Nella foto: Carlos Embalo
Continua il momento magico del Brescia: ha regolato 4-0 il Cagliari appena dieci giorni fa, poi ha conseguito un discreto pareggio sul campo dell'Entella, e infine stasera ha fornito una grande prova contro un Pescara tutt'altro che dimesso.
Non c'è stata partita: sin dall'inizio i giovani azzurri hanno corso a ritmi vertiginosi, mettendo in crisi le retrovie degli ospiti.
Il Pescara ha reagito con delle buone azioni in profondità, ma dopo mezz'ora il risultato era già acquisito: 2 goal in 35 minuti, e non sarebbe più cambiato.
Carlos Embalo è stato una spina nel fianco del Delfino: dai suoi piedi sono scaturiti gli assist a Geijo e Mazzitelli in occasione delle due marcature bresciane. La prima rete, in particolare, è nata da una sua azione in cui ha superato diversi avversari con una girata e un allungo palla al piede. Anche Mazzitelli è sembrato un diavoletto impazzito, così come il polacco Tomasz Kupisz.
E pensare che l'anno scorso il Brescia si era salvato all'ultima giornata, mentre quest'anno sta maturando piano piano ed oggi ha raggiunto il sesto posto, soffiandolo stasera proprio al Pescara. E' stato bravo il tecnico Roberto Boscaglia a far crescere nel rendimento un gruppo dall'età media piuttosto bassa.
Il Pescara invece, dopo un buon avvio, sta perdendo terreno: ha perso giocando malissimo a Cesena; ha gettato poi via, venerdì scorso, una vittoria ormai acquisita in casa con lo Spezia, ed infine è uscito con le ossa rotte dal Rigamonti stasera.
Questi stop fanno male agli abruzzesi perchè sono giunti proprio nel periodo in cui cercavano di fare un salto di qualità verso i primi posti in classifica. Gli uomini di Oddo si vedono al momento ridimensionati e c'è un serio rischio di un contraccolpo psicologico nell'intero collettivo.
Lo stesso modo in cui sono maturati i goal è segno che la testa è altrove: si tratta infatti di due azioni (e non sono le uniche), in cui il Brescia ha macinato metri e passaggi senza un intervento dei mediani e poi della difesa a spezzare il gioco.
Eppure Caprari e Lapadula sono in forma, diventano di partita in partita sempre più forti; inoltre il trentacinquenne Sansovini si fa trovare pronto, correndo e mettendo tutta la sua corsa e la sua personalità, completando un tris di attaccanti niente male. Oggi abbiamo visto proprio questi tre piccoletti schierati insieme, quando il Sindaco è entrato nella ripresa al posto di Verre.
In panchina, inoltre, riposano i preziosi arti inferiori del centrale di difesa Hugo Campagnaro e del bomber Andrea Cocco. Entrambi dovrebbero essere ormai pronti per tornare in campo e dare personalità e presenza fisica ad una squadra che ne ha bisogno.
Oltre a questi ultimi due, al Delfino manca forse l'apporto di un altro mediano di contenimento in più, sacrificando talvolta o Mandragora o Verre. In realtà un elemento con tali caratteristiche c'è, ed è il trentaduenne Alessandro Bruno, che ormai sta incidendo un calco profondo sulla panchina.
Forse, in alcune partite, sarà necessario introdurre delle marcature a uomo in una squadra che finora ha sempre giocato rigorosamente a zona.
Andrea Russo
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