Avvertenza

E' consentito riportare e linkare gli articoli di questo sito, a patto che vengano riportati nome, cognome e fonte. L'autore si avvale della facoltà di tutelare i contenuti qui pubblicati nelle sedi e nei modi che riterrà più opportuni.
Il blog di Andrea Russo è un sito di opinione e di intrattenimento. Non è, nè intende, essere una testata giornalistica e non ne ha le caratteristiche (redazione, periodicità fissa, registrazione presso un tribunale, et cetera).
E' pertanto dispensato dalle regole riguardanti la stampa nei periodi elettorali.

venerdì 1 gennaio 2016

Considerazioni sul 2015. Quali prospettive per il nuovo anno?

Gennaio è stato un mese molto "caldo" dal punto di vista del terrorismo: mentre Boko Haram faceva saltare in aria dei bambini-kamikaze in Nigeria, dei ragazzi affiliati all'Isis portavano a termine la strage di "Charlie Hebdo" e uno di loro,Amedy  Coulibaly, prendeva in ostaggio 20 persone in un supermercato, uccidendone 4.

L'intelligence Francese in tale occasione ha palesato evidenti problemi di organizzazione, con i terroristi liberi di circolare in tutto il territorio europeo e soprattutto, entrare e uscire dalla Francia per procurarsi le armi.
Il settimanale Charlie Hebdo, tra l'altro, era già stato attaccato dai fondamentalisti con la sede andata a fuoco.

Le stesse pecche si sono riscontrate a Novembre, con la strage del Bataclan e le altre operazioni  avvenute in contemporanea, che hanno convinto finalmente Hollande ed altri leaders europei a prendere misure più decise.

E' stato l'anno delle migliaia di morti nel Mediterraneo per i migranti, con l'Europa ancora una volta disunita ed indecisa sul da farsi.

Si sono acuiti i conflitti in Iraq e Siria, con l'Isis che è entrato in possesso di una notevole porzione di territori e solo l'intervento di Francia e Russia ha fatto capovolgere l'esito dei combattimenti, almeno in parte.

E' stato l'anno di Papa Francesco, che ha avuto il merito di iniziare un'opera di pulizia morale nella Chiesa, in cui non pochi sacerdoti e prelati hanno attuato ruberie, malversazioni, abusi su minori.

Al tempo stesso, non ha retroceduto nella richiesta nel rispetto dei valori di tutte le religioni. Ha condannato i terroristi ma al contempo anche coloro che li provocavano con vignette pornografiche e offensive.

Ha detto chiaramente che la chiesa non deve condannare solennemente chi divorzia, ma deve stargli vicino.
Ha dichiarato altresì che essere gay non è una cosa negativa.

Ha rinnovato le accuse ad una politica corrotta e poco vicina alla gente e ha spronato la gente più abbiente alla solidarietà.

Mentre il conflitto in Ucraina si è parzialmente ridotto, Vladimir Putin ha ribadito che risponderà all'avanzata dei paesi Nato ai confini col suo territorio. Tra sanzioni ed embarghi reciproci con i paesi dell'occidente, è nato anche un dissidio con la Turchia per l'abbattimento di un aereo militare russo.

Il 2015 ha visto anche il ritiro anticipato di Giorgio Napolitano, per il quale un settennato sarebbe stato davvero troppo lungo.

Gli e' subentrato Sergio Mattarella, tutto sommato la persona ideale in un momento del genere: sobrio, schivo, equilibrato e soprattutto poco interventista, dopo che Napolitano aveva debordato dal suo ruolo di arbitro della politica, per fare e disfare le tele delle larghe intese e sponsorizzare uno come Monti, gradito alla Germania e alle banche.

Infine l' ultima considerazione la lasciamo per il premier greco Tsipras, che aveva illuso molti che l'Europa potesse davvero cambiare verso. Si e' prostrato invece alle imposizioni di banche, euroburocrati e Germania, accettando condizioni ben piu' umilianti di quelle richieste prima della sua finta ribellione.

La Grecia avrebbe potuto risollevarsi recuperando la sovranita' monetaria, ma e' mancato i coraggio di farlo.

L'immagine piu' divertente dei giorni di luglio in cui si e' deciso tutto rimarra'
quella di Varoufakis, il ministro delle finanze Greco "rock". Andava in giro in giacca e t shirt e usciva insieme alla moglie dal palazzo del governo senza scorta. I due indossavano i caschi e filavano via in moto verso la liberta'.

Forse tornera' in America dove c'e' una indipendenza vera da paesi stranieri e c'e' la normalita' di avere una moneta sovrana da gestire negli interessi del paese.

Cosa avverra' nel nuovo anno?

Innanzitutto partiremo con la consapevolezza, maturata nel 2015, che i paesi anglosassoni, teoricamente amici dei banchieri e del capitalismo, trovano il modo di far prosperare l'econonia reale e la gente comune.

L'Ue, con la sua insulsa austerity, privilegia le banche e manda a rotoli le aziende.

Il quantitative easing di Draghi da' liquidita' solo alle banche, mentre quello fatto in America ha portato investimenti pubblici che hanno fatto ridurre drasticamente la disoccupazione.

Il 2016 sara' un buon anno se l'Europa cambiera' rotta in questo senso e capira' che mediare tra Stati Uniti e Russia conviene, anziche' comminare inutili sanzioni al popolo di Putin, che difende il suo ruolo di capo di una potenza egemone.







Nessun commento: