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martedì 5 marzo 2013

Il governo si farà, e in poco tempo torneremo a votare


Noto in questi giorni, una certa tranquillità nei leaders politici del nostro paese.

Berlusconi attende che siano Bersani e Grillo a fare le prime mosse.

Bersani, dal canto suo, ha avuto un moto di paternalismo che me lo ha reso quasi simpatico.

E ha detto a Beppe Grillo ciò che probabilmente gli avrei detto anch'io. "Hai voluto entrare in parlamento coi tuoi uomini? Ora ti devi prendere le tue responsabilità davanti al paese. Hai il 25% dei voti e devi fare delle scelte: se non le farai ti assumerai la colpa di aver arrecato danno alla nazione".

Chi comanda? Grillo o Casaleggio?
Beppe Grillo si nasconde, dal canto suo, sia fisicamente che con lo spirito.

Si è esibito in quella camminata clownesca con i giornalisti che lo inseguivano e lui mascherato in volto come un power ranger.

Ma questo non è nulla.

Negli ultimi due giorni ha mostrato segnali di apertura nei confronti di Bersani, e puntualmente ha fatto marcia indietro in entrambi i casi perchè Gianroberto Casaleggio , il suo alter ego che manovra ancora più nell'oscurità, lo ha richiamato all'oltranzismo.

Mi viene da chiedergli: Chi comanda? Tu o il tuo uomo-ombra?

Grillo contro i giornalisti
C'è un' altra domanda che vorrei fare al nuovo leader dei populisti.

Sei così sicuro che noi giornalisti siamo il "quarto potere"? (mi ci metto anch'io anche se ora non scrivo più di politica sulla stampa ufficiale e mi occupo di altri argomenti). Se ti sforzassi di indagare un pochettino meglio, scopriresti che più del 90% degli appartenenti alla categoria lo fanno per hobby o quasi, e non riescono a vivere di questo mestiere.

Il buon vecchio comico genovese ha tentato di far votare addirittura un referendum in cui, in uno dei punti, si chiedeva l'abrogazione dell'Ordine dei giornalisti.

Tale consulto non venne mai approvato, perchè i grillini non riuscirono ad organizzarsi nella maniera più corretta e le loro proposte non giunsero alle urne.

Può una persona che non riesce ad organizzare nemmeno una proposta referendaria governare un paese?

Chi chiede i voti e li ottiene, poi deve governare
I dubbi aumentano nel momento in cui il politico-cabarettista non si candida direttamente, manda avanti i suoi, così non avrà mai la responsabilità diretta di nulla.

Meglio Berlusconi e Prodi, allora. Con tante luci ed ombre, loro hanno chiesto  il mandato agli elettori, l'hanno ottenuto e l'hanno ottemperato.

E noi italiani, oggi, possiamo valutare i risultati dei loro esecutivi.

Il buon Grillo invece obbedisce al motto: chi non fa, non sbaglia mai.

E se persevera in questo fanatismo ben presto perderà molti dei suoi voti.

Buona parte di coloro che lo hanno votato in questi giorni non l'ha fatto a scatola chiusa, e vuole dei risultati.

Le cose si cambiano se si governa, non facendo governare gli altri, limitandosi ad insultare.

Siamo tutti bravi a dire: "io sono meglio di questa classe politica. Io sono più capace ed onesto di loro"

Poi però bisogna dimostrarlo.

L'empasse finirà presto
Ad ogni buon conto, il governo si farà presto, e sarà composto di tecnici.

Si eleggerà il nuovo Presidente della Repubblica (possibilmente non uno che come Napolitano ci consegni alla Germania su un piatto d'argento), si voterà qualche legge sugli stipendi pubblici e avremo finalmente una nuova legge elettorale.

Quanto a Pd e Pdl, stanno già riorganizzandosi. La loro crisi sta finendo. A sinistra si sono fatti passi avanti con le primarie, e c'è un cavallino da corsa come Matteo Renzi che scalpita)

A destra c'è un Berlusconi rigenerato, mentre Angelino Alfano che attende è un dignitoso e capace "delfino", che tra non molto gli succederà.

Il punto cruciale è questo: se Pd e Pdl voteranno in questa legislatura provvedimenti anti-casta ed altre leggi per rilanciare il paese che tutti aspettiamo,  sia  gli esponenti dell'antipolitica che il già poco convincente Monti verranno ridimensionati.

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