L'allenatore del Pescara Massimo Oddo
Un discreto precampionato
Non sono mancate partite interessanti e utili per testare i nuovi arrivati e per valutare eventuali effetti della partenza degli elementi pregiati (Bjarnason e Melchiorri per esempio ma anche Salamon, che il presidente Sebastiani sta cercando di riportare in riva all'adriatico).
Abbiamo assistito a bei goals e spettacolo negli incontri contro Sassuolo e Sud Tirol. Col Torino, in Coppa Italia, gli uomini di Massimo Oddo hanno dovuto soccombere contro una squadra di caratura troppo superiore con gente come Quagliarella tra le sue fila: 4-1 e tutti a casa.
Anche coi granata, però, si è vista una certa qualità del gioco, frizzante e offensivo, come piace a Pescara. La maggior parte della tifoseria biancazzurra, infatti è abituata alle gesta degli allenatori Galeone e Zeman, noti per il loro spregiudicato calcio offensivo. Non li ha mai dimenticati.
Con le squadre più forti però, in genere è meglio fare catenaccio e contropiede. E' una legge non scritta del calcio che in passato ha prodotto i suoi effetti. Le ultime volte che il Pescara è andato in serie A e ha voluto giocare in maniera spavalda ha subito delle goleade impressionanti, pur dando a volte belle emozioni.
Com'è il Pescara quest'anno? E' una squadra vincente?
Come nomi, il team biancazzurro sembrerebbe indebolito. Anche se arrivassero i giocatori con le caratteristiche promesse (gente del calibro di Boakye, Giorgi e il figliuol prodigo Salamon), vi sono dei giovani che per gli addetti ai lavori sono degli oggetti misteriosi.
I vari Mandragora, Bulevardi e giovani omologhi hanno una buona fama nell'ambito juniores, ma li aspettiamo alla prova del campionato cadetto.
Ci si sente però abbastanza tranquilli perchè il Pescara ha sfornato o valorizzato tanti buoni giovani negli ultimi anni e sa sostituire le pedine che vengono rimosse in ogni finestra di mercato. Tutto questo riesce a farlo senza svenarsi economicamente e tenendo i bilanci in attivo. A livello aziendale, il Pescara è una società modello e dà forma alla prima legge dell'economia in maniera egregia: "Ottenere il massimo risultato con il minimo impiego di mezzi".
Il tecnico Massimo Oddo costerebbe poco, ad esempio. Solo 130 000 euro all'anno, riportano alcune fonti. Il Delfino può contare su un allenatore molto bravo anche se poco esperto pagato per un tozzo di pane (si fa per dire) e che comunque nel campionato cadetto può fare la differenza.
Da quello che si è visto finora nel pre-campionato e nel mercato estivo, il Pescara per ora parte tra le prime sei o sette della categoria e può realisticamente puntare ai play off piuttosto che al primo posto, anche se la serie B è una competizione magnificamente imprevedibile.
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