontri contro Chelsea e Shaktar, per rimediare ad un avvio troppo blando fatto di tre pareggi e accedere al turno successivo di Champions League.
Andrea Russo


domenica 4 novembre 2012

Pescara-Parma 2-0. Stroppa rimane in panchina, sabato arriva la Juve



Il Pescara risorge dalle sue ceneri all'Adriatico e conquista tre punti preziosi in chiave-salvezza. L'allenatore Giovanni Stroppa tira un sospiro di sollievo, dopo che la sua panchina aveva traballato, tanto che si dava nell'ambiente ormai per scontato il suo avvicendamento con Pasquale Marino.


I primi venti minuti sono di studio, ma non vi sono azioni degne di nota. Blasi, che sembra in palla, si infortuna e viene sostituito dopo un quarto d'ora da Nielsen.

Al 26' il difensore pescarese Capuano manda fuori il pallone con un tiro dalla corta distanza.

Al 33' Pabon scocca un destro da fuori area che fa quasi gridare al goal gli emiliani.

Al 37' Biabiany supera il portiere adriatico Perin e tira, ma il difensore serbo Uros Cosic respinge sulla linea miracolosamente.

Al 44' Elvis Abbruscato si inserisce bene e tira, ma Benalouane manda la palla in corner, salvando la porta parmense.

Nel primo tempo dunque il Pescara manovra ma subisce le partenze pericolose degli ospiti. Nota positiva è il fatto che le due punte tornano a prendersi i palloni, sacrificandosi di più del solito.

Al 3' del secondo tempo si sblocca la partita:  Abbruscato, oggi in grande forma,  supera un difensore e deposita la palla in fondo alla rete con un bel diagonale: 1 a 0 e tifosi del Pescara in visibilio.

Il Parma non ci sta a perdere e dimostra un grande temperamento: numerosi sono i bolidi respinti da Perin. Gli innesti del'attaccante Sansone al posto del mediano Morrone, e di Marchionni centrocampista al posto del difensore Benalouane. dimostrano l'atteggiamento garibaldino del tecnico Donadoni.

Il Pescara si difende allo strenuo delle forze e colpisce in contropiede. Prima viene fischiato un fuorigioco inesistente su Abbruscato lanciato a rete, poi uno splendido lancio di Quintero serve il neoentrato Weiss che fa valere le sue doti tecniche ed esplode un destro: palo interno e goal.

Due a zero per i padroni di casa, punteggio che rimane invariato fino alla fine.

Stroppa e i suoi uomini stanno prendendo lentamente coscienza dei propri mezzi. Quella di oggi è stata la prima vittoria davvero convincente anche sul piano del gioco. Tre punteggi pieni, due pareggi e sei sconfitte in tutto per gli adriatici che ora hanno 11 punti in 11 partite e 6 squadre sotto di loro. Oggi la grinta e la determinazione hanno piegato un ottimo Parma, che ha unito intensità e tecnica.

Sabato c'è la gara interna con la Juve, per i biancazzurri, e fare punti non è impossibile: primo, perchè il Pescara è in crescita. Secondo motivo: perchè gioca in casa. Terzo motivo:  perchè la Juve sarà reduce dalla partita di coppa di Martedì con Nordsjelland. Quarto: perchè i bianconeri potrebbero aver patito il contraccolpo psicologico di perdere contro l' Inter dopo 49 gare di imbattibilità. Questi piccoli motivi danno una piccola percentuale di speranza al Pescara di fare un bello scherzo ai campioni d'Italia.
Andrea Russo



sabato 3 novembre 2012

Le "Smart Cities", realtà possibili





Walter Vallese, membro della Arco Consumatori, da anni profonde il suo impegno in Italia e in particolar modo in Abruzzo per l'ottimizzazione dei servizi cittadini tramite tecnologie innovative:

"Arco Consumatori ha intrapreso una azione di sensibilizzazione dell'amministrazione di Pescara riguardo alla adozione di nuove tecnologie in merito alla costruzione di una smart city e la creazione di una ZTL era compresa nelle proposte formulate dal nostro Segretario Nazionale Franco Venni. Arco ritiene che una adozione di tecnologie tutte slegate non porti a risultati apprezzabili in termini di razionalità e funzionalità delle strutture. Abbiamo invitato il Presidente della commissione Sicurezza del Comune di Pescara Foschi a partecipare alla manifestazione tenutasi alla fiera di Bologna 29/30/31 Ottobre sull Smart Cities invito declinato per precedenti impegni. La questione rilanciata dal recente rapporto del istituto Zust Ambrosetti presentato a Cernobbio ( http://www.ambrosetti.eu/it/download/ricerche-e-presentazioni/2012/smart-cities-in-italia ), al quale abbiamo dato un modesto contributo, nel quale si correggono i nostri prudenti dati di crescita ritoccandoli al rialzo ipotizzando che il PIL verrebbe influenzato per un 8/10% è per ARCO l'occasione di porre nuovamente l'attenzione su un modello di sviluppo differente nel quale le ZTL debbono essere sistemiche e integrate con la sicurezza, la connessione e il risparmio energetico". 

Eppure, un incontro con gli amministratori del Comune di Pescara, per prendere quantomeno in considerazione tale progetto, non c'è stato ancora. Come mai?

"L'invito sospeso a partecipare alla commissione sicurezza del Comune di Pescara" prosegue Vallese
"ci consentirebbe di illustrare quanto la tecnologia integrata con il risparmio renda le città più sicure, più ecologiche e sopratutto renda servizi al cittadino che ne aumentino produttività e tempo libero.

Reitereremo nei prossimi giorni l'invito agli assessori competenti di fissare con noi una visita alla Demo allestita dalla Facoltà D'Ingegneria dell'Università di Bologna presso Villa Pallavicini per testare il sistema integrato di una smart City. 

Certo se si continuano da parte delle amministrazioni a buttare dalla finestra possibilità di integrare gli investimenti arriverà un punto ove dovranno per forza di cose fare fronte con il proprio bilancio all'innovazione invece di fare in modo che chi investe tragga dai risparmi il proprio profitto come fanno le ESCo. Su quest'ultima partita siamo sempre stati disponibili a costruire con l'amministrazione un modello sulla base del quale formulare al mercato le proprie richieste per soddisfare le esigenze del cittadino consumatore".

Sarà interessante adesso constatare se vi sarà una risposta delle istituzioni locali a tali proposte, e conoscere la posizione dei politici riguardo a tecnologie potenzialmente in grado di far risparmiare molti soldi pubblici.

Una risposta dalle Amministrazioni è sempre gradita, anche per dissentire, o per porre dubbi, oppure per valutare altre proposte scaturenti da una  discussione condotta con animo costruttivo.

Quando si tratta di migliorare i servizi, aprire un dibattito per cercare insieme le soluzioni è sempre utile.
Andrea Russo




venerdì 2 novembre 2012

Cane politico

Fotomontaggi

Disponibili sul sito Magnaromagna.it












I video del giorno

(che tra l'altro non c'entrano una mazza tra di loro)




(Brooke Sharkey, If we were water)









Tokyo vista dalla ferrovia