Facciamo un po` il punto sulle ultime tornate elettorali, per le amministrazioni locali ed il parlamento europeo.
C`è stata, come avevo pronosticato, una forte affermazione dei partiti antieuropeisti.
Sono già in corso le trattative affinchè essi formino una coalizione vera e propria, come ad esempio hanno fatto i Popolari e i Socialisti Europei.
Si parla tanto di una affermazione di Renzi perchè il Pd alle Europee ha avuto poco piè del 30 %. Se è per questo anche Bersani aveva ottenuto una percentuale simile e fu considerata una sconfitta. Certo, stavolta il centrodestra e Grillo hanno avuto un leggero calo dei voti, ma per i Cinque Stelle un 20%, nella prima tornata di elezioni europee a cui si presentano, mi sembra buono.
Peccato che essi non vogliano allearsi e fare fronte comune contro l`Europa dei banchieri e contro l`Euro, su cui non hanno ancora preso una posizione chiara.
Effettivamente, a livello locale il Pd si è[ imposto abbastanza nettamente, come nel mio Abruzzo in cui abbiamo un nuovo presidente di Regione di sinistra, Luciano D`Alfonso, ex sindaco di Pescara molto amato.
Mi chiedo perchè l` elettorato di sinistra si sia rinfrancato dopo un anno di governo Enrico Letta e tre mesi di Matteo Renzi.
Letta è stato disastroso, schiavo dei poteri forti europei e il suo governo ha impoverito ulteriormente il Belpaese in crisi.
Renzi è salito al potere con un colpo di mano indecente e non supportato da un risultato elettorale. Ha governato tre mesi e al di là della riduzione dei parlamentari fatta all`acqua di rose, non ha fatto un bel niente di sostanziale.
E` uno schiavo anche lui della nomenclatura europea, ha tra i suoi finanziatori banche Lussemburghesi, prima ancora di diventare segretario del Pd è andato a Berlino ad ossequiare Angela Merkel e con le pacche sulle spalle non cambierà questa europa che ha messo l`Italia e altri paesi in ginocchio con le sue regole insensate.
Ci vorrebbe uno come Nigel Farage o Marine Le Pen a mio avviso per tirare fuori l`Italia dal pantano, ma per ora non c`è.
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