E' un'insetto piccolo piccolo, che sta nel palmo di una mano, e vagamente ricorda una coccinella. Eppure, il punteruolo rosso sta dando tanti dispiaceri a noi pescaresi, che stiamo vedendo la nostra riviera imbruttita a causa della malattia delle palme che tale animaletto ha determinato.
Sarebbero 70 su 700 le piante definitivamente compromesse, ma quele ammalate sono di sicuro molte di più.
Si sono presi dei provvedimenti, (che per Nico Lerri del Pdl sono stati tardivi, da parte della precedente giunta che ne aveva dato il via).
Poco importa, ora che è più produttivo puntare sulle misure ulteriri a prendere.
Innanzitutto c'è l'inverno incombente a dare tregua alle piante, in quanto il morbo si diffonde con meno rapidità in tale stagione.
Sono poi pronti da parte del comune altri duecentomila euro da devolvere in favore della cura delle piante.
Per sconfiggere il fenomeno, però, serviranno ulteriori interventi, tra i quali anche un'opera di disinfestazione sulle palme dei privati cittadini, che, per la risoluzione del problema, dovrebbero dare il via libera alla bonifica. In caso di diniego, le altre palme potrebbero essere nuovamente contagiate, in un circolo vizioso che non gioverebbe a nessuno.
Intanto c'è anche un'altra fase da mettere in preventivo: la sostituzione delle palme irrecuperabili con altre nuove. A tal proposito si è ventilata l'ipotesi di impiantare palme da cocco, che sarebbero resistenti all'opera del punteruolo rosso.
Un sorriso benevolmente ironico percorre le labbra di qualcuno, però.
Chi è che non ricorda tra i pescaresi quelle splendide, robuste e rigogliose palme che c'erano in "Piazza salotto" prima del suo rifacimento? I giovani amavano sedersi sulle panchine costruite attorno ad esse, e qualche volta capitava di sentirsi cadere in testa delle piccole noci, sorta di frutti di quelle piante sane.
Rischieremo dunque un trauma cranico passando sotto le palme da cocco?
Sarebbero 70 su 700 le piante definitivamente compromesse, ma quele ammalate sono di sicuro molte di più.
Si sono presi dei provvedimenti, (che per Nico Lerri del Pdl sono stati tardivi, da parte della precedente giunta che ne aveva dato il via).
Poco importa, ora che è più produttivo puntare sulle misure ulteriri a prendere.
Innanzitutto c'è l'inverno incombente a dare tregua alle piante, in quanto il morbo si diffonde con meno rapidità in tale stagione.
Sono poi pronti da parte del comune altri duecentomila euro da devolvere in favore della cura delle piante.
Per sconfiggere il fenomeno, però, serviranno ulteriori interventi, tra i quali anche un'opera di disinfestazione sulle palme dei privati cittadini, che, per la risoluzione del problema, dovrebbero dare il via libera alla bonifica. In caso di diniego, le altre palme potrebbero essere nuovamente contagiate, in un circolo vizioso che non gioverebbe a nessuno.
Intanto c'è anche un'altra fase da mettere in preventivo: la sostituzione delle palme irrecuperabili con altre nuove. A tal proposito si è ventilata l'ipotesi di impiantare palme da cocco, che sarebbero resistenti all'opera del punteruolo rosso.
Un sorriso benevolmente ironico percorre le labbra di qualcuno, però.
Chi è che non ricorda tra i pescaresi quelle splendide, robuste e rigogliose palme che c'erano in "Piazza salotto" prima del suo rifacimento? I giovani amavano sedersi sulle panchine costruite attorno ad esse, e qualche volta capitava di sentirsi cadere in testa delle piccole noci, sorta di frutti di quelle piante sane.
Rischieremo dunque un trauma cranico passando sotto le palme da cocco?
1 commento:
Sinora si legge da più parti che è praticamente impossibile contrastare l’avanzamento implacabile del punteruolo rosso, ed è quasi impossibile eseguire trattamenti fitosanitari efficaci in ambienti urbani e anche quando questi vengono usati, non si ottiene un risultato efficace e al momento pare non si trovano altre soluzioni valide. Noi proponiamo un nuovo e già collaudato sistema per debellare totalmente il Punteruolo rosso delle palme, il nostro obiettivo è di distruggere il maggior numero possibile di questi insetti nocivi, cercando per prima cosa di rispettare l’ambiente. Con l’impiego della macchina a microonde ECOPALM ring, la quale non fa uso di prodotti chimici inquinanti , nocivi alla salute e all’ambiente, ma utilizza energia ad altissima frequenza che penetra nella palma infestata dal coleottero e va ad interagire a livello molecolare maggiormente con questi insetti in qualunque stadio essi siano (uova, larve, pupe e adulti) distruggendoli istantaneamente per ipertermia, lasciando inalterato l’apparato vegetale della palma. ECOPALM ring è: veloce, pulito, sicuro, non inquina e non lascia residui di alcun genere è una macchina che va installata su un qualunque braccio gru, e va ad abbracciare il capitello infestato debellando tutti gli insetti nocivi in circa 30 minuti. Per ulteriori informazioni: www.ecopalm.it
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