Domenico, Mimmo Di Luzio, il tifoso del Chieti che con Guerino, il suo motorino Liberty Piaggio 50cc. a 4 tempi, seguiva la squadra neroverde in trasferta, da mercoledi 18 aprile non ha fatto ritorno a casa.
Il pomeriggio del 18 Aprile, Mimmo è stato visto allo stadio Angelini dove il Chiti ha recuperato la partita di campionato con l' Aversa Normanna.
E' tornato a casa, ha preso il Ducato Fiat bianco con targa DK 553 KW ed è uscito...
La moglie, non vedendolo rientrare ha dato l'allarme.
Una troupe della trasmissione CHI L'HA VISTO ha realizzato un servizio che trasmetterà mercoledi 2 Maggio su Rai 3 alle ore 21.
Gli amici si sono mobilitati per cercarlo, ma ad oggi nessuna notizia.
La città sembra indifferente, apatica, anche la carta stampata dopo dieci giorni ha dato la notizia.
In genere, quando accade un simile evento ci sono foto in qualsiasi parte della città.
In una intervista che mi ha rilasciato il 21 maggio 2010, Mimmo mi raccontò che la sua vita era molto tranquilla.
Gestisco la tabaccheria in Via de Lollis, 71. Sono sposato ed ho tre figli.
Come passatempo aveva iniziato a dipingere e aveva venduto qualche quadro .
La tecnica che usava nel dipingere era con i colori acrilici e l'ispirazione veniva dal suo stato d’anima in quel momento.
Un quadro che mi hanno acquistato è il Gufo Nero Verde...Sai è contro il malocchio!
Ho cercato di raccogliere qualche indizio e sembra che Mimmo da un po di tempo fosse ansioso.
L'anno scorso ha venduto la tabaccheria,ha dato in affitto un locale ad un meccanico e sembra che non gli versava più il mensile.
Aveva imprestato dei soldi a persone che non glieli hanno restituiti.
Ogni tanto con il suo furgone faceva traslochi.
Però era ancora un compagnone, stava allo scherzo come quando lo vestii da babbo natale.
Frequentava gli amici specialmente al Bar Pasticceria di via N.Toppi,24 ed il proprietario, Lorenzo la Penna, mi ha riferito che alcune sere prima della sua scomparsa raccontò una barzelletta che fece ridere i presenti ed uno di loro rise talmente tanto che la birra gli andò di traverso.
" Due amici di una certa età, uno di 90anni e l'altro di 80anni, volevano togliersi una soddisfazione.
Andare a Montecarlo e giocare alla roulette.
Il discorso, meglio dire che la lingua batte dove il dente duole..., cadde sulle esperienze amorose, e l'80enne chiese all'amico quanto la sua virilità era alta. Rispose che riusciva a reggere ancora sei amplessi al mese.
L'80 rimase male perché lui arrivava a cinque!
Arrivati a Montecarlo, spaesati furono notati da un croupier che chiese cosa volevano.
La risposta è che volevano giocare alla roulette ma non sapevano le regole.
Il croupier li invitò ad entrare e spiegò che dovevano puntare un numero e che se usciva vincevano.
I due amici si guardarono e decisero di giocare il 65.
Il croupier lanciò la pallina, la roulette iniziò a girare e quando si fermò il numero era lo zero.
I due amici nuovamente si guardarono sconsolati e dissero che se avessero detto la verità sulla loro vitalità sessuale avrebbero vinto!
Ora la speranza è che Mimmo non abbia fatto un gesto folle e che possa tornare a tifare per la sua squadra, ridere con gli amici e specialmente ricreare il suo nucleo familiare con la moglie ed i figli.
Forza Mimmo...aspettiamo tue notizie!
Luciano Pellegrini