L'associazione tra l'elefante e la città di Catania salta presto all'occhio di tutti coloro che si relazionano alla realtà Etnea.
Lo scopriamo nel simbolo del Catania Calcio, lo vediamo raffigurato sui palazzi governativi, lo troviamo in piazza integrato all'obelisco in Piazza del Duomo.
Fino al 1239 il simbolo della città era San Giorgio, ma Federico II sottrasse il dominio della città ad un Vescovo Conte che la governava e così il nuovo simbolo col pachiderma detto "U liotru" fu ufficialmente introdotto in una riunione del Regno di Sicilia tenutosi a Foggia.
La leggenda parla del mago Eliodoro, che nell'VIII secolo dopo Cristo avrebbe creato l'elefante dalla lava e si sarebbe divertito ad andare in giro per Catania sul suo dorso.
Eliodoro era un mago burlone: soleva comprare merce dai mercanti con oro e pietre preziose, che appena passavano nelle mani del venditore si trasformavano in sassi.
Un'altra leggenda che si perde nella notte dei tempi parla di un elefante che scacciò le belve feroci dalla città, difendendone gli abitanti.
Alla fine del 1700 il principe Ignazio Paternò di Castello addusse il simbolo elefantiaco alla presenza del circo in città, che lo raffigurava negli ornamenti di scena.
La statua con l'obelisco risale al 1737, quando l'architetto Giovan Battista Vaccarini restaurò l'elefante danneggiato dal sisma del 1693 e lo incastonò nell'obelisco sopra la fontana che ancora oggi notiamo in Piazza Duomo e che prende appunto il nome di "Fontana dell'Elefante".
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