Il fatto
Pensano che sia un verme, ma poi si rendono conto che si tratta di una cannuccia di plastica. Dopo qualche minuto e un bel po' di sofferenza per la bestiola, riescono ad estrarre tutto l'oggetto.
La tartaruga viene tenuta in osservazione. Il sanguinamento cessa immediatamente dopo l'operazione e l'animale sembra stare bene. L'equipe la rilascia poi in mare aperto.
Considerazioni
I ricercatori hanno deciso di operare la tartaruga perchè gli ambulatori erano troppo lontani e perchè avrebbero rischiato molto (da una multa fino alla prigione). Si trovavano infatti al largo del Costa Rica e non era permesso prelevare la tartaruga ma solo seguirla in acqua.
La ricostruzione più probabile è questa: la tartaruga ha inghiottito la cannuccia, che nel rigurgito si è riposizionata male e non è uscita. Questo è successo perchè il palato di tali rettili è collegato direttamente con la cavità nasale.
I ricercatori invitano dunque a non gettare in acqua oggetti di plastica come questo e su youtube, in allegato al loro video, lasciano un link per chi volesse finanziare le loro attività.
Esistono in commercio cannucce di carta o di altro materiale, spesso biodegradabile, preferibili a quelle di plastica. Lo stesso discorso è estendibile a molti altri oggetti.
La piccola vicenda della tartaruga è un buono spunto per riconsiderare certe abitudini. Ci sono metodi per produrre una minor mole di rifiuti e per scegliere oggetti di consumo meno impattanti per l'ecosistema.
Esistono in commercio cannucce di carta o di altro materiale, spesso biodegradabile, preferibili a quelle di plastica. Lo stesso discorso è estendibile a molti altri oggetti.
La piccola vicenda della tartaruga è un buono spunto per riconsiderare certe abitudini. Ci sono metodi per produrre una minor mole di rifiuti e per scegliere oggetti di consumo meno impattanti per l'ecosistema.
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