Negli ultimi tempi notiamo che chi si era opposto ai vaccini che (lo dice la tv) hanno salvato la vita a milioni di persone e su cui nessuno ha speculato se non per fini filantropici,
corrisponda spesso a chi rifiuta di odiare la Russia e di prendere parte per "l'eroico e democratico governo Ucraino".
Come si permettono costoro di criticare i lockdown, le mascherine all'aperto anche quando si vive in villaggi di campagna e la distruzione delle attività economiche derivanti dalle misure anti-virus?
Non capiscono che chi comanda lo fa per il loro bene? Non comprendono che le centinaia di migliaia di persone cacciate dai propri lavori e mandate "per stracci" mettevano a rischio gli altri perché non si volevano vaccinare?
Poco conta che moltissime persone che hanno fatto due-tre dosi di vaccino si sono reinfettati, che ci era stata promessa una immunità del 93% dopo le iniezioni e che lo stesso Presidente del Consiglio che ci accusava di morire e di far morire si sia infettato lui stesso nonostante "si sia battezzato col siero benedetto", per usare una espressione Fusariana.
In tutto questo contesto, abbiamo una stampa che colpisce in maniera pesante una intera parte della popolazione composta di milioni di individui, criminalizzandoli e cercando di ghettizzarli.
Si sentono forti, questi "professionisti della informazione"', perché spalleggiati dal governo e dal capitale che lo guida.
Perché secondo voi i giornali non vengono più comprati? Perché Mediaset ha bisogno di dire continuamente "Fidati dei professionisti dell'informazione"?
Semplice: non ci fidiamo più di loro. Li rigettiamo. Li rifiutiamo. Gli chiudiamo la porta in faccia. Li escludiamo dalla nostra mente. Nigel Farage direbbe: "You are in denial".
Questo li fa impazzire, anche se il 90% dei grandi media supporta il governo e tratta Draghi come un dio in terra.
Ecco perchè, quando si parla di Russia, c'è chi vuole andare a fondo alla questione ed informarsi meglio, da più fonti.
La popolazione si è risvegliata dal torpore e ormai si rifiuta di bersi la solita narrativa progovernativa e supina nei confronti di Ue e Nato.
Non deve solo far fronte al raddoppio dei prezzi dell'energia.
Dovrebbe anche appoggiare un regime come quello Ucraino che non conoscevamo bene, ma che abbiamo imparato ad apprezzare in negativo
e che si presenta tutt'altro che democratico.
È una dittatura che uccide i giornalisti,
che naviga nella corruzione,
che chiude i partiti e i media di opposizione,
che si serve di paramilitari nazisti,
che licenzia migliaia di funzionari e impiegati pubblici rei di aver lavorato all'epoca dei governi pre- Maidan,
che non è nemmeno riconoscente per la nostra solidarietà.
Chi accende il cervello e spegne la televisione a tutto questo dice: No.
Proprio come chi ha acceso il cervello verso un vaccino che non funziona e di cui si stanno contando i danni collaterali anche letali, ha detto un altro sonoro, secco, inconfutabile: No.
Le lobby che sponsorizzano vaccini ed armi se ne facciano una ragione.
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