Da quando questo blog ha acquisito il monitoraggio delle statistiche, nel 2010, ha raggiunto le 400 000 visite.
In realtà il blog è stato creato più due anni prima, quindi non dovremmo essere lontani dalle 500 000 visite effettive.
In questo spazio web io credo molto.
Lo creai il 31 dicembre del 2007, in attesa del cenone di fine anno. Avevo collaborato con qualche piccola rivista locale negli anni precedenti e da diversi mesi ero entrato a far parte del quotidiano Abruzzo Oggi, dando una accelerata a quella che più ufficialmente sarebbe stato il mio percorso giornalistico.
Il blog di Andrea Russo mi ha sempre dato da allora, la possibilità di esprimermi senza censure. A me ricorda il fenomeno delle radio libere negli anni '70 quando finalmente, senza troppi mezzi, tante persone soprattutto giovani potevano far sentire la propria voce.
Nelle città bastavano pochi chilometri di frequenza per rendersi accessibili a decine di migliaia di persone.
Il mio primo articolo fu diverso dalla mia produzione solita: La vera storia di Capitan Findus. Il Capitano ormai nell'immaginario collettivo ha vita autonoma dal suo risvolto industriale. In Inghilterra si chiama "Birds eye", variante del genitivo sassone Bird's eye, occhio di uccello, nomignolo di chi ha la vista acuta.
Ricorda tra l'altro il nome anglosassone di Braccio di Ferro, Pop-Eye (occhio sporgente).
Se guardate alla cronologia a destra dei miei articoli, catalogati per anno e per mese, noterete come ci sono stati degli anni d'oro in cui si arrivava tranquillamente ai 150, se non addirittura a oltre 250 post all'anno. Non erano tutti contenuti lunghi; una parte minoritaria erano scherzi, foto con somiglianze, video interessanti, piccole annotazioni.
La maggior parte dei post però riguardava la politica locale e nazionale, estendendosi talora anche a vicende internazionali, oltre a curiosità e argomenti vari.
Nel 2010 e nel 2014 ho frenato un po' per via di viaggi ed impegni lavorativi.
Dal 2016 all'anno scorso sono stato impegnato per lavoro spendendo parte dell'anno in Ungheria e quindi c'è stato un crollo radicale della mia attività sul sito.
Negli ultimi due o tre anni comunque c'è stato un mio parziale risveglio e non potevo più frenare il mio desiderio di espressione nei confronti di una gestione democratica che poco aveva a che fare con gli eventi pandemici.
Dal 2012 in poi tra l'altro, va segnalata una presa di coscienza sulla natura di euro ed Unione Europea che costituisce una parte importante dell'essenza del blog di Andrea Russo: smascherare una certa narrazione sciatta su certi temi per approfondire certe decisioni politiche non proprio felici per il Belpaese.
Da poco meno di un anno la mia produzione di contenuti è aumentata in maniera visibile. La mia constatazione amara e costante è che c'è un distacco tra ciò che dicono molti media e ciò che la stragrande maggioranza della popolazione tocca con mano.
Non so come certe persone riescano poi ad andare a dormire con la coscienza tranquilla, ma tant'è. Credono di parlare a degli scemi, mentre soprattutto noi Italiani abbiamo una solida base filosofica e argomentativa che ci deriva dal nostro passato.
La nostra cultura è permeata di Umanesimo e questo si vede anche dalle scelte compiute dai giovani nei percorsi universitari.
Più le sparano grosse, gli amici degli alti papaveri, più si rendono ridicoli.
E' facile ricordare come due anni e mezzo fa circa, svariati milioni di Italiani, nell'arco di decine di settimane si siano riversati in piazza in decine di città per protestare contro le bugie impartite da tv, giornali e politici e la fanatica applicazione di regole coercitive che hanno distrutto una intera economia.
Ricordo bene anche una protesta sotto la Rai al grido di "giornalista terrorista" (parole della folla, non mie). La paura era instillata oltre misura nelle teste della gente, del resto è uno dei metodi con cui si convincono le masse a fare quello che i politici vogliono.
Oggi sentiamo tante balle su guerre e politica internazionale, come se i buoni e i cattivi fossero tutti da una parte e dall'altra.
Da parte mia non credo certo di avere la verità in tasca e conservo il mio sano dubbio.
Dubitate, non accettate una visione del mondo preconfezionata da altri, ponetevi domande anche su cose che vi possono sembrare ovvie, ma che andando a scavare non sono proprio come ve le immaginavate.
Un altro umile consiglio che do a voi, ma che cercherò di seguire io stesso: meno televisione, meno social networks, più pensieri positivi, meno parole, qualche momento di silenzio in più, più sintesi.
Siamo pieni di zavorre inutili, di cui liberarci. Chi fa un piccolo gesto quotidiano produce molto di più di tante chiacchiere, le stesse in cui io anche io mi perdo.
Ben venga dunque la sintesi propria di un post o di un articolo, che mi consentono di rendermi utile in ciò che mi riesce meglio fare.
Vi ringrazio per condividere questo percorso con me.
Grazie di cuore!
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