Un quadro economico-politico della Lituania alla luce dei suoi rapporti con l'Unione Europea
(Nelle foto, tre vedute di Vilnius: il centro storico, Via della Costituzione, dove vi sono i grattacieli sede di grossi gruppi finanziari e un primo piano su due dei grattacieli)
L'euro in Lituania non è solo un fatto economico, ma geopolitico e di difesa del territorio
La Lituania entra, al termine di un lungo percorso di adeguamenti economici, nella moneta unica, rafforzando il suo legame con l'Unione Europea e con l'occidente in chiave anti-Putin.
Ad Aprile infatti, solo il 41% dei Lituani si dichiarava favorevole all'avvento della moneta unica. Negli ultimi mesi, in seguito alla crisi russa e alle rinnovate mire espansionistiche del Cremlino, la percentuale dei favorevoli all'euro nelle terra dell'ambra è diventata il 61%.
Dall'indipendenza lituana del 1990, i Lituani non hanno mai smesso di temere una nuova invasione dalla Russia e non hanno tutti i torti. In molte cartine russe i paesi baltici fanno ancora parte dei territori amministrati da Mosca: si intende in questo modo lanciare il segnale che la loro indipendenza non è stata ancora riconosciuta.
Di recente l'aviazione del grande colosso militare, per intraprendere una guerra dei nervi, ha iniziato a violare i confini lituani sorvolandoli. In questo modo Putin spera in una reazione, magari un abbattimento di velivoli per giustificare una invasione armata.
Un altro gesto che ha avuto ripercussioni sulla economia Lituana è stato il divieto di importazione dei prodotti agricoli dall'Europa verso la Russia. Inoltre i Lituani stanno cercando di trovare il modo di dipendere meno dalle importazioni del gas russo.
L'avvento dell'euro dunque si sostanzia come il compimento di un progetto geopolitico di instaurazione nell'occidente. Lo stato baltico intende rafforzare i legami sia con L'Ue che con gli Stati Uniti. Nella postazione della cittadina di Siauliai, gestita a turno dalle aviazioni di varie singole nazioni, proprio in questo periodo si è insediata l'aeronautica militare Italiana.
Sacrifici e segnali positivi
Per entrare nell'euro, la Lituania ha affrontato tagli drammatici alla spesa pubblica, che hanno fatto scendere il deficit annuale dal 9,3 al 2,6%.
Dopo la crisi del 2008, che ha fatto salire la disoccupazione fino a oltre il 18% e scendere il pil del 15%, la Lituania dal 2011 è cresciuta ad una media del 4%.
Nell'ultimo anno la crescita è stata del 3,6% e la disoccupazione si è ridotta al 9,9%. Nell'anno prossimo la crescita prevista dovrebbe essere del 2,7%
I dati appena riportati sono quelli citati in tono trionfalistico dall'Unione Europea e dal presidente della Banca Centrale Europea Draghi.
L'Unione Europea ha aiutato e danneggiato al tempo stesso la Lituania
Se è vero che la Lituania è cresciuta nel pil dal 1990, anno in cui passò da un'economia comunista e pianificata ad una di tipo liberale e capitalista, c'è anche da vedere il rovescio della medaglia:
1. Un paese che esce dal comunismo e passa al capitalismo e all'apertura del suo mercato agli investimenti del mondo occidentale, non può che crescere: non c'è un grande merito in questo da parte dell'Unione Europea.
2 La politica economica europea ha frenato, in un certo senso, la crescita lituana. Tutto l'occidente, per crescere, ha speso soldi a deficit.
Gli stati occidentali hanno speso "a deficit" per infrastrutture e per investimenti in tutto ciò che serviva per il loro benessere: scuole, ospedali, salari pubblici. E' un modo di agire che è parte integrante della politica economica classica.
L' Unione Europea ha dato indicazioni alla Lituania, negli ultimi anni, di non spendere per infrastrutture e investimenti, anzi, di ridurre la spesa. Di fronte a questa politica economica impoverente, a poco sono serviti i fondi europei stanziati nel 2007 giunti a Vilnius.
A fronte di alcuni buoni segnali, dunque, resta il fatto che la Lituania ha salari medi di 300-400 euro netti al mese, tra i più bassi dell'Unione Europea.
I prezzi sono aumentati con l'avvicinamento all'Euro? Ecco alcune chiavi di valutazione
1 Secondo le statistiche rese note dalle banche lituane, l'inflazione nel 2014 si è attestata tra lo 0,2 e lo 0,4 %
2 Il 39% di un sondaggio dell'autorità a difesa dei consumatori VVTAT sostiene che, con l'obbligo di mostrare i doppi prezzi, vi siano stati arrotondamenti in eccesso, sopattutto nel campo della ristorazione e del benessere ( http://en.delfi.lt/lithuania/economy/euro-adoption-in-lithuania-most-consumers-complain-about-raised-prices-and-inaccurate-conversion.d?id=66017766 )
3 Il Governo sta mettendo in atto stretti controlli sull'arrotondamento dei prezzi nel passaggio tra litas (la vecchia moneta) ed euro.
4 Esperienza diretta: chi vi scrive frequenta assiduamente la Lituania e può testimoniare l'aumento di alcuni beni e servizi. In più molti lituani hanno fornito al sottoscritto la loro testimonianza che i prezzi nell'ultimo anno sono aumentati.
Con l'Euro aumenteranno i prezzi in Lituania?
Non resta che aspettare.
Su questo blog monitoreremo l'aumento dei prezzi della più grande delle repubbliche baltiche..
Non ci fidiamo dei dati ufficiali Istat e ed Eurostat: quando ci fu l'avvento dell'euro in Italia, fornirono informazioni sull'inflazione ridicole, riportando solo il 2,8 % di aumento dei prezzi, mentre tutti noi ricordiamo che il costo della vita raddoppiò.
Terremo aggiornati dunque i nostri lettori sia con i dati ufficiali che raccogliendo dati tra la popolazione, in modo da avere informazioni il più possibile veritiere
Intanto riassumiamo il quadro economico del paese:
Disoccupazione in calo: 9,9% e tendente a scendere.
Salari medi: 300-400 euro
Crescita media del Pil negli ultimi anni: 4%
Crescita del Pil prospettata per il prossimo anno: 2,7% (influisce la crisi russa)
Andrea Russo
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