(In collaborazione con la testata Abruzzoblog.it)
Roseto degli Abruzzi - Presentato il comitato locale di Roseto de La Destra, in vista del prossimo impegno elettorale che riguarderà la cittadina rivierasca. A Roseto, infatti, sta scadendo il mandato del sindaco Franco Di Bonaventura. Nello splendido caseggiato della Villa Comunale si sono riuniti per fare il punto della situazione i vertici di La Destra, tra cui il segretario regionale Luigi D'Eramo, i segretari provinciali Massimo Di Giacinto (Teramo), Anna Rita Guarracino (Chieti) e Alessandro Baldati (Pescara).
Tutti insieme hanno fatto il punto della situazione. Si è ribadito il fatto che La Destra concorrerà da sola, non riconoscendosi con le posizioni del centrodestra e dei finiani, e in sintonia con l'indirizzo del partito a livello nazionale.
C'è una voglia di riaffermare la propria identità interna allo schieramento, dopo il discioglimento nel Pdl e la successiva uscita da esso. Il coordinatore neoeletto per la città di Roseto, Luigi Felicioni, ha confermato che non ci saranno probabilmente alleanze con altri partiti e ha espresso le sue perplessità sui progetti di sviluppo urbano che altre forze politiche hanno prospettato per Roseto:
"Ci sono giochi di potere, accordi intessuti nelle sedi di partito che non mi convincono, al di là di ciò che si vuole fare nello specifico. C'è un connubio tra alcuni politici e alcuni imprenditori che non fa bene a Roseto, e se ci si chiederanno delle valutazioni in merito ci confronteremo con chiunque voglia dialogare con noi".
Di Giacinto, invece, ha sottolineato l'importanza di alcune linee guida dal partito su scala nazionale, applicabili anche in ambito locale: "Sicurezza nelle strade, privilegio per gli italiani sui non cittadini e una giustizia funzionante sono tre fattori importanti. Alcuni rom residenti nella nostra zona, accusati di crimini gravissimi, sono stati liberati a Natale, e noi non vogliamo che ciò succeda, vivendo da stranieri in casa nostra.
Sulle liste per le case popolari e per gli asili nido pretendo che vengano favoriti coloro che hanno la cittadinanza italiana, pur non essendo insensibile alle esigenze degli immigrati di avere un'abitazione per loro". La Destra dunque ribadisce di aver recuperato definitivamente quei valori fondanti che l'hanno ispirata al momento della sua nascita nel 2007, prendendo le distanze da Fini, che è visto come uno che ha abbandonato la coerenza che lo contraddistingueva.
Inoltre c'è un compiacimento, da parte dei suoi principali esponenti abruzzesi, sul fatto che il partito si sta riorganizzando anche nei piccoli centri. E' questo un segno, a loro dire, dell'interesse ritrovato per determinati valori e di un distanziamento dalla politica imperante.
Andrea Russo
Roseto degli Abruzzi - Presentato il comitato locale di Roseto de La Destra, in vista del prossimo impegno elettorale che riguarderà la cittadina rivierasca. A Roseto, infatti, sta scadendo il mandato del sindaco Franco Di Bonaventura. Nello splendido caseggiato della Villa Comunale si sono riuniti per fare il punto della situazione i vertici di La Destra, tra cui il segretario regionale Luigi D'Eramo, i segretari provinciali Massimo Di Giacinto (Teramo), Anna Rita Guarracino (Chieti) e Alessandro Baldati (Pescara).
Tutti insieme hanno fatto il punto della situazione. Si è ribadito il fatto che La Destra concorrerà da sola, non riconoscendosi con le posizioni del centrodestra e dei finiani, e in sintonia con l'indirizzo del partito a livello nazionale.
C'è una voglia di riaffermare la propria identità interna allo schieramento, dopo il discioglimento nel Pdl e la successiva uscita da esso. Il coordinatore neoeletto per la città di Roseto, Luigi Felicioni, ha confermato che non ci saranno probabilmente alleanze con altri partiti e ha espresso le sue perplessità sui progetti di sviluppo urbano che altre forze politiche hanno prospettato per Roseto:
"Ci sono giochi di potere, accordi intessuti nelle sedi di partito che non mi convincono, al di là di ciò che si vuole fare nello specifico. C'è un connubio tra alcuni politici e alcuni imprenditori che non fa bene a Roseto, e se ci si chiederanno delle valutazioni in merito ci confronteremo con chiunque voglia dialogare con noi".
Di Giacinto, invece, ha sottolineato l'importanza di alcune linee guida dal partito su scala nazionale, applicabili anche in ambito locale: "Sicurezza nelle strade, privilegio per gli italiani sui non cittadini e una giustizia funzionante sono tre fattori importanti. Alcuni rom residenti nella nostra zona, accusati di crimini gravissimi, sono stati liberati a Natale, e noi non vogliamo che ciò succeda, vivendo da stranieri in casa nostra.
Sulle liste per le case popolari e per gli asili nido pretendo che vengano favoriti coloro che hanno la cittadinanza italiana, pur non essendo insensibile alle esigenze degli immigrati di avere un'abitazione per loro". La Destra dunque ribadisce di aver recuperato definitivamente quei valori fondanti che l'hanno ispirata al momento della sua nascita nel 2007, prendendo le distanze da Fini, che è visto come uno che ha abbandonato la coerenza che lo contraddistingueva.
Inoltre c'è un compiacimento, da parte dei suoi principali esponenti abruzzesi, sul fatto che il partito si sta riorganizzando anche nei piccoli centri. E' questo un segno, a loro dire, dell'interesse ritrovato per determinati valori e di un distanziamento dalla politica imperante.
Andrea Russo
Cat: Notizie Pescara
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