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martedì 5 gennaio 2016

Undicesimo viaggio in Lituania - aggiornamenti e consigli



Nota bene: per problemi tecnici gli accenti sono un po' fuori posto.

Ricordate il mio primo post sulla Lituania? Potete rintracciarlo nell'archivio, tra i primissimi contenuti pubblicati su questo blog. Ogni tanto vi ho tenuti aggiornati, in seguito alle mie esperienze nel Baltico. Dopo quasi nove anni le mie impressioni si sono evolute e i viaggi, con quello compiuto qualche tempo fa, sono diventati undici.

Il boom del 2007

Si tratta di un paese interessante, non banale, che continua a dare spunti nuovi ad ogni visita. Ho visto questo paese già intraprendente nel 2007 e già nettamente evoluto rispetto alle descrizioni risalenti ai tempi dell'Urss.

In quel periodo giunsero ingenti fondi per lo sviluppo dall' Unione Europea ed il Pil ebbe un notevole incremento. E' anche vero, altresi', che negli ultimi anni ci sono stati degli aumenti salariali, anche se non soddisfacenti in tutti i settori. Negli ultimi anni parecchie persone si sono lamentate del fatto che il proprio salario non cresce al ritmo dell'inflazione.

La crisi internazionale del 2008

Ho visto, attorno al 2010, questo paese retrocedere in seguito alla crisi internazionale. A Kaunas (la seconda citta' per grandezza) in particolare, vidi nel corso principale parecchie vetrine vuoti e parecchi negozi sfitti rispetto agli anni precedenti.

Il recupero degli ultimi anni

Negli ultimi due anni o tre anni, invece, il paese ha ripreso a crescere e questo e' visibile specialmente a Vilnius. Gli ultimi centri commerciali, per esempio, sono stati inaugurati pochi anni fa. Ce ne sono parecchi e alcuni di questi, come Akropolis, sono enormi.

Visitate Vilnius

Vilnius e' bellissima. In essa si fondono molti stili: barocco, gotico, bizantino.

Poi ci sono gli splendidi e sfarzosi grattacieli, le case colorate di legno in stile western (come nel quartiere di Zverynas), la torre della tv di eta' sovietica, alta oltre trecento metri e con un ristorante in cima dalla formidabile vista panoramica.

Infine una nota a parte la meritano i parchi piccoli e grandi e i boschi che ci sono anche in zone centrali della città.

 

Nelle foto: sirenetta su una sponda del fiume Vilnele e un angelo, entrambi ad Uzupis

Aggiungo anche il quartiere con le strade strette e un po' simile a un villaggio francese di Uzupis.


Uzupis è simbolicamente la "Repubblica degli artisti" con una sua costituzione e riconosciuta dallo stesso governo nazionale.

Vilnius è piena di divertimenti, disco pubs, strip clubs con in locandina ragazze strepitose. Si dice che alcune siano provenienti anche da paesi vicini come la Bielorussia.

Ci sono diverse università e studenti da tutto il mondo, che nei fine settimana affollano le vie del bellissimo centro storico in stile barocco.

D'estate il movimento notturno c'è un po' tutti i giorni, ma in primavera, autunno e in inverno i disco-pubs sono semivuoti tranne che il Venerdì e il Sabato.

A Vilnius ci sono ristoranti che chiudono anche abbastanza tardi, mentre a Kaunas in molti chiudono alle 22- 22 e 30.

Kaunas, Klaipeda, Nida


 Nella foto: i fiumi Neris e Nemunas si uniscono a Kaunas

La Lituania però non è solo Vilnius e Kaunas. C' è la bella citta' portuale Klaipeda, in stile germanico ( lì c'erano i Tedeschi un tempo)


 Nella foto: il porto di Klaipeda

Vicino a Klaipeda c'e' la penisola dei Curi, una lingua di territorio con boschi, spiagge e villaggi nordici di case colorate, tra i quali il più noto è Nida. C'è anche una zona con dune di sabbia come nel deserto! Nida confina con una exclave russa, sottratta ai tedeschi dopo la guerra. Si tratta del distretto di Kaliningrad, che fa capo all'omonima città. 

Un tempo Kaliningrad si chiamava Konigsberg ed era la città del filosofo Immanuel Kant. A Nida c'è la casa di vacanza dello scrittore tedesco Thomas Mann (che ora funge da museo a lui dedicato) e il museo dell'ambra.




Nella foto: dune a Nida

Palanga, invece, fuori da questa penisola, è una città per il turismo estivo. Per intenderci, Nida è la Capri lituana e Palanga è la piccola Rimini locale.

In città grandicelle come Panevezys e Siaulai (si pronuncia Shauleei) si dice che la vita sia piuttosto noiosa.

Nelle città piccole e medie c'è più povertà e tassi di disoccupazione più elevati. L'alcolismo è un problema diffuso e il tasso di suicidi è alto, ma in provincia questi problemi si accentuano.

Nondimeno, l'entroterra diventa molto bello d'estate: boschi, laghi e torrenti puliti, cicogne, corvi a centinaia che gracchiano appesi agli alberi come scimmie facendo un baccano tremendo, vacche, pecore e altro.

Trasporti

In tanti corrono con la macchina come pazzi. Il codice della strada è un optional.

Non attraversate mai fuori dalle strisce: in pochi lo fanno lì e gli automobilisti, che corrono tanto, non si aspettano questo.

Ci sono taxi vecchi e nuovi che costano pochi euro a corsa. Che bello: taxi Audi 80, con tappetini in pelliccia grezza, musica a volte lituana a volte russa alla radio (pop psichedelico con ritmo tunz tunz o allegri ritornelli stile Ricchi e Poveri); tassisti che parlano poco inglese; tassisti che leggono i messaggi sul telefonino mentre corrono a 85 all'ora.

Chiamate il radiotaxi per non farvi fregare sulla corsa e pagherete 5 o 6 euro al massimo.

Non fermate mai un taxi per strada.

Per quanto riguarda la gente, l'atmosfera rilassata della provincia si sente anche a Vilnius, che ha strade larghe e un traffico poco caotico.

Il taxi-autobus è un pulmino che si ferma dove volete voi. E' economico e pratico. In Italia non esiste.


Contatto con la gente

In alcuni paesi come quelli britannici la vita è scandita da regole e regolette.
I lituani sono più flessibili e  creativi e in questo assomigliano agli italiani. Ci sono analogie anche in altri atteggiamenti; del resto loro sono in maggioranza cattolici. Un atteggiamento molto "free" riguarda ad esempio il cibo: l'orario di pranzo e cena è spostato a piacimento e non è frequente vedere persone al ristorante alle 4 del pomeriggio.

Gli uomini sono a volte un po' rozzi ma sinceri. Ci sono pochi snob. Ci sono molti maschi tamarri. Ci sono teste rasate e facce da ceffi. Non è sempre così però e soprattutto tra i giovani lituani ci sono molte menti brillanti e anticonvezionali.

La Lituania NON è una meta di turismo sessuale come pensano alcuni. Le donne sono socievoli e curiose ma non è come a Cuba o in Thailandia. Le esponenti del gentil sesso sono bellissime e sveglie; indipendenti e tradizionaliste; moderne e concrete; ingenuamente positive, talvolta, ma forti e determinate, talora ciniche.

I giovani sono molto allegri a Vilnius, ma sono anche disincantati. Per perseguire le loro ambizioni vanno nel Regno Unito o in Norvegia, facendo lavori pesanti anche se hanno la laurea e anche se le università e le scuole lituane sono di buon livello.

In Lituania si lavora tanto, spesso per pochi soldi e non c'è la cultura della qualità del lavoro. Si accetta di fare ritmi assurdi senza pensare a come migliorare, lavorando più col cervello e con meno stress.

In Uk e altrove ho visto immigrati lituani che fanno lavori pesanti anche se sono intelligenti. Spesso se ne fregano di imparare la lingua locale e lavorano all' estero per anni magari comunicando sul posto di  lavoro con qualche collega connazionale.

Si dice che la mazzetta a medici, infermieri e polizotti sia ancora diffusa, ma io non ho esperienze per verificarlo.

Minoranze consistenti

Ci sono forti minoranze di persone di origine russa, bielorussa, ucraina, polacca. In questo paese a maggioranza cattolica vi sono comunque molti ortodossi e perfino luterani. Non c'è da stupirsi, in un paese che ha dovuto, anche in tempi non troppo lontani, mutare consistentemente i propri confini e il proprio status di indipendenza.

Prima della shoah in Lituania, come nella vicina Polonia, c'erano molti ebrei e ancora oggi vi sono delle sinagoghe e dei toponimi con riferimenti in tal senso. 

Forse è anche per questo che il nome Edita, di origine ebraica, è ancora molto diffuso, così come esiste a Vilnius un quartiere denominato Jeruzale.

Business!


Due dei grattacieli di Vilnius



La tassazione è più bassa che in Italia. Fare business non è troppo difficile, anche se la moneta circolante non è tantissima.

Per un  piccolo business un ristorante, un minimarket di alimentari o un negozio di moda italiana può funzionare. Aggiungerei anche una lavanderia a gettoni con annessa stireria: ce ne sono poche.

In provincia ci sono cittadine piuttosto grandi senza il cinema. Questo sarebbe un bel business e non avreste concorrenti.

Bisogna conoscere prima la lingua, avere un  capitale quasi pari a quello che usereste in Italia, fare ricerche di mercato e affidarsi a un commercialista locale. Imparate a conoscere il posto e la gente prima di investire.






Nelle foto: la torre della tv di Vilnius e una veduta dal ristorante panoramico, in cima

Ristoranti e alberghi


I ristoranti e i locali notturni sono molto ben arredati a Vilnius. Spesso sono franchising.

A Vilnius si serve molto la cucina internazionale. La cucina tradizionale si basa spesso su patate e ingredienti simili al burro. Alcuni piatti sono pesantissimi, altri sono zuppe.

In genere con 8 euro potete fare un pasto completo.

I prezzi sono un po' aumentati, anche grazie all'euro, ma la Lituania in generale è un paese a buon mercato e in provincia la vita costa davvero poco. Un albergo in provincia, di buon livello, può costare anche venti euro a notte.

La qualità della ristorazione e degli alberghi è molto buona, comunque. I costi sono contenuti e se cercate bene potete trovare anche appartamenti e cottages fantastici in campagna a basso prezzo.

Ci sono ostelli che al prezzo di quindici-venti euro vi offrono una camera solo per voi con colazione inclusa! Ricordate però che sono ostelli e quindi un po' di adattamento ci vuole. Vanno bene solo per la gente non troppo schizzinosa.

Ricordate che nei ristoranti si dà sempre una mancia, anche nei bar.

Il fascino dei palazzi sovietici


Nella foto: Fabijoniskes

Fuori dal centro abbondano le palazzine costruite in età sovietica, come nei quartieri Pasilaciai e Fabijoniskes.

Hanno un fascino particolare, grigio ma addolcito dalle spianate verdi che li circondano. Il territorio di Vilnius e della Lituania è sostanzialmente piatto e privo di montagne e vi ritroverete magari a guidare per queste larghe strade suburbane. Ampi spazi e costruzioni non troppo ammassate l'una sull'altra come in Italia.

I quartieri così hanno un fascino selvaggio e spesso non distano da boschi cittadini enormi e lussureggianti.


Sono cose come queste che fanno della Lituania un posto gradevole e selvatico.

I kommunalka

In età sovietica, fino agli anni '70 all'incirca, si costruivano palazzi con bagno e cucina in comune, chiamati kommunalka. Stalin li voleva fatti così per rendere più integrale il concetto di vita in comune: la comunità come una grossa famiglia allargata.

Le famiglie lì vivevano in delle specie di monolocali. Per andare in bagno o in cucina uscivano dalle loro stanze imboccando un corridoio. Per ogni piano c'era un bagno e una cucina.

Sebbene dagli anni '90 in poi vi siano state tante ristrutturazioni, posso dire con certezza che a Vilnius ci sono ancora un bel po' di kommunalka e generalmente sono abitati da persone povere.

Altre volte vengono adattati ad ostello (in un ostello è normale condividere i servizi).

Altri tipi di abitazioni

Dopo il governo di Stalin si iniziarono a pensare edifici con servizi e un po' più spaziosi, per migliorare le condizioni di vita della popolazione.

Anche tra queste tipologie abitative, comunque, lo spazio mediamente è sui 70-80 metri quadri e pochi appartamenti raggiungono o superano i 100 mq. 

Per avere più spazio si può cercare tra le ville, oppure tra i palazzi costruiti prima e dopo l'Urss.

A Vilnius, nel centro storico, vi sono dei bellissimi palazzi antichi residenziali con stradine e cortili interni. Sono spesso ben tenuti e sono abitazioni deliziose, in cui regna una discreta quiete, essendo quella zona della città quasi del tutto priva di traffico. Ovviamente sono abitazioni nel cuore della città e hanno un prezzo relativamente alto.

In Lituania si usano molto meno che in Italia tapparelle e avvolgibili. Gli italiani che abitano lì sanno bene cosa questo comporti: abituati a dormire al buio, la luce del mattino può dare fastidio. A giugno, quando le giornate durano molto, il sole sorge già alle 4- 4 e mezzo.

Clima

Tenete presente che Lituania-Lietuva deriva da lietus, che vuol dire pioggia. Lituania vuol dire terra della pioggia. Altri invece dicono che Lietuva derivi da un flauto di età romana chiamato litus.

La pioggia abbonda in autunno ed inverno. In estate ci sono giornate anche piuttosto calde. In certi giorni si raggiungono massime temperature anche di 30 gradi, ma di giorno la media è di venti-venticinque gradi. A giugno fa notte alle 22 e 30 e oltre.

D'inverno si raggiungono talora i -20, ma le temperature variano tra i +5 e i -10.

D'inverno la notte scende verso le tre- tre e mezzo del pomeriggio.

La pioggia abbondante rende la natura, d'estate, verdissima e anche Vilnius, in quel periodo, ha delle verdi colline mozzafiato.




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