Siamo anche d'accordo sul fatto che il governo Italiano avrebbe potuto prendere posizioni più nette in merito, riconoscendo lo stato di Palestina in sede Onu, esternando il proprio dissenso più nettamente e operando ove possibile limitazioni al commercio.
Tra l'altro, oltre a lanciare missili in vari stati confinanti, l'esecutivo di Gerusalemme ha dato ordine di attaccare anche le forze di interposizione tra Libano e Israele Unifil, presenti lì dal 1978 in base a trattati internazionali.
Tra quelle colpite c'è anche la postazione Italiana.
Quale è il punto?
La discriminante di questa vicenda sta in due punti:
1 Se le sinistre si fossero limitate ad una protesta pacifica e
2 se la Flotilla avesse rispettato il suo intento dichiarato di portare cibo a Gaza,
nessuno avrebbe fatto una piega. Anche a destra molti avrebbero salutato l'iniziativa positivamente.
Le cose sono andate diversamente:
1 di fronte alle offerte della Chiesa Cattolica e del Patriarca di Gerusalemme, il cardinale Pizzaballa, di distribuire i loro aiuti umanitari, i leader della spedizione finanziata dalle ONG hanno detto un secco no.
Hanno voluto spingersi fino alle acque Israeliane con il chiaro intento di essere arrestati.
2 La CGIL, da sempre a braccetto con il PD, che negli anni ha acquisito il corrente nome ma che prima era il PCI, poi il PDS e poi DS, ha voluto indire uno sciopero per Gaza e per la Flotilla, come se la decisione di andare a provocare gli Israeliani fosse colpa del governo e come se fosse la Meloni, e non Nethanyau, a bombardare i poveri civili palestinesi.
L'atteggiamento di Landini
Nota è ormai la frase del capo della CGIL Landini "Se la Flotilla viene attaccata ci sarà uno sciopero generale". Si tratta di una dichiarazione priva di logica.
Le parti che intendono scioperare, per legge, sono tenute tra l'altro a un tentativo di conciliazione col governo, che è mancato. Inoltre il sindacato non ha dato il preavviso, che deve avvenire dieci giorni prima.
Oltre agli scioperi di ieri, negli ultimi giorni le proteste dei gruppi di sinistra hanno causato scontri con le forze dell'Ordine, atti vandalici, danneggiamenti a negozi, automobili e ad altro ancora.
Landini era stato durissimo invece pochi anni fa verso coloro che pacificamente protestavano contro i ricatti del governo Draghi, appoggiando la sua linea: o il "vaccino" o la perdita-sospensione del proprio lavoro.
Onesti lavoratori che reclamavano il diritto di decidere sul proprio corpo e di non assumere un siero sperimentale, con la minaccia della perdita del proprio sostentamento, non hanno avuto nessuna difesa da parte della CGIL.
Per completezza di informazioni, diversi di loro hanno fatto causa allo Stato e hanno vinto.
L'azione diplomatica del governo Italiano.
Nonostante le critiche che abbiamo mosso in apertura di articolo all'Esecutivo Italiano, bisogna anche riconoscere quanto responsabilmente esso si è speso per la sicurezza degli interessi Italiani e per le emergenze umanitarie.
150 Palestinesi sono già stati accolti dal nostro paese per le loro cure e la loro salvezza.
Nonostante la sconsideratezza delle azioni degli attivisti ONG, due navi della Marina Militare Italiana hanno scortato la Flotilla dopo gli attacchi dei droni ai suoi danni.
Nel frattempo Presidente della Repubblica Mattarella, che proviene dal PD e che è quasi sempre allineato alle posizioni della sinistra, ha invitato gli attivisti a consegnare gli aiuti alla Chiesa per la loro distribuzione e a tornare indietro.
Inoltre una poderosa azione diplomatica è scattata da quando la Flotilla è salpata, proprio per proteggere i cittadini Italiani presenti nelle navi.
A quanto pare, alcuni politici Italiani a bordo sono stati prontamente liberati dopo poche ore di arresto e sarebbero già tornati a casa.
Sappiano costoro che se ciò è avvenuto è soprattutto per la avvedutezza delle nostre istituzioni.
Immaginiamo per un attimo Giorgia Meloni che si comporta come vorrebbero gli attivisti. Di fronte agli orrori di Gaza, fa cacciare gli ambasciatori Israeliani a pedate, lancia insulti di ogni genere verso Nethanyau, ne invoca l'arresto e le tante punizioni che il leader Sionista pure meriterebbe.
In seguito, la Flotilla entra nelle acque territoriali Israeliane e gli Italiani a bordo vengono arrestati.
Con quali presupposti poi il nostro governo potrebbe mobilitare la diplomazia e chiederne il rilascio?
Conclusioni
In definitiva, all'inizio anche io ritenevo plausibile fornire cibo e medicine ai poveri Palestinesi, cercando un accordo gli Israeliani e una mediazione dei vari soggetti internazionali.
Gli attivisti invece si sono fatti arrestare, hanno messo a rischio la propria vita, hanno creato incidenti diplomatici tra nazioni e forse hanno anche compromesso la distribuzione stessa degli aiuti.
Il loro scopo era proprio questo, con l'effetto collaterale (per loro benefico) di scalfire il Governo di centrodestra della Meloni, uno dei più saldi tra le democrazie occidentali.
Gli scontri e le occupazioni di aeroporti, strade, binari e le violenze degli ultimi giorni ne sono la riprova.
La colpa della guerra a Gaza non è di Giorgia Meloni, non è dei pendolari che hanno subito ritardi, non è dei commercianti con i negozi devastati, non è degli automobilisti che avevano parcheggiato dove degli scimmioni suburbani sfogano la propria pochezza.
Soprattutto, la colpa non è dei poliziotti che spesso riportano danni permanenti e in casi estremi pagano con la vita per mantenere l'ordine.
Lo sciopero si fa per i salari dei lavoratori, per l'aumento degli occupati, per politiche di rilancio industriale: sono tutti fronti su cui la CGIL non da oggi, ma da decenni ha perso l'intera guerra.
Non resta a Landini che farsi mettere la mano sulla spalla del banchiere Draghi (come è già avvenuto) e dedicarsi a situazioni che esulano dal suo ruolo, come la questione Palestinese.






Nessun commento:
Posta un commento