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sabato 13 settembre 2014

Pescara-Bologna 2-3



 (Foto: ilrestodelcarlino.it)

Pescara bello solo a metà, il Bologna passa all'Adriatico

Il Pescara non convince, in una gara tra le mura amiche contro una delle compagini favorite per la conquista della serie A. Poco importa che nel secondo tempo vi sia stata una reazione: i tre goals subiti dal Bologna nel primo tempo, in cui la difesa è stata estremamente distratta, fanno volgere il giudizio complessivo verso la netta insufficienza.

Per i primi venticinque minuti i ragazzi di Lopez si comportano da grande squadra, giungendo all'Adriatico senza timori reverenziali e cercando dunque di condurre la partita anche in trasferta, come si conviene ad una squadra leader del campionato.

Il Pescara in questo scorcio di partita non sta a guardare, ma nessuna delle due contendenti si rende pericolosa, fatta eccezione per un'incursione di Maniero, che ruba un pallone in area di rigore, si gira e vede respingersi un potente tiro dal portiere Coppola.

Iniziano poi venti minuti di insana follia della retroguardia abruzzese: al 27' Buchel, lasciato libero sulla trequarti, ha tutto il tempo per far partire un tiro molto forte , che si insacca alla destra di Fiorillo. L'aggravante in questo caso è che Buchel viene servito con le mani dal fallo laterale: in questi casi i marcatori hanno il tempo per schierarsi su chi attacca.

Passano due minuti soltanto e Laribi, tutto solo dai trenta metri, serve sulla sinistra Acquaresca, altrettanto solo, che trova uno spiraglio proprio sul lato della porta presidiato da Fiorillo.

0-2 e il Pescara è frastornato,  tanto che pochi minuti dopo, al 37' c'è il terzo goal di Casarini, molto simile al primo: botta dalla porzione centrale della trequarti, difensori avversari latitanti e palla che si insacca alla destra di Fiorillo che nemmeno prova a raggiungerla, vista la parabola molto angolata.

Nel secondo tempo il Pescara reagisce: al 7' della ripresa  Politano traccia una bella punizione crossando al centro dell'area per Salamon, che in tuffo accorcia le distanze di testa.

 Al 18' st tuona ancora il Delfino: Politano tira, Coppola non trattiene il pallone, Pasquato se ne impossessa e tenta di superare il portiere che lo stende. L'estremo difensore viene espulso.

Viene sacrificato allora Cacia per far posto al portiere di riserva Stojanovic.

Dal dischetto Maniero segna con un tiro molto forte e angolato: 2-3. 

I biancazzurri ora ci credono nella rimonta vista anche la superiorità numerica, pareggiata solo negli ultimi minuti dall'espulsione di Salamon. 

L'ultima clamorosa occasione è per i padroni di casa: Melchiorri colpisce di testa dopo un batti e ribatti,  Stojanovic viene scavalcato ma Ceccarelli salva sulla linea di porta.

Il Bologna ha mostrato tutte le sue potenzialità: una difesa accorta, che ha ceduto solo per i meriti tardivi degli avversari nel secondo tempo, e un attacco composto da persone come Cacia e Acquafresca che meritano la massima serie.

Il Pescara ha rovinato tutto nel primo tempo, per riscattarsi solo in parte nel secondo; non ha convinto Guana in un ruolo non suo, quello della mezz'ala. L'attaccante Pasquato, entrato nel secondo tempo, ha cambiato volto alla gara, tracciando bei cross, procurando un rigore e tirando in porta.

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