La pubblicità continua a dare pesanti mazzate all'integrità della lingua italiana, contribuendo al dilagare dell'ignoranza.Vi avevo già parlato della nota pubblicità in cui Ricky Tognazzi si esibisce in uno spettacolare "Lo chiedesse a sua sorella" anzichè "Lo chieda a sua sorella".
Vi sono ora aggiornamenti: le agenzie di scommesse sembrano farsi portatrici di una nuova grammatica del giocatore: "Ti piace vincere facile?" in cui si usa un aggettivo anzichè l'avverbio. Dovrebbe essere semmai: "Ti piace vincere facilmente"? In un altro spot viene sciorinato, tra altre avvertenze, un fulminante monito: "Gioca responsabile".
Una televendita di lunga durata invece, di quelle che compaiono sulle reti locali di tutta italia, ha come testimonial la bella Stefania Orlando e viene introdotta dalla voce di un professionista.
Come si conviene in questi casi, essa è ripulita dai macchinari acustici e priva inoltre di inflessione dialettale: "Da dieci anni produciamo materassi: 10 anni sono 400 stagioni" 400? 40 stagioni.
E' una distrazione , d'accordo, ma è possibile che nessuno se ne sia accorto? Vi ho già parlato altresì del famoso "Aperitivo cenato" che viene reclamizzato ormai sulle insegne al neon di molti bars, al fine di indicare il fatto che insieme al drink ti danno un bel po' di pizzette di contorno.
C'è qualcuno che è andato al superamento di questo empasse linguistico, formulando creativamente un'altra dubbia dicitura: "Aperitivo mangiato". Analizziamo questa novità: l'aperitivo cenato conteneva in sè lo strafalcione consistente nell'utilizzare il verbo cenare come transitivo (semmai si possa cenare con l'aperitivo).
L'aperitivo mangiato, invece, non contiene tale errore, perchè mangiare è un verbo transitivo. Rimane la mancanza di senso: l'aperitivo non viene "mangiato", poichè per aperitivo si intende un drink che ti fa venire fame, come il bitter o via dicendo. Ciò che si mangia, semmai, è il cibo che viene messo di contorno all'aperitivo. Inizialmente la parola "Aperitivo" era un aggettivo riferito al nome della bevanda: il torinese "Vermouth aperitivo", introdotto nei bars 200 anni fa era nato per stimolare l'attività dello stomaco e il senso di fame. Aperitivo è una parola dunque, che si accompagna ad una bevanda e ne precisa le proprietà.
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