Nelle foto: Orban oggi e attorno al 1990
Si fa ma non si dice: questo è il motto dei benpensanti e degli ipocriti. Orban oggi ha detto quello che buona parte dei leaders europei e mondiali fanno, senza avere il coraggio di affermarlo.
"Noi Ungheresi non siamo una razza mista e gli stati con razze miste non sono più nazioni (..)Combattiamo ogni giorno contro il magnate George Soros che vuole costringerci forzatamente ad accogliere migranti (..) I morti sono più dei nuovi nati e se non invertiamo la tendenza la ripopolazione avverrà lontano da noi"
Lo sapiamo bene: i concetti di razze nell'Europa sono fuori posto e il leader Magiaro avrebbe potuto usare espressioni più felici. La razza Ungherese di certo non esiste. In Ungheria abbiamo semmai una forte minoranza gitana per esempio, consistenti nicchie di Calvinisti, Ortodossi, Ebrei e Protestanti vari, in un paese a maggioranza cattolica.
Orban stesso è nato Calvinista e sua moglie è cattolica.
Tuttavia, non facciano i furbi gli alti funzionari europei che si sono dichiarati sconvolti da tali dichiarazioni.
Loro fanno come e peggio di Orban. Respingono i migranti e spesso lasciano da soli paesi come l'Italia a fronteggiare scafisti che vanno a braccetto con le ONG.
E Orban ha ragione: Soros finanzia tali associazioni e le loro navi per rimpinzare forzosamente il Vecchio Continente di africani. Non conta nulla chi loro siano, quali possibilità essi abbiano di integrazione.
Sono ben noti i business delle cooperative di sinistra per ospitare gli africani presso le loro strutture, ben finanziate da fondi pubblici.
I politici come quelli del dimissionario governo Draghi o quelli di sinistre fucsia di mezzo mondo non hanno l'autorità morale per bacchettare l'Ungheria.
E voi lettori, preferite la Milano di Kabobo, dei richiedenti asilo che tentano di stuprare le vecchiette, delle baby gang sudamericane?
Soprattutto la sinistra moderata italiana, di cui non fa parte Marco Rizzo per esempio, farà bene a stare zitta cento anni in merito.
In ultimo, vi rivelo che in Ungheria esiste in sostanza una immigrazione selezionata, fatta di studenti universitari che rimangono dopo il periodo di formazione. Molti di loro vengono da paesi del terzo mondo o da Asia e Medio oriente.
A Budapest soltanto esistono ben 22 università in cui numerose migliaia di stranieri studiano.
Ma voi continuate a bervi la propaganda nostrana e a preferire la Babele delle nostre città-ghetto post-industriali, dove i nuovi arrivati da mezzo mondo rimangono quasi sempre degli emarginati, purtroppo.
Visitate l'Ungheria e approfondite. Rimarrete stupiti.
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