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martedì 20 novembre 2012

Pescara, ecco Bergodi

E alla fine arriva Cristiano Bergodi. Probabilmente ha fatto la differenza il suo entusiasmo di venire ad allenare a Pescara. Tra i tre principali papabili, ovvero lui, Colomba e Marino, l'ex difensore è sembrato, sin dall'inizio, quello più motivato. Già aveva dato segnali quando la panchina di Stroppa aveva iniziato a traballare alcune settimane fa.

Come giocatore Bergodi, classe 1964, nato a Bracciano, in provincia di Roma,  ha fatto strada.  Tutti lo ricordano come un buon centrale difensivo. Importanti in tal senso sono le sue esperienze con Pescara e Lazio negli anni '80 e 90.

Da allenatore poi ha allenato con risultati discreti. In serie B si è distinto a Modena, mentre in Romania si è accomodato su diverse panchine, come quella della Steaua di Bucharest, e anche lì ha dato bella mostra di sè, ma senza strafare.

Per la serie A italiana Bergodi è una incognita: non ha esperienza in tale categoria. Bisogna ora vedere se quanto ha imparato nei clubs di prima fascia romeni e nella nostra serie B servirà a dare un gioco convincente al Pescara. I biancazzurri infatti, al di là degli 11 punti in 13 partite, hanno convinto come gioco soltanto col Parma, due settimane fa.

Una evoluzione sul piano degli schemi e della motivazione dei singoli sono imprescindibili per dare speranza al Delfino, che ha fin qui scoraggiato i tifosi non tanto per la posizione in classifica, quanto per le scapestrate prestazioni collettive, che lasciavano presagire esiti futuri ancora peggiori. 

L'impressione è che i giocatori non siano così scarsi come hanno dimostrato finora. Sta  al "buon Cristiano" tirar fuori le giuste doti agonistiche da ognuno di loro.

Quando un club è in zona retrocessione non è mai possibile lavorare con tranquillità. I tifosi del Delfino oggi sono più maturi di vent'anni fa. Costrinsero il presidente delle due promozioni in A Scibilia ad andarsene coprendolo di insulti. Poi l'hanno rimpianto perchè dopo di lui c'è stato un lento declino, fino al fallimento e alla rinascita, di cui l'attuale presidente Daniele Sebastiani è stato uno degli artefici. 



Il pubblico della città del Vate dunque sarà più comprensivo nelle sconfitte rispetto al passato. E' anche vero però che se anche Bergodi fallirà le critiche e la solita tragedia greca dei tifosi saranno assicurate. Eppure, dovrebbe essere solo un gioco.

Intanto il presidente Sebastiani ha dato un ultimatum ai giocatori: se non ci mettono la grinta farà una repulisti a Gennaio, stravolgendo la squadra. 

Per quanto riguarda il mercato, il reparto che tra due mesi verrà rinforzato maggiormente è la difesa, a cui occorrono elementi di maggiore esperienza. E in tal senso forse c'è da dire che forse c'è da cambiare strategia di mercato rispetto a giugno scorso.

La dirigenza biancazzurra ha puntato molto sui giovani, ma probabilmente le prossime squadre dovranno avere qualche elemento che dia garanzie da subito.

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