Nella foto: Pier Cortese, a sinistra, con Roberto Angelini, altro ottimo cantante-meteora.
Certe volte penso che nella musica non ci siano più talenti della musica leggera pari a quelli degli anni '70-'80. A volte però ci sono degli episodi che mi fanno pensare che i bravi artisti ci sono in giro, ma non gli viene data una opportunità o non vengono compresi abbastanza.
"Souvenir" fu una bella cannonata, fu un fulmine a ciel sereno in un pop italiano già ridimensionato.
Pier Cortese non girò più tanto per radio e nei maggiori network televisivi, fatta eccezione per un programma in cui fece il conduttore, una apparizione fugace in un festival di Sanremo e qualche altra sortita qua e là.
Nonostante questo, continuò ad essere attivo in vari progetti.
Ma l'immagine più vivida che rimane impressa è lui col cappellino bohemienne che ricorda alcuni film di Celentano. Lo stesso nome sembrava fatto apposta per promuovere quella sua canzone filo-francese: "Cortese" come l'amore cortese, una categoria stilistica dei poeti francofoni medievali. Invece no, Pier sta per Pierfrancesco Cortese, romano classe 1977, ancora giovane e molto attivo. Chissà, a volte le comete come lui ritornano a farsi guardare nella notte stellata.
Buon ascolto.
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