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martedì 17 luglio 2018

Quattro parole sulla credibilità di Mattarella

Dopo una situazione di empasse durata mesi, una nuova maggioranza si è creata in Italia, con un abbinamento insolito tra Lega e 5 Stelle. Per fortuna alla fine il governo si è fatto, ma nel mezzo c'è stato il veto di Mattarella, che ha rischiato di farci tornare alle elezioni.

Ora che tale crisi è scampata, rimangono le responsabilità dell`anziano capo di stato.

Il tempo che passa non può, con un colpo di spugna, far dimenticare il grave gesto compiuto dal politico siciliano.

Non si era mai verificato che in seguito al raggiungimento di una maggioranza e alla convocazione di un Presidente del Consiglio in pectore, tutto saltasse per valutazioni politiche da parte del Colle.

Nel suo discorso dopo la rinuncia di Conte, Mattarella ha affermato che aveva proposto una figura eletta, parte della maggioranza e non europeista. Il veto a Paolo Savona era motivato dall`eurocriticismo di quest`ultimo, mentre lui si è detto difensore dell`Europa a tutti i costi. Tale decisione è stata motivata anche a difesa del risparmio, intendendo i titoli di stato.

A ciò si possono ribattere le seguenti obiezioni:

1 I titoli di stato sono detenuti nella stragrande maggioranza dalle Banche e non si è mai sentito un Italia un discorso presidenziale così accorato nei confronti della finanza.

2 Un presidente non può decidere la linea politica dell`esecutivo, cheal limite può anche considerare l`uscita dall`Euro e dall`Europa. Mattarella non deve interferire nemmeno su decisioni future in merito.

3 Mattarella ha detto di aver proposto un esponente della maggioranza per il dicastero dell`Economia, ma non si è capito cosa intendesse. Ha proposto un profilo o ha fatto anche dei nomi? La proposta dei ministri, ricordiamo, è costituzionalmente ad appannaggio del Presidente del Consiglio.

4 Il giorno dopo questo discorso molto grave nella sua irregolarità, il Presidente ha convocato Carlo Cottarelli, esponente di un partito in minoranza, per cercare di formare un governo impossibile. Questa è un`altra violazione della Costituzione.

Del resto un anno fa il Capo dello Stato si era espresso così contro Lega e M5stelle: "I populismi sono fuori dalla storia".

http://www.repubblica.it/politica/2017/09/27/news/mattarella_i_populismi_sono_fuori_dalla_storia_-176637291/

Cosa aspettarsi ora da lui? La non firma delle leggi considerate troppo populiste? Altre azioni esplicitamente anticostituzionali a vantaggio del suo partito, il Pd?

Questo è il degno imbrunire della carriera di un politico, ovvero  Sergio Mattarella, dall`operato impalpabile, sia come parlamentare che come ministro e manco a dirlo come massima carica della Repubblica Italiana.