E' una stagione altalenante, quella del Pescara. Dopo tre sconfitte consecutive sono giunte tre vittorie, e che vittorie: 0-6 al Padova, 0-2 al Gubbio e 6-0 ai cugini del Vicenza, con la cui tifoseria gli ultras adriatici sono gemellati. La classifica sorride ai biancazzurri: secondi dietro al Torino, che oggi ha fatto il suo dovere e ha superato fuori casa il Livorno.Un punto più giù ci sono i neroverdi del Sassuolo, anch'essi vittoriosi in casa del Padova. Il Vicenza è terzultimo insieme alla Nocerina, ma i giochi sono ancora aperti per la salvezza.
Al di là dei punti conseguiti, quello che sorprende della squadra di Zeman è il gioco: grandi quantità di palle-goal, meccanismi sempre più oliati, giocatori che eseguono gli schemi a memoria, con quel qualcosa in più che giunge da Verratti, (eccelso negli assists), dal bomber Immobile e da Insigne, degno di stare nel Gotha del calcio e sempre più lanciato verso una carriera di primissimo piano.
Quanto al primo della talenti succitati, il talento di Manoppello si trova a svolgere un difficile compito. E' vero, oggi si è fatto ammonire e salterà il prossimo incontro per squalifica. E' anche vero però che deve difendere, costruire il gioco e all'occorrenza avanzare ad ulteriore supporto degli attaccanti. Troppo, se vicino si hanno due mediani poco muscolari e impiegati tra l'altro anch'essi in varie mansioni. Inevitabilmente, dunque, il centrocampo non fa filtro e una squadra più in forma del Vicenza di oggi avrebbe potuto approfittarne.
Scendendo nei dettagli, la partita inizia con una serie di azioni dei padroni di casa, a cui si contrappone solo una percussione di Baclet, che perde l'equilibrio e finisce contro Anania. Insigne disorienta i difensori veneti con una serie di finte, è una delizia vederlo giocare, e dopo 15' concretizza raccogliendo un lancio di Verratti: stop di petto e tiro al volo, proprio come pochi giorni fa a Gubbio. Passano altri 15 minuti e il folletto napoletano la combina grossa: tenta un cross da sinistra ma sbaglia a calibrarlo, la traiettoria è molto arcuata e lunga e si estende in diagonale, fino a raggiungere la parte alta della rete ospite: un goal bellissimo quanto involontario, come ammetterà onestamente più tardi nelle interviste. Ma al 60' si vede già che Sansovini, (subentrato a Caprari) e Immobile vogliano farsi valere: cross del capitano e stacco del bomber di scuola Juve: il colpo di testa viene respinto in malo modo da Pinsoglio, la palla sbatte su Pisano che suo malgrado la manda il rete: 3-0. Pinsoglio, biancazzurro fino a pochi mesi fa, si è esibito comunque nel primo tempo con due belle parate.
Baclet e Mustacchio appaiono volenterosi, ma niente di più, e verso il 70' sembrano già scarichi. Il giovane Maiorino invece, classe '93, subentrato a Pinardi al 60', da un po' di verve ai berici, creando qualche pericolo per la retroguardia abruzzese con delle belle conclusioni a rete. Ma il Vicenza non c'è più, non è nemmeno in una buona forma fisica, il suo ritmo cala e il Pescara dilaga.
Sansovini infatti si invola al 63' e scarta anche il portiere prima di andare in rete: 4-0. Passano quattro minuti e Immobile con uno splendido pallonetto sigla la quinta rete dopo quattro minuti, e all'81' Nielsen chiude lo spettacolo sul 6-0.
Si divertono i supporters pescaresi che fanno la ola, applaudono nonostante il dispiacere gli ospiti vicentini. Tifoserie opposte che cantano in amicizia nella stessa curva: miracoli dei gemellaggi. Come sarebbe bello vedere una scena simile in tutti gli stadi...
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2 commenti:
mantenere il passo e non mollare.troppe volte si è fallito l'obiettivo serie A per pochi punti. Zeman come Galeone due grandi.
Sono perfettamente d'accordo, non si ci può minimamente distrarre perchè la promozione diretta è solo per le prime due e sotto il Pescara le concorrenti sono vicinissime
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