Il 30 di Agosto mi è capitato casualmente di assistere alla presentazione in streaming della nuova Alfa 33 stradale, sorta di remake di una auto sportiva che nulla a che fare con la 33 che ha venduto un milione di esemplari dal 1983 al 1995.
Di questa verranno prodotti solo 33 esemplari, già tutti prenotati da clienti facoltosi.
La macchina è interessante e ricalca le forme della sua omonima Alfa 33 Stradale, vettura sportiva degli anni '60.
Colpiscono i cerchi e i fari, molto ricercati.
Gli interni non sono stati mostrati e ne abbiamo solo qualche immagine modificata al computer.
Saranno disponibili due motori: o la versione a benzina da 620 cavalli 3.0 V6 oppure la elettrica da 750 cavalli con una autonomia di 450 km.
La cerimonia di presentazione non è stata esaltante. L'ottimo attore e doppiatore Luca Ward, a dispetto del suo cognome anglosassone, si è prodotto in una introduzione retorica ed entusiastica, mostrando un inglese stentoreo, abbastanza corretto grammaticalmente, ma masticato con cacio e pepe.
Resta comunque un grande talento e il suo charme si è notato anche in questa occasione.
Sono seguiti altri discorsi affettati e troppo retorici anch'essi di dirigenti e progettisti Alfa.
La macchina non si vedeva bene, non veniva inquadrata nei dettagli e nelle varie angolature, si trovava in un teatro sotto le luci artificiali e come detto prima, gli interni non sono stati mostrati
Andiamo al nocciolo della questione: produrre una superautomobile per soli 33 membri del jet set è una operazione più dimostrativa che altro.
Non c'è di certo un grande guadagno. Non si fa breccia nel cuore dei veri appassionati Alfisti. Alfa Romeo è sempre stato un marchio fruibile da buona parte della popolazione. E' stato ed ancora è il mezzo con cui lavorano le forze di polizia italiane.
L'impressione è che questa auto verrà presto archiviata e ricordata in qualche museo di modernariato al massimo. Di sicuro gli appassionati rimarranno freddi.
Una operazione del genere serve probabilmente solo a dimostrare che Alfa può entrare più decisamente nel mercato sportivo di lusso e prepara la strada per futuri modelli creati in più larga scala e che possano portare a un maggior riscontro economico.
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