Negli ultimi mesi ho trascurato questo blog per impegni lavorativi a Budapest.
Nella capitale ungherese c'è molto lavoro e a quanto pare il paese è investito da una rilevante crescita economica.
Le multinazionali dislocano lì per via di una tassazione favorevole e di costi del lavoro relativamente bassi, almeno rispetto all'Europa occidentale.
La città ha diverse attrattive dal punto di vista culturale: il turista può visitare i due castelli, diverse spa e terme dal valore storico, il parlamento, Piazza degli Eroi, Il Ponte delle Catene e molto altro.
La vita appare viva culturalmente, piena di svaghi e di eventi artistici.
Numerose sono le università (secondo una stima recente sarebbero 18) e vi sono numerosi stranieri.
Per questi ultimi si possono trovare dei buoni lavori nelle grandi aziende.
Ho conosciuto diversi giovani ungheresi dall'intelligenza viva e stimolante che hanno fiducia nel futuro proprio e del loro paese.
I trasporti sono ottimi: metro, tram, treni, taxi a prezzi accettabili rendono le comunicazioni agevoli e il traffico poco caotico. Anche di notte si può viaggiare in città tranquillamente con il trasporto collettivo senza problemi.
A fronte di questi lati positivi ve ne sono altri contrastanti:
tantissimi barboni nelle metro, architettura decadente e un po' triste in centro, una certa maleducazione in buona parte dei locali pubblici.
Molti commercianti alzano i prezzi ai turisti che sembrano più sprovveduti. C'è gente che accelera con la macchina se ti scatta il rosso mentre attraversi la strada. L'aria condizionata è assente in alcuni uffici e al centro commerciale in estate con più di trenta gradi di temperatura. Al contrario, si possono trovare riscaldamenti puntati al massimo e caldo africano in autunno nei locali pubblici.
La gente del posto lo sa e indossa il cappotto con sotto solo una t shirt. Molte persone ti scavalcano nella fila al self service mentre prendi il cibo. Ho visto delle commesse del supermercato che spostano il pane con le mani nude dopo averle usate per fare le pulizie. Del resto in alcuni supermercati non ci sono i guanti nè per prendere il pane nè per la frutta.
Non è certo la città più pulita che ho visitato. Un paio di volte all'anno, poi si celebra una antica tradizione: la raccolta dei rifiuti indesiderati.
Per alcuni giorni è difficile varcare il portone di casa per le montagne di rifiuti che abbondano sui marciapiedi del centro.
Per questi ultimi motivi succitati Budapest è sì una città interessante, ma anche difficile da vivere a volte.
Come ogni posto del mondo, ha i suoi pro e i suoi contro, ma, almeno per una visita turistica, è sicuramente da consigliare.
La mia esperienza nella capitale magiara è comunque tutto sommato ampiamente positiva
e in futuro vi verranno dati altri resoconti , sicuramente interessanti, in merito
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