( Nella foto: Camillo D'Angelo con il consigliere Paola Marchegiani, ha espresso ieri le sue riflessioni nella del Pd in Comune)
E' un fiume in piena, Camillo D'Angelo, consigliere d'opposizione del Pd ed ex sindaco pro tempore. C'è l'operato delle giunte di cui ha fatto parte da riabilitare e una gestione attuale da cui prendere le distanze. Sul tavolo oggi, esponendo documenti e cifre, ha messo sul tavolo la gestione dei collaboratori interni ed esterni alla pubblica amministrazione.
"In primis" sostiene D'Angelo "ci sono i soldi recuperati grazie alla vittoria di diverse cause da parte del comune e per effetto della riduzione dell'organico. Vorrei sapere che fine hanno fatto quelle risorse e che uso ne è stato fatto. In seconda battuta vorrei porre l'accento sulla gestione delle risorse interne: mentre si sottopongono validi funzionari del Municipio a provvedimenti disciplinari, si spendono 295 000 euro per collaborazioni con avvocati esterni. I legali del Comune, invece, sono sottoposti a pesanti vessazioni. L'avvocato Gaetano Puglielli è stato addirittura congedato a pochi giorni dal passaggio del suo rapporto di lavoro da determinato a indeterminato. Ci sono altri avvocati del Comune, poi, che come lui hanno vinto parecchie cause, ottenendo milioni di euro in più per le casse cittadine. Ad essi viene negato il bonus in denaro che in questi casi spetta a loro per legge. Insomma, per gli avvocati esterni al Comune si sciala, mentre alle risorse interne non viene dato ciò che spetta di diritto".La ciliegina sulla torta, secondo D'Angelo, sarebbe la cifra dovuta al legale nella vicenda giudiziaria dell'ex sindaco Luciano D'Alfonso.
"Mascia dava per scontato che D'Alfonso fosse un ladro e ha fatto costituire il Comune parte civile prima della sentenza, mentre avrebbe potuto aspettare l'esito del processo per farlo. Che cosa è successo, poi? D'Alfonso è stato assolto, e il Municipio ha dovuto pagare 30 000 euro di spese legali, cosa che, se si fosse aspettato, non sarebbe avvenuta".Gli sprechi, dunque, continuano dietro le mura a mattoncini rossi del Palazzo di città? Staremo a vedere. Intanto il sindaco Luigi Albore Mascia ha fatto sapere che il caso Puglielli non è una questione di licenziamento:
"Non c'erano le condizioni per assumerlo, e due sentenze in primo grado e in appello (seguite al ricorso del dipendente) ci danno ragione".
Andrea Russo
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